Cresta OSA Moregallo (1276 m) da Limido Comasco

Bellissima cresta e stupende immagini della vostra salita... bravissimi come sempre Marty e soci. :)
Ciao

Si divertente, tornerò sicuramente a farla, con più disinvoltura ;)

B E L L I S S I M A idea...!!! :-)

Proprio come facevano i vari Cassin, Bonatti ecc. 70 anni fà...
Ciao "pazzariella" :-)

Angelo

Primavera scorsa andava così...ma mai come loro, con bici pesanti, materiale rudimentale, scarponi... Quando mi soffermo a pensarci sorrido pensando a quello che oggi si fa e ci si crede eroi :)

Medesime mie sensazioni riguardo a ciò che facevano 70-80 anni fà sulle Alpi, sulle alti pareti rocciose e nella dura vita di tutti i giorni.
Anni fà lessi un interessante articolo di un top-climber che aveva studiato minuziosamente i movimenti di Emilio Comici sulla roccia.
Poi li provò più volte... nello stesso modo... e giunse alla conclusione che Comici, già allora, era un climber da 8a...
Incredibile... anche perchè lui aveva "solo" una tecnica sopraffina e una forza incredibile ma... riguardo alla corda... e alle protezioni che usava ora neanche Adam Ondra proverebbe un V°-VI° grado di 200-300 metri in quel modo...!!!

davvero interessante come studio, ricordi dove l'avevi letto?
Comunque incredibile cosa e come facessero! Nulla togliere a chi, ai giorni nostri, effettua ascese strepitose, in tempi rapidissimi e rischi incredibili, ma la sicurezza di quegli anni mi mette i brividi!

Quando ho fatto la Cresta OSA nel 1990, il modo in cui faceva sicurezza il mio primo di cordata (non più giovane) faceva proprio venire i brividi; assicurazione a spalla e cose simili ...
Ciao
Stefano

L'avevo letto su VERTICAL, rivista francese dedicata all'alpinismo e all'arrampicata...
Se rammento bene il top-climber sosteneva che, nei pochi filmati ancora esistenti delle arrampicate di Comici, lui aveva visto ciò che la maggior parte delle persone non aveva mai notato: cioè gli intermedi (cioè gli appigli piccoli o svasati) che Comici riusciva a tenere tra una presa più grande e quella succesiva (magari prese grandi di V°grado o VI° grado che, per l'epoca, erano dei signori gradi)
Proprio studiando gli appigli intermedi che teneva e poi provandoli lui stesso il top-climber moderno capìì la grande forza di dita di Comici, unita ovviamente alla grande tecnica di piedi...
Lo stesso Cassin disse sempre che Comici era di un altro pianeta e che in tutta la sua vita non aveva mai visto arrampicare uno forte come lui...

Riguardo alle cose incredibili che oggi riescono a fare, provo ammirazione per i climber mentre gli alpinisti di alto livello fatico a capirli e a comprendere le loro imprese sempre più incredibili e, sinceramente, sempre più assurde...
Ovviamente non sono tutti così...
Mi ha colpito tantissimo la morte di Daniele Nardi, perito insieme al figlio di Alison Hargreaves (fortissima alpinista ma anch'essa morta in modo tragico e assurdo sul K2 nel 1995)
Nardi e la moglie avevano appena avuto una figlia...
Che senso ha...?
Mi ha colpito, in modo altrettanto forte, la morte nel 2019 di un ex TOP climber, diventato poi forse il più grande (...e il più modesto) alpinista del mondo.
Parlo del grandissimo David Lama... cioè di uno che passava dal 9a in falesia alla via estrema di misto su pareti selvagge e isolatissime.
Era un mio idolo...
Aveva solo 28 anni...
Ma la ricerca delle imprese sempre più impossibili gli ha tolto tutto... vita compresa...
Che assurdità...
Se vuoi e se hai tempo:
https://www.lacrux.com/it/salita/dettagli-dell%27incidente-di-david-lama-hansjoerg-auer-e-jess-roskelley/

Ciaooo e buona serata...

ARGOMENTONE.
Troviamoci a mangiare una pizza :)

Ho presente, ho seguito entrambe le tragedie. Aggiungo quella di Ueli Steck. Non ho famiglia e non mi avvicino nemmeno con il pensiero a certi traguardi per cui rimarrà sempre inspiegabile il fuoco che sentono dentro per partire certo verse avventure.

:-))

Proprio vero...
Hanno un gran fuoco interiore...
Ma...
Hanno anche un egoismo che li acceca...

A prima o poi e... magari davanti ad una bella pizza!!!
SLURP... :-)

Ultimamente ho ripreso a cercare l'avventura sui sentieri abbandonati, armato di cesoie da giardiniere.
Molto meno pericoloso, se non si incontrano cinghiali o cacciatori.
Ciao
Stefano