Al Monte Iverta passando dal canalone dell' Orso

Per oggi si prevede vento da Ovest, anche forte, sulle Alpi: decido un giro nel Parco Mont Avic anche se la meteo valdostana parla di nuvole ai confini col Piemonte (ma la meteo piemontese per la stessa giornata scrive di pomeriggio senza nuvole ... alla fine avranno ragione i previsori valdostani).

La prima parte e' la salita al rif. Barbustel col sentiero num. 5 da Covarey: attualmente sono in corso dei lavori della forsetale per cui ci sono delle segnalazioni provvisorie da seguire ma, una volta attraversato su ponte il torrente Chalamy, si sale regolarmente.
 

Proseguire poi lungo l' intervallivo 102 verso il Col Medzove ma, passato il lago Cornuto, abbandonare il sentiero prima di una passerella in legno ed entrare in un vallone in direzione Ovest (il sentiero invece volgera' verso Sud e raggiungera' il Gran Lago) da risalire per intero su terreno dapprima erboso-sassoso poi, dopo ampia spianata erbosa a quota 2370, interamente detritico fino a sbucare a quota 2600 circa 

su un pianoro racchiuso tra il Monte Orso, il Monte Bel-Plat e l' Envers del lago Gelato.
Attraversare il pianoro verso sinistra (consigliabile affacciarsi, in direz. opposta sul lato est: bella vista sull' area del Parco ... si vede anche il lago Vallette) e giungere ad un secondo pianoro da cui a destra (nord) verso la zona su cui confluisce il sentiero proveniente dal Gran Lago.

Da qui la salita al Monte Iverta consente di ampliare il panorama: dopo lunga sosta arriva il vento annunciato dalla meteo ... e' ora di scendere per il comodo versante Nord (ometti) puntando al sottostante lago Raye Chevrere praticamente attaccato all' omonimo colle. Non resta che proseguire a destra per Covarey col sentiero 6 (che all'inizio propone 2 risalite impreviste ma dopo la casetta del parco presso il lago Gelato e' solo discesa) e seguire, alla fine, le indicazioni cartacee per il parcheggio cosi' da non finire nel cantiere citato all' inizio.  

Il canalone dell' Orso merita di essere percorso (in una giornata fresca) soprattutto se si ha familiarita' con terreni sconnessi e si e' abili a cercare la traccia piu' comoda (tendenzialmente sul lato destro salendo): si percorrono meno chilometri ma il tempo richiesto penso sia maggiore rispetto al classico sentiero che passa dal Gran Lago.