Da Lenno a monte di Lenno, poi Galbiga

paolo aaeabe
No, nessuno lo avrebbe mai immaginato... questa volta andiamo sul lago più bello del mondo!

Non basta una vita per conoscere tutti gli anfratti che il nostro specchio d'acqua riflette. Così qualcuno di noi coglie l'occasione per esplorare nuovi paesaggi, mentre altri si allenano su montagne già ben conosciute, ma che non stancano mai.

E' una giornata di forte vento, ma anche dai grandi contrasti di temperature. A Lenno già dalla partenza ci spogliamo. Tutto in maniche corte per la tortuosa mulattiera che passa dalla Madonna del Soccorso fino al Boffolora. Raggiunto il rifugio, un forte e freddo vento ci terrà compagnia per tutta l'escursione in quota e ci costringerà ai piumini. Del resto non facciamo nulla per evitare le ire di Eolo in quanto percorriamo tutto il profilo di cresta fino al Venini.
La nostra immancabile sosta mangereccia viene al riparo del rifugio. Qui, forse un poco coccolati dal sole, dal grappino e dal caffè, tardiamo fino alle 15 prima della Panoramica discesa. 

Intendiamo smontare dal fantastico "spigolo" sud ovest del monte Tremezzo, dove con i freni ben tirati raggiungiamo Narro, e infine di nuovo Lenno.
Altra spettacolare giornata da ricordare, con ottimi amici e giornata tersa e limpida come i ricordi che ci rimarranno impressi.

ivanbutti
Dopo un mese e mezzo di stop quasi totale torno a camminare nel gruppo; le cime della sponda occidentale del ramo di Como del ns amato lago sono ideali per le giornate soleggiate invernali, anche se visto il phön che alza le temperature l'abbigliamento in salita è estivo, per fortuna che ho portato i pantaloni leggeri modulabili. La mulattiera che sale dal Soccorso a Boffalora l'avevo fatta oltre 35 anni fa ma la ricordo bene per la ripidità, che viene confermata; visto lo scarso allenamento arrivo bello spompo già al rifugio Boffalora, dove in omaggio al nome ci accoglie un vento impetuoso; sono in riserva e finisco la benzina salendo al Monte di Lenno, salto quindi l'ultimo strappo al Galbiga per aspettare gli amici al Venini, inaspettatamente (almeno x me) aperto e anche con parecchi clienti, le persone che vanno in montagna sono aumentate davvero tanto negli ultimi anni, specie dopo la pandemia. Pranzo come sempre in allegria nonostante numerose folate che ci sferzano e ci costringono ad ancorare i viveri; poi inizia la discesa sul costolone che dal Monte di Tremezzo porta a Narro; beh, se la pendenza all'andata era elevata ora è ancora peggio, e se accorgono bene le mie gambe già spremute in salita. Almeno la magnificenza del lago davanti a noi contribuisce a lenire un pò la fatica, così pian piano arriva finalmente l'Acquafredda.
Per il commento finale rimando alle parole di Paolo per le quali faccio un ideale copia-incolla. 

numbers
Non paghi da settimana scorsa,
alla ricerca di un bel percorso solivo, viste le previsioni dei venti, 
ci concediamo ancora il lusso di farci viziare dal Nostro lago.
Ed esploriamo una zona percorsa a tratti in altri giri,
colmando finalmente per me una lacuna...il Galbiga.
E quando ci penso in settimana scatta la sfida...

Facile non è divertente...quindi...

Anello da Lenno. La sfida è arrivarci, visto anche l'allenamento recente non ottimale .

C'è la voglia di provarci, di sfidare i limiti...

Ma con ritmo lento e molto costante, gambe e fiato mi sorreggono davvero bene.
Basta Non aumentare troppo i giri...
Clima caldo alla partenza, il vento salendo arriva solo a folate, ci investira' davvero solo a Boffalora, 
e nel tratto di cresta dal monte di Lenno al Galbiga...Li si, fastidioso.
Sulla vetta finale finalmente raggiunta, ci fermeremo davvero solo il tempo di qualche foto, e di ammirare i panorami fantastici che ci circondano...da farsi rapire dal tempo...

Ci sono...Sono qui. 
Un'altra sfida vinta.
Volere è potere.
Bravo Mario!!!

Perchè ogni tanto dobbiamo anche dircelo... 
Senza bisogno di aver scalato l'Everest, anche semplicemente xchè siam soddisfatti di noi stessi.

Poi giu al rifugio, per la Nostra solita mitica pausa, sferzata cmq dalle folate.
La discesa, ancora piu' vertical della salita,  precipita letteralmente, con una flebile traccia tra i paglioni, su Narro e poi sul lago e Lenno . 
Ma con i panorami spaziali del Nostro Lago a lenire la fatica. 
Ape finale ad Argegno con la sorpresa del Big Max & Signora trovati all'arrivo.
Ottima al solito la compagnia.
Giro stupendo, e allenamento tosto.
Soddisfattissimo anche oggi.
Alla prossima.
 
wondertsu
Di certe giornate ammiro la prepotenza.
Scorrono veloci, ma con un ritmo tale da mettermi in guardia dall'apatia.
In inverno, ne sono certa, l'anima tende a desiderare il letargo.
Un letargo utile per ricaricare le energie.

Ma non per me.

In certe giornate sorrido davanti alla prepotenza di questo ritmo, che sembra quasi voler svegliare l'anima assonnata e dire "Su, respira e cammina".

E allora via...ancora una volta sul lago più bello del mondo alla scoperta di nuovi angoli, a me ancora sconosciuti. Più su, sempre più su raggiungiamo dal monte di Lenno il Galbiga, non con poca fatica viste le folate di vento che in più di un'occasione hanno provato a "spettinarmi".

Ma ne vale sempre la pena. 

Come un libro dettato dal cuore scriviamo i nostri momenti più belli con gli occhi.
Attimi da respirare insieme. Li immortaliamo con le fotografie e, gelosamente, conserviamo con cura il ricordo di un'altra giornata memorabile.
Grazie ragazzi.
Stra-soddisfatta. Ce l'ho fatta anche stavolta.
Alla prossima!