tra i Corni di Canzo -il Corno Occidendate m. 1387
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raggiungiamo la Fonte Gajum a Canzo e lasciamo l'auto. Una bella mulattiera ci porta presso l'alpeggio di Prim'Alpe, qui troviamo una stazione ERSAF Rete Natura 2000 dove ha sede la Foresta Regionale dei Corni di Canzo, nonché il museo degli Alpeggi e la Ca' di Alp.
E' interessante una sosta ed una visita al Museo per riscoprire il bosco, le praterie e le rupi che compongono la foresta attorno ai Corni, ma anche per conoscere la fauna che la abita.
Terminata la visita, si riprende il sentiero per la vetta dei Corni e raggiunta la Forcella a m. 1300 ci si presentano due opzioni: da una parte la salita al Corno Centrale e dall'altra a quello Occidentale.
Qui casualmente incontriamo l'amico Marco, già compagno di altre avventure sulle montagne Lecchesi e poichè siamo in cerca di emozioni forti, assieme decidiamo di salire al Corno Occidentale m. 1387 e poi scendere dalla Via del Canalino.
la salita è faticosa e bisogna affrontarla con l'aiuto delle mani per superare le roccette che ci portano fino alla vetta, mentre la discesa dal Canalino deve essere fatta con prudenza, con terreno asciutto ed è consigliata a chi non soffre il vuoto.
salutiamo l'amico Marco che riprende la sua strada e noi riprendiamo il sentiero geologico fino alla Fonte del Gajum e da qui all'auto.
E' interessante una sosta ed una visita al Museo per riscoprire il bosco, le praterie e le rupi che compongono la foresta attorno ai Corni, ma anche per conoscere la fauna che la abita.
Terminata la visita, si riprende il sentiero per la vetta dei Corni e raggiunta la Forcella a m. 1300 ci si presentano due opzioni: da una parte la salita al Corno Centrale e dall'altra a quello Occidentale.
Qui casualmente incontriamo l'amico Marco, già compagno di altre avventure sulle montagne Lecchesi e poichè siamo in cerca di emozioni forti, assieme decidiamo di salire al Corno Occidentale m. 1387 e poi scendere dalla Via del Canalino.
la salita è faticosa e bisogna affrontarla con l'aiuto delle mani per superare le roccette che ci portano fino alla vetta, mentre la discesa dal Canalino deve essere fatta con prudenza, con terreno asciutto ed è consigliata a chi non soffre il vuoto.
salutiamo l'amico Marco che riprende la sua strada e noi riprendiamo il sentiero geologico fino alla Fonte del Gajum e da qui all'auto.
Tourengänger:
G&R-dragonfly

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