Colmegnone -1383 mt- (ad anello da Carate Urio).
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A Carate Urio 240 mt, un ardita mulattiera prende il via dalla chiesa Santa Marta. In breve tempo, attraversando resti di materiale di scarto lapideo, e ciclopiche murature di contenimento in pietra, costruite a secco, si raggiunge la Cava di Schilera 530 mt. In passato, queste cave hanno rappresentato per l'area Sud Occidentale del Lario, un'importante risorsa di benessere derivata da tanta fatica. Si presume che l'attività estrattiva abbia avuto origine attorno all'anno 1500. L'escursione prosegue, sempre su mulattiera e molto ripida, transitando per le frazioni Gisen e Quena, visitando a margine del tracciato, edifici che un tempo ospitavano scalpellini e uomini impegnati nella lavorazione del "Sasso di Moltrasio" la pregiata pietra estratta a blocchi dalle cave. Senza possibilità di errore si raggiunge il bellissimo nucleo di Monti di Carate 765 mt. Oltre ad ammirare il belvedere sul Lario, si trova una grande cappelletta devozionale e una vasca fontanile tuttora ben conservata datata anno 1900.
Lasciato il bel nucleo di Monti di Carate, si raggiunge la località Vernù 800 mt, dove la mulattiera lascia spazio ad un sentiero battuto in direzione Rifugio Murelli. Giunti ad un bivio, ben visibile dal cartello MIT (Moltrasio International Trail), affisso su un albero, si abbandona il sentiero principale, svoltando a destra, intercettando la dorsale SE del Colmegnone. Nelle condizioni attuali troveremo neve non costante, che alterna tratti molli, ad altri punti in cui accumuli di neve fresca riportata dal vento aumenta la consistenza nevosa. Con più attenzione, soprattutto nel ripido tratto terminale eccoci in cima al crocifisso in legno di vetta: Monte Colmegnone 1383 mt. Il meraviglioso panorama ripaga ampiamente in giornate come queste.
Discesa sulla dorsale SW in direzione Agriturismo Roccolo: qui la neve a tratti porta a sprofondare fino a quasi le ginocchia. Raggiunta la strada sterrata si continua verso il Rifugio Murelli e successivamente ad Alpe Crinco (baita color rosa). Poco oltre, nei pressi di una depressione, un sentiero non segnalato, ma evidente, inverte il senso di marcia e scende in picchiata al nucleo di Monti di Urio 830 mt. Infine una bella mulattiera conduce a Urio 280 mt, chiudendo successivamente a Carate 240 mt, questo bel circuito ad anello.
NOTE: Sentiero segnalato eccetto il tratto poco oltre Crinco che conduce a Monti di Urio. Il T3 giustifica il ripido tratto terminale solo in condizioni innevate.
P:S: Escursione effettuata nell'ultimo week end disponibile, prima che uscisse il decreto governativo per contrastare il Covid-19. In attesa di giornate migliori, massima solidarietà per chi soffre e per i medici impegnati a combattere h24 in corsia.
Lasciato il bel nucleo di Monti di Carate, si raggiunge la località Vernù 800 mt, dove la mulattiera lascia spazio ad un sentiero battuto in direzione Rifugio Murelli. Giunti ad un bivio, ben visibile dal cartello MIT (Moltrasio International Trail), affisso su un albero, si abbandona il sentiero principale, svoltando a destra, intercettando la dorsale SE del Colmegnone. Nelle condizioni attuali troveremo neve non costante, che alterna tratti molli, ad altri punti in cui accumuli di neve fresca riportata dal vento aumenta la consistenza nevosa. Con più attenzione, soprattutto nel ripido tratto terminale eccoci in cima al crocifisso in legno di vetta: Monte Colmegnone 1383 mt. Il meraviglioso panorama ripaga ampiamente in giornate come queste.
Discesa sulla dorsale SW in direzione Agriturismo Roccolo: qui la neve a tratti porta a sprofondare fino a quasi le ginocchia. Raggiunta la strada sterrata si continua verso il Rifugio Murelli e successivamente ad Alpe Crinco (baita color rosa). Poco oltre, nei pressi di una depressione, un sentiero non segnalato, ma evidente, inverte il senso di marcia e scende in picchiata al nucleo di Monti di Urio 830 mt. Infine una bella mulattiera conduce a Urio 280 mt, chiudendo successivamente a Carate 240 mt, questo bel circuito ad anello.
NOTE: Sentiero segnalato eccetto il tratto poco oltre Crinco che conduce a Monti di Urio. Il T3 giustifica il ripido tratto terminale solo in condizioni innevate.
P:S: Escursione effettuata nell'ultimo week end disponibile, prima che uscisse il decreto governativo per contrastare il Covid-19. In attesa di giornate migliori, massima solidarietà per chi soffre e per i medici impegnati a combattere h24 in corsia.
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