Quando Bionda Aurora: Pizzo Lucendro 2963m
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |

Quando bionda aurora il mattin c'indora
l'alma mia t'adora re del ciel!
l'alma mia t'adora re del ciel!

Le idee quelle belle, quelle che nascono per caso un venerdì mattina antecedente il Primo Agosto, quelle che pensi che si, forse sei un po' matto ma poi vuoi mettere che emozione... vedere l'alba, il giorno della festa nazionale, dal Pizzo Lucendro?
E così prepariamo tutto il pacchettaggio last minute e verso le 17:30 partiamo da casa, direzione Passo del Gottardo, che raggiungiamo verso le 19. Dopo aver posteggiato in uno degli ultimi buchi disponibili appena sotto la diga, in località San Carlo, ci incamminiamo verso il Lago di Lucendro, costeggiandolo tutto su strada sterrata fino all'omonimo Alpe.
In una cinquantina di minuti raggiungiamo il fondo del lago e su di un bel pianoro erboso poco sopra l'Alpe sistemiamo la nostra tenda: dopo un aperitivo con carne secca nostrana e brie prepariamo la cena... questa volta il menu prevede un bel tartare gourmet d'alta quota, ci trattiamo bene insomma... e così tra una risata e l'altra piano piano comincia ad imbrunire, sorge la luna e ci rintaniamo nel sacco a pelo, che la sveglia suonerà molto presto.
Prima di partire però io voglio provare a fare qualche foto notturna al cielo stellato, ma devo aspettare che tramonti la luna, quindi verso le 2 di notte mi alzo e spendo un'oretta a sperimentare un po': la volta stellata è davvero mervigliosa, da mozzare il fiato... in lontananza si sentono i campanacci delle mucche e l'aria di montagna si lascia respirare a pieni polmoni, mentre alcune stelle cadenti infiammano il cielo con la loro morbida scia. È la prima volta che mi cimento in questo tipo di fotografia, e malgrado ci sono alcune cose su cui migliorare devo dire che sono abbastanza soddisfatta dei risultati.


Torno a dormire per un poco fin quando alle 4 ci alziamo definitivamente. Ci prepariamo e alle 4:30 (ammetto, dopo altri 2-3 scatti notturni) ci incamminiamo alla luce della torcia frontale.
Il sentiero che parte dall'Alpe di Lucendro e che porta all'omonimo Passo è praticamente una specie di mulattiera, comodo e facile da percorrere anche di notte. Transitiamo vicino alla Sorgente della Reuss ed una volta in prossimità del Passo cominciamo a scrutare verso il Lucendro, per capire da dove salire: il sentiero svolta deciso a sinistra (Est), puntando verso una casupola abbandonata, mentre la nostra meta è ad Ovest, sulla destra: intravediamo nella penombra un ometto una cinquantina di metri più su e così saliamo per un ripido pendio tra prato e sassaia fino a raggiungerlo. Da li incrociamo di nuovo la traccia di sentiero, che come scopriremo in discesa aggirava effettivamente il passo ad Est verso la casupola diroccata per poi tornare a districarsi sulle gane e cengie che portano al pizzo... va be, di notte non era facile intuire esattamente dove portava, in ogni caso la deviazione non ci ha complicato la vita.
Successivamente il sentiero rimane sempre ben marcato da svariati ometti e comunque resta piuttosto visibile anche come traccia: lo percorriamo senza particolari difficoltà, alternando tratti di terra battuta a sassaie abbastanza stabili.
Pian piano comincia a rischiarare e nelle sfumature purpureo dorate che pennellano il cielo si intravedono le prime cime in lontananza, un capolavoro da ammirare in silenzio... passo dopo passo siamo ormai al nevaio terminale, che imbocchiamo per puntare decisi alla sella poco sotto la cima: dapprima è piuttosto pianeggiante, mentre invece l'ultimo tratto che porta in cresta è un pendio bello ripido. In ogni caso la neve tiene bene e si sale senza problemi.

Proprio mentre percorriamo gli ultimi metri sul candido manto della neve avviene la magia... sono le 6:07 e la palla infuocata del sole fa capolino dietro le vette ad Est... il cielo si tinge vividamente di rosso arancio e giallo, i colori sono uno spettacolo... siamo ormai alla sella, sbuchiamo in cresta e procediamo arrampicandoci lungo gli ultimi metri che ci separano dalla vetta ed una volta in cima ci godiamo lo spettacolo di una grandiosa, unica e meravigliosa bionda aurora... buon compleanno Svizzera!

Dopo esserci gustati ogni singola emozione in totale solitudine lassù, tra i colori rosati dei ghiacciai Basòdino e Gries, le sfumature degne dei migliori acquarelli e la fulgore del cielo iniziamo il rientro... abbandoniamo a malincuore quella magia, ma ormai prima o poi bisogna scendere.

Percorriamo a ritroso i nostri passi dell'andata, guardandoci in giro felici ed ammirati... vedere i panorami che prima erano nascosti dalle tenebre dona un fascino diverso all'escursione, sembra di fare due strade completamente diverse.
Una volta giunti al nostro campo base iniziamo a smontare e rassettare tutto: sul sentiero a fianco passano diverse persone, sono ormai le 9 del mattino e mentre loro stanno iniziando le loro escursioni noi abbiamo già fatto giornata... anche se a qualcuno di passaggio sarà balenato di sicuro il pensiero che ci eravamo appena svegliati, da comodoni. Com'è bella l'intimità di avere vissuto una cosa così grande e nascosta.
Sistemato nuovamente tutto nello zaino riprendiamo la via del Lago e una volta giunti al via vai vivace e multicolorato del Passo del Gottardo ci fermiamo a brindare con un bel bicchiere di vino... al Lucendro, alla Svizzera!
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
![]() | Geodaten | ||
![]() | Passo San Gottardo - Alpe di Lucendro | ||
![]() | Alpe di Lucendro - Pizzo Lucendro |
Kommentare (8)