Pizzo Malora 2640 m


Publiziert von Michea82 , 14. August 2020 um 00:05. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:21 Juli 2020
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Castello 
Zeitbedarf: 10:45
Aufstieg: 1700 m
Abstieg: 1700 m
Strecke:12.75 km, andata e ritorno dalla stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A2 - Bellinzona Sud - Direzione Locarno - Seconda uscita dopo galleria Mappo Morettina (direzione Losone e Valle Maggia) - Valle Maggia - Bignasco (direzione Val Lavizzara) - Peccia (deviare a sin per Valle di Peccia - Piano di Peccia
Kartennummer:Swisstopo 1271 Basodino

Prima montagna conquistata con igor nel gruppo delle cime selvagge che separano la Val Bavona dalla Val Lavizzara. Caratterizzata da un terreno difficile, dalla mancanza di tracce ufficiali ma da un ambiente superbo e incontaminato. 
Per me è stato faticoso approcciarmi a questo tipo di escursione, abbiamo perso la traccia dopo l'Alpe di Sovenant  (a 1310m ), risalito un bosco su terreno impervio, vagato nei rododendri, percorso una lunghissima ganna e infine preso il temporale in vetta. Tuttavia il Malora ci ha permesso di conquistarne la vetta regalandoci, oltre alla sua forza, la vista e il contatto con i suoi prestigiosi ambienti remoti.


Piccolo video temporale: [https://drive.google.com/file/d/1ai_kHrWHeFrO-cwaNdhQh6SIAQ0mTjFM/view
Piccolo video della vetta: [/drive.google.com/file/d/1TwLw8OCDrFq0deM7i-D4BOI6mecaTiw5/v...]

Descrizione salita: 

L'escursione è durata circa 11 ore, con un dislivello di 1700 metri e uno sviluppo, abbastanza contenuto, di circa 13 chilometri. La parte finale per accedere alla cresta presenta semplici passaggi di arrampicata di primo e secondo grado. 
Per semplificarne la descrizione ho suddiviso la salita in 3 parti.

1.- Bosco e Alpe di Sovènat: ci siamo incamminati da Piano di Peccia poco prima delle 08.00 dopo un lungo avvicinamento in auto. Abbiamo imboccato il sentiero nei pressi di una fontana. Non ci sono segnalini, ma la traccia è evidente. Ci siamo inoltrati nel bosco. Abbiamo guadagnato i primi 300 metri su terreno facile come in una normale passeggiata.
Siamo arrivati nel giro di 40 minuti presso la Corte di Fondo dell'Alpe di Sovènat.
Qui a 1300 m ci troviamo di fronte alle grandi montagne che ci dividono dalla Val Bavona. Tra esse il Rosso, il Castello e la nostra meta, il Malora. Sono montagne rocciose, imponenti, che incutono timore. La corte è percorsa a metà dal fiume, circondata dai boschi, separata dal Piatto di Sovènat  (1859 m) da una grande parete di roccia che va aggirata molto ampiamente da destra, passando dalla Corte di Mezzo. Nella Corte di Fondo ci sono pecore al pascolo, un alpeggio e una fontana presso la quale ci riforniamo. 
La nostra traccia, molto labile, risale a dx nel bosco (gira di 90°) poco dopo l'alpeggio, ma noi, distrattamente, proseguiamo su falsa traccia nella corte. Iniziamo quindi a risalire il pendio ma presto ci accorgiamo di esserci sbagliati. Retrocediamo. Il GPS ci indica di essere nei pressi della traccia percorsa da GM e tratteggiata in nero su Swisstopo. Cerchiamo di avvicinarci alla traccia ma non la troviamo (sebbene risultiamo sovrapposti) se non dopo una faticosa e lunga salita ripida tra felci, e terreno franoso. 
Una volta ritrovata ci concentriamo e riusciamo a mantenerla fino alla Corte di Mezzo, nonché all'alpeggio del Piatto di Sovènat. Qui troviamo un gregge di mucche piuttosto aggressive, ci puntano, e quindi cerchiamo di girare al largo. 
Sono le 10.45. Pausa. Possiamo osservare ancora meglio le grandi cime. Siamo ai piedi del Rosso e del Malora. Dietro di noi invece ammiriamo il gruppo del Campo Tencia. 
L'atmosfera è instabile, il rischio di temporali moderato, ma le celle estese sono previste solo in serata. Per le prime ore del pomeriggio potrebbero formarsi celle locali, difficilissime da prevedere e da localizzare se non con sistemi di "instant weather forecasting". Meteoswiss offre questa opzione nella sua app ma la copertura è molto scarsa. Decidiamo di proseguire anche per riscattare questa montagna per Igor, che nei giorni precedenti si è trovato in seria difficoltà con una persona su una falsa via di arrampicata e ha perso coraggio e fiducia.

Vista verso le nostre cime (dal Piatto di Sovènat, 1857m, ore 10:45)

 

2.- Piatto di Sovènat, costone e accesso alla ganna: siamo ripartiti, la traccia molto labile si addentra nei rododendri e si dirige verso sud-est. Camminando di traverso dobbiamo raggiungere quota 2100, dopo aver superato un costone ben individuabile, che costituisce una pendice orientale del Malora. 
Ma anche qui perdiamo subito la traccia. Sfruttiamo le rocce per evitare i rododendri e le buche. 
Alle 12:00 superiamo il costone e ci troviamo su una ganna di vaste proporzioni. 


Parte terminale del costone da aggirare (nei pressi del Piatto di Sovénat prima della ganna), ore 11:59, quota circa 2080m



3.- Ganna, risalti e crestina: la ganna è costituita da rocce piuttosto grandi e quindi stabili. Si progredisce bene, ma io sono molto stanco e quindi lento. Siamo in un largo canalone, benficiamo di  2 nevai dopo i quali ci apprestiamo a superare i 2 risalti indicati nella relazione di GM. Inizialmente sfruttiamo anche alcuni tratti erbosi, ma io preferisco le rocce che trovo molto stabili e comode. Abbiamo 500 metri di dislivello da ascendere. A metà canalone incontriamo un risalto, con passaggi di arrampicata semplici su roccia e erba. Quindi in alto ci immettiamo in una pietraia meno ripida, una conca, oltre la quale si trova il secondo ed ultimo risalto. Come indicato da GM ci avviciniamo alla venatura di quarzo e saliamo da lì, ma volendo si possono trovare molte altre vie (al ritorno siamo discesi più a nord ). Progrediamo verso sud su placchette e pendii erbosi, raggiungendo in breve tempo una bocchetta. Da qui siamo sulla crestina che in brevissimo tempo ci conduce alla vetta. 

Nel cuore della ganna: vista verso il primo risalto (da cercare di risalire in mezzo su traccia erbosa), ore 12:53, quota circa 2300m



Secondo risalto visto dalla conca di pietre, in mezzo la venatura di quarzo da cui siamo saliti, ore 13:29, quota 2470m circa



Descrizione della discesa:

In vetta siamo giunti alle 13.45. Abbiamo avuto appena il tempo di guardare il libro di vetta, mangiare qualcosa e scattare le foto di rito. Il cielo si è oscurato, una fitta nebbia ha avvolto le cime, e ad ovest si sente tuonare. Io so che si tratta di un temporale locale. Ma il terreno roccioso bagnato è insidioso. Inoltre la vetta e la cresta sono pericolose per i fulmini. In pochissimo tempo i fulmini si scaricano nel raggio di pochi chilometri, i tuoni sono molto forti e inizia a grandinare. Scendiamo con cautela ma senza dormire. Io opto per lasciare subito la crestina perché il vento è forte e temo le scariche elettriche. 
Non mi sono coperto e ho subito freddo. Igor mi segue ma si innervosisce perché disarrampico i passaggi e le placche senza voler fare sicura. Lui pertanto si cala con la corda nei passaggi dove l'acqua rende pericoloso muoversi. Superata la conca smette di piovere. Raggiungiamo il primo risalto, facciamo una pausa presso la sua base. Igor è più tranquillo, ma io ho capito che avrei dovuto assecondare il suo bisogno di sicurezza. Nelle gite successive mi sono dunque impegnato, cogliendo l'occasione pure io di imparare qualcosa. 
Da qui poi scendiamo lungo la ganna, i nevai, raggiungiamo il Piatto di Sovènat, questa volta individuando la quasi invisibile traccia. Riusciamo a mantenerla anche nella parte successiva. Così abbiamo capito dove ci siamo sbagliati all'andata (vedi didascalia in una delle ultime foto). Con calma, pausette varie, giungiamo a Piano di Peccia verso le 18.45.
Ci regaliamo una birra in Val Lavizzara. 

Il Malora ci ha permesso di visitarlo, non ci ha facilitato per niente in questa cosa, e soprattutto si è liberato di noi molto presto. Un po' più facile è stato con il suo cugino Oglié (seguirà relazione).


Tourengänger: igor, Michea82


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Kommentare (5)


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m323 hat gesagt: Bravi
Gesendet am 16. August 2020 um 21:05
Complimenti, bella uscita. Peccato la nebbia.

Michea82 hat gesagt: RE:Bravi
Gesendet am 16. August 2020 um 21:55
Ciao grazie Fredy. È vero. Ma non è stata onnipresente. Pertanto abbiamo ammirato molto della zona.
Ho imparato anche ad apprezzare un po di nubi e di nebbia. Rendono il paesaggio suggestivo e le creste più aeree

Ueli hat gesagt:
Gesendet am 18. August 2020 um 13:17
Grande Big! Hai vendicato la avventura!!!!

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. August 2020 um 13:34
Ha avuto la sua cima agognata anche se essa si è disfatta velocemente di lui

igor hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. August 2020 um 13:57
Grande ueli la rifacciamo ? Ah ah ah


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