Piz Mez (2718 m) – Skitour
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Dopo esattamente una settimana torno nell’Oberhalbstein per un’escursione nei pressi di Savognin, nel comune di Surses, istituito il 1. gennaio 2016 con una fusione.
Inizio dell’escursione: ore 9:15 dal Piz Martegnas
Fine dell’escursione: ore 13:20 a Savognin
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1028 hPa
Velocità media del vento: 15 km/h
Temperatura alla partenza: -3°C
Temperatura al rientro: -1°C
Sorgere del sole: 8.04
Tramonto del sole: 16.52
Sveglia alle 4:55, partenza da casa alle 5:55, arrivo a Savognin alle 8:20, dopo 160 km d’auto e una pausa caffè di un quarto d’ora.
Lasciata l’auto al parcheggio gratuito del Lai Barnagn (1165 m), percorro 300 m con gli sci in spalla fino all’impianto di risalita, dove acquisto un biglietto per tre tratte fino al Piz Martegnas al prezzo di 30.- CHF. A prima vista il costo sembrerebbe elevato, se confrontato con la giornaliera. Vedendo però il notevole dislivello, con la possibilità di fruire di una bella discesa sulla Traumpiste e sull’Heidipiste fino a Radons nonché della discesa finale fino a Savognin, credo che ne valga la pena.
Alle 9:15 parto dal Piz Martegnas (2671 m) sulla Traumpiste ancora deserta, in direzione della Val Nandro. La pista 15 aggira il pizzo sul suo versante nord, quindi scende in direzione sud-est. La meta di giornata è già ben visibile, ma è purtroppo all’ombra: le foto non sono remunerative. Dopo mezz’ora dalla partenza pervengo al Plaun Curtegn (1852 m), di fronte al ponte che supera l’Ava da Schmorras. Alle 9:50 applico le pelli, percorro qualche decina di metri sulla piana, tolgo gli sci per guadare l’Ava da Nandro in secca e finalmente inizia la salita sul versante nord-est del Piz Mez. È un’ascesa tosta, che non offre ripiani per rifiatare. Per un’ora rimango all’ombra. Alle 10:50 il sole sorge nella fessura del Piz Forbesch e illumina tutto il pendio: diventa tutto più bello, malgrado il fastidioso vento sostenuto che soffia contro la direzione di marcia. Essendo solo, sono costretto a battere la traccia, parzialmente coperta dalla neve depositata dal vento. Vedo un’altra sci-escursionista più in basso, ma non raggiungerà la vetta.
Piz Mez (2718 m)
Alle 11:20 arrivo alla spalla, a circa 2420 m, che immette sulla cresta sommitale, dorsale caratterizzata da torrioni di roccia che sembrano degli omoni di pietra naturali. Ora devo lottare contro le staffilate del vento che mi respingono. Arrivo con gli sci fino a pochi metri dalla croce di vetta, dove il vento ha spazzato tutta la neve.
Alle 12:10 posso affermare Piz Mez (2718 m) geschafft!
Ancoro il libro di vetta con delle pietre e a fatica scrivo i saluti agli amici di Hikr.org.
Mi affretto a togliere le pelli e a prepararmi per la discesa, in quanto il vento disturba parecchio e non mi permette di godermi con calma il bel panorama.
Alle 12:20 inizio la discesa, su neve ventata, ma sciabile. Dalla piana di Curtegn devo vincere ancora una ventina di metri di dislivello per raggiungere Radons (1866 m), località dalla quale posso fruire di oltre 6 km di pista battuta fino al piazzale degli impianti di Savognin.
Il “Pizzo di Mezzo”, questo è il significato di Piz Mez, è una frequentata meta sci-alpinistica ai margini del comprensorio sciistico di Savognin. L’aiuto degli impianti di risalita permette di arrivare facilmente al vero punto di partenza, nei pressi di Radons, abbinando così l’escursionismo a una bella discesa su piste da sogno come la “Traumpiste”.
Tempo totale: 4 h 05 min
Tempo di salita: 2 h 55 min dal Piz Martegnas, 2 h 20 min dal Punt Curtegns
Dislivello in salita: 1181 m
Dislivello in discesa: 2812 m
Sviluppo complessivo: 21,1 km
Quota massima: 2718 m
Quota minima: 1160 m
Difficoltà: PD-
SLF: 2 (moderato)
Coordinate Piz Mez: 760ˈ588, 155ˈ753
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Libro di vetta: sì.
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