MONTE DI LENNO da Ossuccio + discesa in Val Perlana...
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Sul panoramico monte di Lenno sono stato varie volte, ma mai partendo direttamente da Ossuccio.
Anche in Val Perlana non ci sono mai stato quindi, nonostante la già percorsa e finale salitona per giungere in vetta al monte di Lenno, oggi percorrerò una nuova mulattiera (all' andata) e un nuovo sentiero (al ritorno) all' insegna di un gran bell' anello escursionistico.
Oltretutto oggi è realmente una giornata fantastica, grazie al forte vento che ha soffiato e sibilato ben bene fino a tarda mattinata...
Parcheggiata l'auto 50 metri prima della Chiesa di Sant'Agata e Sininio a Ossuccio, percorro il breve tratto asfaltato che mi fa giungere all' inizio della mulattiera.
Due parole su questa mulattiera che collega Ossuccio con Boffalora:
• ...è sempre ripida e, a tratti, ripidissima
•...in meno di 5 km. di sviluppo supera ben 1000 metri di dislivello positivo ma tenere conto che nell' ultimo km. si adagia notevolmente, quindi la pendenza dei primi 4 km. è veramente tosta...
• ...della classica mulattiera è rimasto ben poco (cioè solo fino all' Abbazia Madonna del Soccorso), visto i tratti cementati che, purtroppo, ormai la distinguono. Per fortuna che almeno al centro di tale mulattiera si trova spesso l'erba o il terreno sassoso, così si ha la possibilità di camminare sul morbido
Raggiungo in breve tempo il sacro Monte di Ossuccio e poi la splendida Abbazia della Madonna del Soccorso.
La giornata è veramente magnifica e le foto si sprecano...
Seguendo sempre la ripida mulattiera pervengo alla minuscola località di Preda, vero e proprio "balcone" panoramico posto a 520 metri di quota.
Poco prima delle baite di Preda trovo un bivio con le varie indicazioni (Vedi foto N.11)
A tale bivio vado a sinistra (Sud-Ovest) seguendo l'indicazione per Boffalora e l'omonimo rifugio.
Supero quindi vari piccoli borghi (Cassina / Gravona) contraddistinti da gran belle abitazioni in pietra, più o meno recenti.
Giunto alla località di Boffalora (1250 mt.) dopo qualche sali e scendi, finalmente arrivo al Rifugio Boffalora (1237 mt.)
Quindi proseguo, prima in leggera e corta discesa... poi in leggera salita e, all' inizio del ripido versante erboso che porta in vetta al monte di Lenno, decido di fare la mia prima, lunga e doverosa pausa.
Quindi finale salita, condita da un bel vento freddo, e finalmente raggiungo la panoramicissima cima del monte di Lenno (1589 mt.)
Dopo una veloce pausa-pranzo, visto l'orario (sono solo le 11,00), mi accarezza ed intriga l'idea di scendere fino all' Alpe di Lenno e poi, seguendo la ripida cresta erbosa, arrivare anche in cima al monte Galbiga.
Poi mi ricordo che non sono ancora guarito completamente dalla mia fascite plantare e rinuncio...
Decisione presa a malincuore ma saggia visto che, in discesa e per i due giorni successivi alla camminata, il dolore tornerà a farsi sentire ben bene...
Ridisceso dal Monte di Lenno, poco prima della corta salita che porta al Rifugio Boffalora, sulla mia sinistra vedo una piccola insegna lignea indicante "San Benedetto" e una chiara traccia di sentiero. (Vedi foto N.32 e foto N.33)
Tale sentiero all' inizio lambisce alcune abitazioni e poi attraversa il crinale in direzione Nord-Est, senza perdere molta quota.
Tale tratto, in alcuni punti, è un pò esposto ma nulla di pericoloso...
Solo in un punto, poco prima dell' attraversamento di un piccolo un corso d'acqua, occorre prestare molta attenzione, visto che è necessario superare un tratto di pochissimi metri con, alla propria destra, un bel salto di 20 metri.
Questi 2-3 metri io, purtroppo, li ho trovati bagnati (roccette comprese) quindi devo ammettere che non è stato "simpatico" attraversare quel punto. (Vedi foto N.40)
Tale brevissimo tratto, in queste condizioni, vale almeno T3
Assolutamente da evitare con neve o ghiaccio!
Poco dopo questo attraversamento, il sentiero inizia a scendere in modo piuttosto ripido fino a farmi giungere all' amena e bella Abbazia di San Benedetto in Val Perlana.
In questo tratto e anche poco più avanti, incontrerò vari segnavia piuttosto datati. (Bianco-Blu)
Foto di rito alla bella ed isolata abbazia e successivamente continuo la mia discesa fino a raggiungere la minuscola località di Preda e quindi il bivio con le indicazioni incontrato, in salita, al mattino.
L'anello escursionistico è completato, quindi continuo la mia discesa dirigendomi verso l' Abbazia della Madonna del Soccorso ed infine verso il parcheggio a Ossuccio.
Giornata fantastica e gran bella escursione...
Cari Saluti a Tutti...
Angelo
Anche in Val Perlana non ci sono mai stato quindi, nonostante la già percorsa e finale salitona per giungere in vetta al monte di Lenno, oggi percorrerò una nuova mulattiera (all' andata) e un nuovo sentiero (al ritorno) all' insegna di un gran bell' anello escursionistico.
Oltretutto oggi è realmente una giornata fantastica, grazie al forte vento che ha soffiato e sibilato ben bene fino a tarda mattinata...
Parcheggiata l'auto 50 metri prima della Chiesa di Sant'Agata e Sininio a Ossuccio, percorro il breve tratto asfaltato che mi fa giungere all' inizio della mulattiera.
Due parole su questa mulattiera che collega Ossuccio con Boffalora:
• ...è sempre ripida e, a tratti, ripidissima
•...in meno di 5 km. di sviluppo supera ben 1000 metri di dislivello positivo ma tenere conto che nell' ultimo km. si adagia notevolmente, quindi la pendenza dei primi 4 km. è veramente tosta...
• ...della classica mulattiera è rimasto ben poco (cioè solo fino all' Abbazia Madonna del Soccorso), visto i tratti cementati che, purtroppo, ormai la distinguono. Per fortuna che almeno al centro di tale mulattiera si trova spesso l'erba o il terreno sassoso, così si ha la possibilità di camminare sul morbido
Raggiungo in breve tempo il sacro Monte di Ossuccio e poi la splendida Abbazia della Madonna del Soccorso.
La giornata è veramente magnifica e le foto si sprecano...
Seguendo sempre la ripida mulattiera pervengo alla minuscola località di Preda, vero e proprio "balcone" panoramico posto a 520 metri di quota.
Poco prima delle baite di Preda trovo un bivio con le varie indicazioni (Vedi foto N.11)
A tale bivio vado a sinistra (Sud-Ovest) seguendo l'indicazione per Boffalora e l'omonimo rifugio.
Supero quindi vari piccoli borghi (Cassina / Gravona) contraddistinti da gran belle abitazioni in pietra, più o meno recenti.
Giunto alla località di Boffalora (1250 mt.) dopo qualche sali e scendi, finalmente arrivo al Rifugio Boffalora (1237 mt.)
Quindi proseguo, prima in leggera e corta discesa... poi in leggera salita e, all' inizio del ripido versante erboso che porta in vetta al monte di Lenno, decido di fare la mia prima, lunga e doverosa pausa.
Quindi finale salita, condita da un bel vento freddo, e finalmente raggiungo la panoramicissima cima del monte di Lenno (1589 mt.)
Dopo una veloce pausa-pranzo, visto l'orario (sono solo le 11,00), mi accarezza ed intriga l'idea di scendere fino all' Alpe di Lenno e poi, seguendo la ripida cresta erbosa, arrivare anche in cima al monte Galbiga.
Poi mi ricordo che non sono ancora guarito completamente dalla mia fascite plantare e rinuncio...
Decisione presa a malincuore ma saggia visto che, in discesa e per i due giorni successivi alla camminata, il dolore tornerà a farsi sentire ben bene...
Ridisceso dal Monte di Lenno, poco prima della corta salita che porta al Rifugio Boffalora, sulla mia sinistra vedo una piccola insegna lignea indicante "San Benedetto" e una chiara traccia di sentiero. (Vedi foto N.32 e foto N.33)
Tale sentiero all' inizio lambisce alcune abitazioni e poi attraversa il crinale in direzione Nord-Est, senza perdere molta quota.
Tale tratto, in alcuni punti, è un pò esposto ma nulla di pericoloso...
Solo in un punto, poco prima dell' attraversamento di un piccolo un corso d'acqua, occorre prestare molta attenzione, visto che è necessario superare un tratto di pochissimi metri con, alla propria destra, un bel salto di 20 metri.
Questi 2-3 metri io, purtroppo, li ho trovati bagnati (roccette comprese) quindi devo ammettere che non è stato "simpatico" attraversare quel punto. (Vedi foto N.40)
Tale brevissimo tratto, in queste condizioni, vale almeno T3
Assolutamente da evitare con neve o ghiaccio!
Poco dopo questo attraversamento, il sentiero inizia a scendere in modo piuttosto ripido fino a farmi giungere all' amena e bella Abbazia di San Benedetto in Val Perlana.
In questo tratto e anche poco più avanti, incontrerò vari segnavia piuttosto datati. (Bianco-Blu)
Foto di rito alla bella ed isolata abbazia e successivamente continuo la mia discesa fino a raggiungere la minuscola località di Preda e quindi il bivio con le indicazioni incontrato, in salita, al mattino.
L'anello escursionistico è completato, quindi continuo la mia discesa dirigendomi verso l' Abbazia della Madonna del Soccorso ed infine verso il parcheggio a Ossuccio.
Giornata fantastica e gran bella escursione...
Cari Saluti a Tutti...
Angelo
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Kommentare (18)