Sentiero del Vento

Il Monte Barro è una cima ignorata da Alpinisti ed escursionisti esperti, me compreso. Fino ad una decina di anni fa mi sono sempre ben guardato dal mettervi piede quasi fosse un disonore salirci. Poi, dopo essermi sposato ed aver avuto un figlio, è diventata una delle mie priorità cercare posti nuovi dove portare la famiglia, e così ho cominciato ad esplorarlo. Vista la pochezza della montagna in tre uscite ho fatto tutti gli itinerari possibili ed è stata una autentica rivelazione! Inanzitutto a livello botanico è estremamente interessante. Nell'ultima glaciazione la cima è rimasta fuori dai ghiacci, si sono quindi evolute specie endemiche, descritte in modo esaustivo su pannelli posti in più punti del monte, non presenti sui territori vicini. Alla fine della strada si trova pure un centro botanico. Poi i vari itinerari che lo risalgono sono spesso molto belli e panoramici e di conseguenza molto frequentati. Solo tre di questi sono poco conosciuti uno dei quali è il sentiero del vento, quasi completamente ignorato dagli escursionisti. La cura e la manutenzione dello stesso è fatto da un gruppo di volontari che gestiscono anche la baita privata degli alpini posta poco oltre il suo termine. Il sentiero del vento di per sé è molto corto e con poco dislivello. Io e i miei nipoti lo "utilizziamo" come cronoscalata dopo il lavoro nelle lunghe giornate da maggio a luglio. Avendo un fondo in ghiaietto, che comunque non crea problemi, è praticamente privo di fango anche dopo varie giornate di pioggia. Esso risale un pendio ripidissimo tanto da risultare, a tratti, anche esposto. Combinando altri sentieri permette di fare degli ottimi dislivelli. Qui di seguito descrivo un itinerario che si può fare anch'esso dopo il lavoro in circa 2,30 h camminando di buon passo e senza soste. Dalla palina indicatrice il sentiero inizialmente sale un po' anonimo nel bosco in direzione sud. Ma quando questo svolta verso W ed esce dal bosco si rivela in tutta la sua bellezza. Esso è sempre ben marcato ma abbastanza stretto, venti-trenta cm al massimo, e risale con continui cambi di direzione un costone ripidissimo. Segue un traverso verso DX con due lievi discese per poi inerpicarsi ancora, ma questa volta nel bosco. Superato un colletto si arriva ad un bivio. Andando a DX si arriva alla citata Baita degli alpini. Stando a SX, con un mezzo giro in senso antiorario, si arriva al pianoro con tavoli e belvedere che rappresenta la fine del sentiero (fin qui a passo veloce 18/20 minuti). Il sottobosco è tenuto benissimo e, combinato al panorama, il posto è veramente bello. Proseguendo si segue un sentiero a SX di quello da cui si è arrivati che con due su e giù porta ad un bivio di vari sentieri (una costante di tutto il monte). C'è da notare che il sentiero del vento, non è segnato nei vari cartelli, per cui chi non lo conosce non penserebbe mai che esista. Si sale dritti in direzione della vetta, in questo tratto il sentiero non è molto bello e, nei periodi piovosi, anche fangoso, poi migliora fino ad incrociare il sentiero di mezzo, il quale attraversa orizzontalmente tutta la montagna. Si svolta a SX e in discesa si taglia il versante nord. Qui il sentiero torna ad essere bello e panoramico, fino ad un pannello descrittivo, dove parte a DX la scorciatoia che si farà poi in discesa. Si prosegue in piano o a saliscendi finché si esce dal bosco in un punto estremamente panoramico sul lago di Como e montagne circostanti. Arrivati al Sasso della Vecchia si sale a DX dove comincia il sentiero per la "cresta nord". Esso si inerpica ripidamente, inizialmente all'aperto, poi nel bosco fino a raggiungere la cresta. Da qui si possono ammirare i vari laghi della zona. Si prosegue a saliscendi, in un posto molto bello, fino ad una cimetta da cui non si può più proseguire. Si deve allora scendere il versante W per una paretina rocciosa di pochi metri in arrampicata (passaggi di I° grado) fino a ritrovare il sentiero che va ad incrociare la "normale" con cui in breve si giunge in vetta. Dopo le foto di rito si ridiscende la normale fino alla Sella dei Trovarti. Si prosegue per 4/5 metri fino ad incrociare sulla DX la scorciatoia, non segnalata di cui parlavamo prima, e con essa si scende al sentiero di mezzo e all'auto. Nell'escursione di oggi, in cui non mi sentivo particolarmente socievole, volendo evitare la vetta, arrivato poco prima dell'antecima dove bisogna arrampicare in discesa, ho preso un sentierino non molto evidente che ne taglia il pendio N-W, che conduce sulla normale poco sopra la Sella dei Trovanti.