Ai piedi dei Corni.

Accetto la proposta di Giordano il sabato sera sul tardi e domenica mattina mi trovo a  camminare e correre su e giù attorno ai Corni di Canzo alle 7:20 della mattina con neve. A volte soprattutto verso Valbrona un vento gelido ci penetra nei vestiti e nella pelle. Fortunatamente il passo e la corsa sono veloci e alla Sella dei Corni il passo aumenta sempre più, fiocca sempre forte, ma il vento diminuisce. In discesa è  tutto un'altro andare, un gioco, un divertimento, non si possono commettere errori o il frontale con alberi è assicurato e se metti male i piedi ti giochi le ginocchia. Arrivati al rifugio Terz'Alpe chiuso un the portato da casa ci riscalda e di nuovo per poco discesa . E' oramai tutto finito il divertimento si risale verso la Colletta per poi scendere di nuovo a Canzo tra qualche scivolone nella fanghiglia...
Una domenica insolita..
Paolo