Mont Iverta 2933 m ed Envers du Lac Gelè


Publiziert von cristina , 5. September 2018 um 09:32. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum: 1 September 2018
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1 Tage
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A5 Torino - Aosta - uscita Nus. Alla prima rotonda seguire per Fenis centro, attraversare il paese e le sue frazioni e prendere a destra per "Val Clavalite'" (indicazione a sinistra su grande freccia gialla con scritta "CENTRALE ELETTRICA"). Anocora una ventina di minuti e si arriva al posteggio, al termine della strada asfaltata.

Sempre Val d’Aosta ma all’ultimo minuto cambiamo escursione, le previsioni non ci convincono e quindi, anche se avremmo preferito tornare qui più avanti, magari anche il prossimo anno, decidiamo di mettere in atto un’escursione parzialmente abbozzata la scorsa settimana vedendo i cartelli segnavia.

Lasciata l’auto al posteggio di Clavalitè imbocchiamo il sentiero per la Petit Balananaz, nome che ci aveva incuriosito, pensavamo fosse una piccola cimetta, invece, controllando la cartina, avevamo poi visto che era un alpeggio.

Non so nulla del sentiero, non c’è stato tempo per controllare, per cui speriamo esista….

Dopo un breve tratto di strada inizia il sentiero che con alcuni tratti ripidi risale il bosco, mirtilli e lamponi a volontà!

Usciti dal bosco, anche se il cielo è coperto e la giornata non promette bene, quello che vediamo ci piace parecchio. Una bellissima conca, al centro della quale, su un panettoncino tondo tondo, c’è il piccolo alpeggio.

Proseguiamo per la Grand Balananaz salendo fino a un colletto e quindi perdendo un centinaio di metri. L’alpe non esiste più, solo delle macerie. Qui il sentiero un poco si perde e bisogna prestare attenzione agli ometti.

Ritornati i bolli, piano piano la traccia ritorna a essere più evidente e raggiungiamo il Col de Raye Chevrere, dove ci accoglie un forte e freddo vento. I miglioramenti previsti ancora non si vedono…

Ci copriamo maggiormente e riprendiamo la salita, ometti, per il Mont Iverta. Sulla cima, il muretto costruito come riparo ci permette di fare una bella sosta. Nel mentre qualche raggio di sole comincia a farsi vedere. Confidando sempre nel miglioramento, una volta scesi dal Mont Iverta, saliamo all’Envers du Lac Gelè. Ma, l’occhiata di sole era solo una finta. Scendiamo immediatamente e proseguiamo, su sentiero segnato, verso l’anonima Punta Medzove per scendere al Grand Lago. Poco prima di raggiungere il lago comincia a piovigginare. Il baitello del parco ci offre riparo per pausa pranzo, dove siamo allietati dalla corsa di un camoscio probabilmente ignaro della nostra presenza.

Ripartiamo sotto una leggera pioggerella. Saliamo al Col Medzove, passando in mezzo ad altri due laghetti che avevamo sempre visto dall’alto.

Poco oltre il colle la pioggerella cessa e un timido sole prova a bucare le nubi.

Scendiamo al Lac Margueron e ripercorriamo la Val Savoney, approfittando della schiarita per fare una mangiata di lamponi…

Questa è stata una delle volte che, partiti senza saper nulla dell’escursione, solo le cime erano cosa nota, siamo stati piacevolmente sorpresi dei percorsi. Molto bello il vallone risalito, merita sicuramente un’altra visita.


Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 5. September 2018 um 15:10
La valle merita un'altra visita anche da parte mia.
Ciao
Andrea

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. September 2018 um 19:58
Noi abbiamo in mente un weekend, possiamo organizzare per la prossima estate.

Ciao ciao


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