Monte Bregagno 2107 m e Monte Grona 1736 m
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Come fatto altre volte lasciamo l’auto a Breglia e ci dirigiamo verso Carcente, Monti di Carcente, La Motta e Alpe Rescascia. Dall’ultima volta che ci siamo stati, ci è sembrato che il sentiero sia stato ripulito e risegnato.
Dopo una pausa all’Alpe Rescascia imbocchiamo il sentiero per il Rifugio La Canua abbandonandolo quasi subito per risalire la dorsale del Bregagnino. Dorsale pulita fino a circa 1700 m.
La prima lingua di neve Marco la attraversa “zappettando” insistentemente, vista la fatica io calzo subito i ramponi. Fatto ciò proseguo su neve mentre Marco preferisce aspettare rimanendo sull’erba. Poco sopra, la neve diventa continua e, vista la consistenza, vicina al ghiaccio vivo, e la ripidità anche lui cambia assetto.
Vicini alla cima la neve comincia a cedere e anche per la salita al Bregagno i ramponi si potrebbero evitare ma poiché li abbiamo ormai messi…
Breve sosta in cima nonostante, contrariamente al solito, non tiri vento, ma non fa comunque caldo, il cielo sta cominciando a velarsi.
Scendiamo a Sant’Amate e qui facciamo una bella sosta e decidiamo di proseguire per la Grona. I tratti di neve sulla cresta sono molto duri ma tutti evitabili. Giunti alla Forcoletta vediamo due scendere che ci confermano che a parte la discesa che hanno appena fatto per giungere alla Forcoletta e un breve tratto di traverso la cresta è tutta pulita.
Proseguiamo quindi cercando di evitare il più possibile i tratti con neve anche se, grazie alla leggera recente spolverata, si sale abbastanza agevolmente. Il breve traverso lo evitiamo completamente portandoci in cresta da subito e da qui alla cima tutto pulito.
Sosta pranzo alla croce e quindi discesa dal sentiero panoramico, percorso tantissimi anni fa in salita. Poco sotto la cima però abbiamo l’amara sorpresa di trovare un breve tratto di sentiero coperto da neve durissima, il pendio è troppo ripido per rischiare un tentativo senza ramponi per cui, anche se seccante rimetterli per fare quei pochi metri non ce la sentiamo di tentare.
Da qui in poi tutto pulito e quindi discesa al rifugio Menaggio facendo una veloce deviazione al Pizzo Coppa.
Caffè al rifugio e quindi rientro a Breglia.
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