Anello tra Ossuccio, San Benedetto, Monte di Lenno e Duaria
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In periodo covid sono escluse escursioni "avventurose". Quello proposto è un giro originale per percorrere montagne conosciute e mettere in tasca anche un po' di dislivello godendosi luoghi che restano comunque meravigliosi.
Il tracciato, che parte dal Sacro Monte di Ossuccio, è descritto chiaramente in mappa.
Le uniche note riguardano il tratto dopo l'abbazia di San Benedetto. In questa zona il tracciato è ben delineato anche se mai eccessivamente marcato. Proseguendo su questa traccia si troverà, dopo circa mezz ora dall'abbazia, una deviazione sulla destra indicante la località di Pioda.
Il sentiero diventa qui assai poco chiaro. Poco male, basta risalire prendendo il largo crestone fino al piccolo borgo di Pioda. Da qui è possibile proseguire il sentiero indicato fino a Boffalora o in alternativa, come fatto da noi, proseguire ancora tenendo il crestone fino ad incrociare la strada che conduce al rifugio Venini ben più a monte rispetto a Boffalora.
Ripresa la strada il tracciato ritorna ad essere inequivocabile ed in progressione si arriva all'Alpe di Lenno, si risale la cresta in direzione sud fino al Monte di Lenno, si scende proseguendo la cresta fino a Boffalora e si risale per cresta fino alla cima della Duaria.
Da qui ci si abbassa qualche decina di metri per incrociare il sentiero/strada che transita dall'alpe di Sala, dai borghi di Canelva e Gravona per poi ridiscendere fino alla Madonna del Soccorso e poi ad Ossuccio.
Marco e Francesco
Il tracciato, che parte dal Sacro Monte di Ossuccio, è descritto chiaramente in mappa.
Le uniche note riguardano il tratto dopo l'abbazia di San Benedetto. In questa zona il tracciato è ben delineato anche se mai eccessivamente marcato. Proseguendo su questa traccia si troverà, dopo circa mezz ora dall'abbazia, una deviazione sulla destra indicante la località di Pioda.
Il sentiero diventa qui assai poco chiaro. Poco male, basta risalire prendendo il largo crestone fino al piccolo borgo di Pioda. Da qui è possibile proseguire il sentiero indicato fino a Boffalora o in alternativa, come fatto da noi, proseguire ancora tenendo il crestone fino ad incrociare la strada che conduce al rifugio Venini ben più a monte rispetto a Boffalora.
Ripresa la strada il tracciato ritorna ad essere inequivocabile ed in progressione si arriva all'Alpe di Lenno, si risale la cresta in direzione sud fino al Monte di Lenno, si scende proseguendo la cresta fino a Boffalora e si risale per cresta fino alla cima della Duaria.
Da qui ci si abbassa qualche decina di metri per incrociare il sentiero/strada che transita dall'alpe di Sala, dai borghi di Canelva e Gravona per poi ridiscendere fino alla Madonna del Soccorso e poi ad Ossuccio.
Marco e Francesco
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francesc92,
Marco_92


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