Sasso del Ferro m.1062 dalla "Via Vertical"
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Vertical Sas de Fer è il nome di una corsa in montagna che da qualche anno vivacizza la montagna di Laveno, appunto il Sasso del Ferro (m.1062), e che si snoda lungo il ripidissimo costolone erboso che segue fedelmente il percorso della bidonvia per Poggio Sant'Elsa (m.949): in realtà si tratta del sentiero di manutenzione dell'impianto stesso ed è dotato di scalette metalliche in diversi punti.
Dal parcheggio nei pressi dell'Ostello (m.216) ci si dirige per le viuzze di Laveno sino a Piazza Fontana, per poi scendere da Via Palestro sulla strada che conduce alla partenza della funivia, salendo infine in Via S.Fermo e Via Mazzini finchè la strada finisce direttamente sui prati sottostanti i tralicci dell'impianto di risalita.
Salita subito ripida, ma anche redditizia e piacevole tramite una bella serie di zigzag, i quali si alternano lungamente a 9 scalette metalliche laddove la pendenza si fa decisamente più ardua. Volgendo lo sguardo indietro si ammira il medio Verbano e gradualmente si spazia sino al Rosa e i Mischabel. Giunti all'ampia spianata in cui s'interseca il sentiero che collega Casere a Cujaga (m.695) la salita riprende altrettanto ripida per gli ultimi 250 metri sino alla stazione d'arrivo di Poggio Sant'Elsa (m.949). A circa 650 metri inizia il tratto nevoso, che rende un pò più pepata la salita obbligando a una maggior concentrazione, visto che una scivolata potrebbe risultare parecchio dolorosa data la pendenza davvero verticale. Tuttavia la neve è ottima ed ancor lontana dal mollare (esposizione a W-SW) e con un'interminabile serie di zigzag si giunge alla meta, rimirando il sensazionale e ben noto panorama di Poggio Sant'Elsa.
Una meritata sosta al bar dell'impianto, quindi in breve si giunge sul Sasso del Ferro (m.1062), meno panoramico, essendo chiuso a NW dalle piante. Seguendo i bolli e le tracce di ciaspolatori sul lato opposto si raggiunge Poggio Vararo (m.1010), con splendida vista sui Pizzoni di Laveno e il Monte Nudo, per poi scendere in faggeta e collegarsi alla via normale proveniente da Casere. Da quest'ultima località (m.761), si prende infine la bella mulattiera per Monteggia e Laveno, ove si notano i segni della recente bufera di ottobre che ha abbattuto moltissime piante rendendo ora parecchio panoramica la discesa.
Anello breve ma molto piacevole, specie se fatto in una giornata magnifica come quella di oggi.
NB. La valutazione T3+ è viziata perlopiù dalla situazione nevosa sulla parte alta del percorso, altrimenti basterebbe T3. Il resto del tracciato è T2/T1.
Dal parcheggio nei pressi dell'Ostello (m.216) ci si dirige per le viuzze di Laveno sino a Piazza Fontana, per poi scendere da Via Palestro sulla strada che conduce alla partenza della funivia, salendo infine in Via S.Fermo e Via Mazzini finchè la strada finisce direttamente sui prati sottostanti i tralicci dell'impianto di risalita.
Salita subito ripida, ma anche redditizia e piacevole tramite una bella serie di zigzag, i quali si alternano lungamente a 9 scalette metalliche laddove la pendenza si fa decisamente più ardua. Volgendo lo sguardo indietro si ammira il medio Verbano e gradualmente si spazia sino al Rosa e i Mischabel. Giunti all'ampia spianata in cui s'interseca il sentiero che collega Casere a Cujaga (m.695) la salita riprende altrettanto ripida per gli ultimi 250 metri sino alla stazione d'arrivo di Poggio Sant'Elsa (m.949). A circa 650 metri inizia il tratto nevoso, che rende un pò più pepata la salita obbligando a una maggior concentrazione, visto che una scivolata potrebbe risultare parecchio dolorosa data la pendenza davvero verticale. Tuttavia la neve è ottima ed ancor lontana dal mollare (esposizione a W-SW) e con un'interminabile serie di zigzag si giunge alla meta, rimirando il sensazionale e ben noto panorama di Poggio Sant'Elsa.
Una meritata sosta al bar dell'impianto, quindi in breve si giunge sul Sasso del Ferro (m.1062), meno panoramico, essendo chiuso a NW dalle piante. Seguendo i bolli e le tracce di ciaspolatori sul lato opposto si raggiunge Poggio Vararo (m.1010), con splendida vista sui Pizzoni di Laveno e il Monte Nudo, per poi scendere in faggeta e collegarsi alla via normale proveniente da Casere. Da quest'ultima località (m.761), si prende infine la bella mulattiera per Monteggia e Laveno, ove si notano i segni della recente bufera di ottobre che ha abbattuto moltissime piante rendendo ora parecchio panoramica la discesa.
Anello breve ma molto piacevole, specie se fatto in una giornata magnifica come quella di oggi.
NB. La valutazione T3+ è viziata perlopiù dalla situazione nevosa sulla parte alta del percorso, altrimenti basterebbe T3. Il resto del tracciato è T2/T1.
Tourengänger:
Poncione,
froloccone


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