Cima della Duaria 1447 e Monte di Lenno 1589 da Sala Comacina

Vista la tanta neve nelle zone interne, anche oggi sfruttiamo la partenza di bassa quota che offre il lago.

Oggi tocca alla Duaria/Punciun d'Alp Sala e al Monte di Lenno/Punciun d'Ossusc. Almeno questo è quello che ci ha detto un vecchio "local" della zona.

Partiamo da sala Comacina, in Viale degli Ulivi troviamo un buco dove parcheggiare, ma scendiamo comunque al porticciolo sul lago 199 m.
Dopo aver attraversato i vicoli del paese, saliamo oltre la strada statale Regina, e prendiamo Via ai Monti.
La bella mulattiera passa da una cappella e arriva a un nucleo di baite : Pruccio 790 m ( erroneamente la carta segna ( per adesso ) Oggiolo.
Poco sopra arriviamo a Oggiolo 880 m e poi Canelva 1036 m.

Saliamo quindi fino a una grande fontana di acqua sorgiva. Qui la stradina svolta a destra per l'Alpe Sale, ma noi prendiamo a sinistra un sentiero poco visibile che passa in salita da una abetaia ( una piantagione a giudicare dagli alberi allineati ) e arriva comunque all'Alpe Sala. Qui svoltando a destra passiamo davanti all'agriturismo e poi alla "bolla", in leggera discesa. Per poi prendere il sentiero che sale il costone sud-est della Duaria, che diventa quasi subito innevato. Arrivati in vetta 1447 m, scendiamo il versante nord-est fino alle baite di Boffalora, quindi passando dal rifugio e da una grande bolla, scendiamo alla Bocchetta di Boffalora 1221 m.
Ora saliamo un pendio che più in alto attraversa la strada e ci porta al costone sud del Monte di Lenno.
Da circa 1350 metri la neve diventa continua. Cerco dapprima di mandare avanti Sam che è equipaggiato più pesante ( io con le solite scarpe basse ), ma siccome il ragazzo è molto ispirato oggi e continua a fare foto a raffica, decido di battere la pista da solo :-))
Arrivati alla bandiera metallica, bisogna risalire ancora qualche metro per arrivare al punto culminante del Monte di Lenno 1589 m o Punciun d'Ossusc.

Ritornati alla Bocchetta di Boffalora, bisogna risalire all'omonimo villaggio, quindi prendiamo la stradina per Ossuccio, che attraversa ben due valanghe, scese dal ripido versante della Duaria, si passa dalle baite di Montenuovo, per poi scendere a Gravona, Cassina, e Gaggio e infine alla grande radura di Cremia. 
Ancora un pò in discesa e siamo al Santuario Madonna del Soccorso di Ossuccio 425 m.
Ora invece che prendere la Via Crucis, scendiamo più a destra, in un sentiero malmesso che è anche scolo dell'acqua, che arriva nella parte est di Ossuccio e poi scende a Spurano ( frazione a lago ).
Qui nel tentativo di non camminare sulla statale, scendiamo alla chiesa di San Giacomo e Filippo, sul lago.
Poi risaliti sulla strada, la attraversiamo e prendiamo al di sopra di essa l'antica via Regina, che sale e dopo aver attraversato il torrente Premonte ( in piena ), troviamo a sinistra una scalinata che ci fà scendere direttamente alla macchina, parcheggiata in Via degli Olivi.