Via Quarzo o Quarzader (max 6a) Ponte Brolla


Publiziert von martynred , 8. Januar 2020 um 21:18.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum: 6 Januar 2020
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: 6a (Französische Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI 
Zeitbedarf: 8:30
Aufstieg: 540 m
Strecke:4.7 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Ponte Brolla (Locarno) parcheggio gratuito lungo la strada

Ultimo giorno di vacanza ed il tempo è ancora soleggiato e abbastanza caldo per essere a Gennaio!

In lista da un paio d'anni è giunto il momento di recarsi a Ponte Brolla per salire la bellissima via Quarzader. Ne sentii parlare quando visitai le placconate con il corso CAI e poi nuovamente tra amici che raccontavano di questi terribili tiri di aderenza dove la testa è messa a dura prova e poi, per non bastare, il difficile passaggio chiave, quando ormai si è stanchi. Allora perchè aspettare? Fuori forma, appesantiti dai pranzi e cenoni delle feste e con poche salite nelle braccia...partiamo.




Parcheggiamo l'auto al parcheggio gratuito lungo la strada che costeggia il fiume Maggia, poco prima del ponte. Appena a sinistra si trova il sentiero che sale rapidamente per il bosco e, passando a fianco di un traliccio dell'alta tensione, si arriva alla base della parete rocciosa. Si trovano 2 vie parallele, a sinistra "Zombi" e poco a destra "via Quarzo".

Ottimamente spittata (corta), soste attrezzate e con anello di calata, è un'ottima via per "principianti" e per chi vuole tastare la vera aderenza. Quasi 400 metri di arrampicata suddivisa in 11 tiri da massimo 45 metri: i primi 6 tiri sono su placca di granito scuro, dapprima più appoggiata, poi più verticale, i 5 tiri finali sono su granito più verticale, fessurato, e su quarzo molto caratteristico (tiro chiave).

Siamo all'attacco e fortunatamente la salita, seppur breve, ci ha riscaldati. Sistemato imbrago e le due mezze corde da 60 mt (non si sa mai...) decido di partire per prima, sperando in una svolta mentale. Nulla, al 4° rinvio raggiunto con molta pazienza, chiedo di essere calata. Nello sconforto di qualche buon minuto, faccio valere la razionalità e riparto. Ore 11:00.

Salgo il 1° tiro di 30 mt con concentrazione, cercando la fiducia in entrambi i piedi e provando a dimenticare l'uso delle mani. La placca sale appoggiata, verticalmente, ma gli appigli sembrano davvero pochi. Raggiungo la sosta e pare già un ottimo traguardo. Difficoltà 5a.

Procedo con il 2° tiro, di altri 35 mt. Ancora placca appoggiata che procede leggermente a destra fino a raggiungere una comoda sosta dove si trova un cavo d'acciaio. Difficoltà 5a.

La confidenza aumenta man mano che salgo, così opto per continuare da prima anche per il 3° tiro, altri 35 mt di placca. Difficoltà 5a.

Continua ad andare bene e affronto il 4° tiro di placca poco più verticale (30 mt, 5b) e così anche il (30 mt, 5b) dove mi scivola il piede sinistro ma il destro regge ed evita la caduta.

Comincio ad essere mentalmente stanca, così passa avanti Raffaele. Affronta l'ultima placca del 6° tiro senza difficoltà fermandosi alla sosta posta all'attacco del tiro successivo. (40 mt, 5b).

Dal 7° tiro in poi l'arrampicata cambia faccia, da placca appoggiata e senza appigli, si passa a granito più verticale con lame e fessure (tiro 7 e 8) mentre al 9 si trova quarzo bianco, ben verticale.

Raffaele supera il 7° tiro da 30 mt con scioltezza, dapprima tratto verticale con buoni appoggi per piedi, poi fessura orizzontale che aiuta ad uscire a sinistra per superare un piccolo tetto. Superato lo spuntone roccioso si procede verso sinistra in obliquo dove si sosta. Difficoltà 5b.

Quando tocca salire all'8° tiro sento salire la stanchezza fisica, ma sbucando al sole (fino ad ora tutto in ombra!) qualche energia in più ciba lo spirito. Spostati verso destro si raggiunge un tratto più verticale. Lo si sale di qualche metro e ci si sposta leggermente a sinistra. Si prosegue verticalmente fino a raggiungere la sosta. Difficoltà 5b.

Ecco il 9° tiro, il più difficile della via (max 6a, azzerabile 5b, 40mt). Un bel tratto verticale di quarzo mi mette a dura prova. Seppur da seconda, la stanchezza cresce esponenzialmente e non vedo l'ora di finire. E bisogna pure traversare leggermente a sinistra con piccoli appigli per le mani, ma sempre su ottimo quarzo. Mi soffermo sulle piccole chiazze di minerale differente, color bronzo. Raffaele non ha fatto sosta sul terrazzo alla partenza del 10° tiro ma ha proseguito, così, senza alcuna pausa, mi ritrovo a dover salire su uno spuntone, passaggio per me abbastanza atletico, seppur ci sia un cordone fisso a facilitare il passaggio. Aggirandolo poi verso destro si prosegue fino ad arrivare in sosta (30 mt, 5a). Le lunghezze dei tiri sono approssimative in quanto è possibile concatenare i tiri 9 e 10 con corde da 60 mt.

Eccoci giunti all'11° ed ultimo tiro (il nostro 10° in realtà), una placca verticale con fessura che porta ad un comodissimo terrazzo panoramico. (30 mt, 4c). Concludiamo così la via in 5 ore.


Il tramonto si avvicina, mentre sistemiamo l'attrezzatura e mangiucchiamo qualche spicchio di mandarino.
A destra dell'arrivo della via c'è una piccola traccia di sentiero che sale e va in direzione sud, verso una piccola baita in sasso. Da qui delle targhette gialle indicano Ponte Brolla. Le seguiamo e presto ci ritroviamo a dover disarrampicare per rocce bagnate e scivolose e attraversare il torrente. Incontriamo qualche ometto di sasso, ma a 3/4 di sentiero, con il buio che s'avvicina, smarriamo l'esile traccia. Troppi alberi abbattuti intralciano il sentiero e ci ritroviamo a vagare nel bosco tra tronchi e rovi. Scendiamo fino a raggiungere la strada, ma il muro troppo alto ci impedisce di scendere, per cui continuiamo in direzione nord percorrendo quelle che sembrano delle tracce di animale. Insomma, per farla breve... in 2 ore raggiungiamo l'auto con le mani sporche di terra, qualche graffio e delle spine sotto pelle!

Generalmente la discesa richiede 1 ora.



Bellissima via da assaporare in ogni suo attimo, personalmente più divertente con un pò più di allenamento!
 
 

Tourengänger: martynred
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 8. Januar 2020 um 23:21
L'unico mio indelebile ricordo di Ponte Brolla ( di una ventina di anni fa ) è il parabrezza della mia fiammante Twingo ritirata 2 giorni prima dal concessionario andato completamente in frantumi per un sasso caduto dalla ferrovia mentre mi dirigevo in Val Maggia per salire in Capanna Alzasca !!!

scherzi a parte ... mi aspettavo che vista la giornata ti saresti arrampicata in costume da Befana !!!

ciao Giorgio

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Januar 2020 um 09:48
che sventure Giorgio! Anch'io comunque non ho bei ricordi di quel posto...odiose placche!
...la verità è che io sono salita con la scopa e Raffaele arrampicando :)


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