Speroni di Ponte Brolla - Via Quarzader
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Devo ammettere che l'intensa sessione di placca mellica (beh... intensa... son poi durata solo un giorno... ma mi è bastata) ha dato i suoi frutti, e oggi ho provato quasi un leggero divertimento anche sulla prima parte decisamente placcosa (chi ha rubato gli appigli!?!?!) di questa via Quarzo!
OK, lo ammetto... in certi punti mi son agghiacciata come sempre!
Un'altra bella giornata rubata alla pioggia e al tempo instabile di questo strano agosto...
Pochi metri prima il posteggio sterrato, imboccare un sentierino non segnalato che si trasforma quasi subito in una ripida mulattiera e che si addentra nel bosco e conduce ad un poligono di tiro. Qui svoltare decisamente a sinistra, lasciandosi alle spalle il poligono, e proseguire lungo il ripido sentiero che transita di fianco ad un pilone della corrente: qui si prosegue sempre a sinistra. Ripidi tornanti conducono alla base di una prima e compatta placconata, lungo la quale corrono numerose vie 2/3 tiri. Costeggiare la base della placca e continuare in leggera discesa lungo il sentierino un poco disturbato dalla vegetazione fino a raggiungere il letto del torrente. Qui si riprende a salire e, in breve, si è alla base dello Sperone di Ponte Brolla ove corrono le vie "Zombie" (sull'estrema sinistra della placconata) e "Quarzader".
La via "Quarzo" segue la linea di spit sulla destra della placconata (nome sbiadito alla base).
L1: per placca (che si presenta fin da subito povera in appigli) e qualche piccolo muretto fino alla sosta su anellone cementato - 5a 30m
L2: salire verticali per poi piegare leggermente a destra per aggirare una sporgenza. Gli ultimi metri prima della sosta sono abbattuti e più semplici. Comoda sosta in corrispondenza di un cavo metallico - 5a 35m
L3: ancora dritti per placca, sfruttando alcune conchette poste sotto la verticale degli spit, per poi piegare ancora una volta leggermente a destra. L'uscita in sosta oppone un brevissimo traverso non banale e un po' delicato su placca liscia - 4c 35m
L4: proseguire lungo la placca che si fa via via sempre più tecnica fino ad uno spigolino. Qui svoltare leggermente a sinistra e proseguire dritti fino alla sosta (più facile sfruttando la fessura sulla sinistra degli spit) - 5b 30m
L5: sempre verticali per placca compatta - 5b 30m
L6: spostarsi leggermente a sinistra in direzione di un alberello, quindi salire verticali per placca più lavorata e abbattuta rispetto a quella dei tiri precedenti. Sosta alla base del muro di lame del tiro successivo - 4c 35m
L7: da questo momento in poi lo stile di arrampicata cambia completamente: la placca lascia spazio a pareti verticali ricche di lame, appigli e bellissime vene di quarzo. Dalla sosta salire verticali sfruttando delle bellissime lame fino ad arrivare sotto ad un tetto. Sfruttando la fessura orizzontale alla base del tetto, spostarsi a destra, aggirare la sporgenza e riprendere a salire verticali fino alla sosta con anello cementato (allungando bene l'ultima protezione a questa sosta, è possibile proseguire per rocce rotte fino al successivo muro, ove si trova una seconda sosta) - 5b 30m
L8: facili rocce rotte portano alla base del successivo muro, verticale ma ben appigliato, oltre il quale si trova la sosta - 5b 40m
L9: proseguire lungo lo spigolo fino a raggiungere un terrazzino. Qui attaccare il muro soprastante caratterizzato dalla presenza di una grossa e caratteristica vena di quarzo (tiro chiave). Salire verticali per qualche metro, poi spostarsi a sinistra (possibilità di A0) e, con passo leggermente strapiombante, raggiungere la sosta - 6a/5b A0 40m
L10: aiutandosi con il cordino della sosta (altrimenti sarebbe un passo di boulder di difficilissima interpretazione in quanto gli appoggi per i piedi sono totalmente inesistenti), portarsi alla base di uno sperone leggermente aggettante ma con buoni appigli. Superato anche questo ostacolo, proseguire per muretti via via più semplici sino alla comoda sosta su terrazzino - 5a 35m
L11: traversare una placca appoggiata e portarsi alla base del divertente muretto solcato da una bellissima lama da prendere in Dulfer. Al termine del muretto proseguire tenendosi sulla destra e, peer rocce più semplici, si è all'ampio terrazzo ove si trova la sosta di fine via - 4c 25m
Dal panoramico terrazzo al termine della via "Quarzader", imboccare la traccia sulla destra (faccia a monte) che sale per un 40/50 metri tra l'erba alta. In corrispondenza di un'evidente freccia rossa su un sasso (presente anche un ometto) svoltare decisamente a destra e iniziare la tortuosa discesa verso il fondovalle. Il sentiero è quasi sempre evidente e segnato da alcuni ometti e bolli rossi, tuttavia occorre porre molta attenzione a causa della vegetazione e di alcuni punti un po' esposti e abbastanza sdrucciolevoli (in un punto è presente anche una corda fissa).
Passati sotto ad uno dei tanti piloni della corrente, scendere lungo i numerosi scalini che portano in corrispondenza di alcune case e di una strada asfaltata. Seguire la strada fino a tornare sullo stradone del fondovalle: da qui non resta che percorrere la strada (circa 300/400 metri) per tornare al posteggio.
La via "Quarzader" è una divertente via plaisir con spittatura da falesia che sale lungo uno degli speroni di Ponte Brolla. L'arrampicata è varia, in quanto dopo una prima sezione di arrampicata in totale aderenza si incontra una sezione verticale per gli amanti delle fessure, delle lame, e dei piccoli strapiombini ben appigliati. Tutte le soste sono attrezzate con anellone di calata cementato nella roccia e spit con anello di calata (presente anche qualche sosta a due spit uniti da catena e anello di calata). Friends inutili: portare solo un set di 12 rinvii.
TEMPI DI PERCORRENZA:
PARCHEGGIO - ATTACCO VIA "QUARZADER": 20 minuti
ATTACCO VIA "QUARZADER" - FINE VIA "QUARZADER": 4,00 ore
FINE VIA "QUARZADER" - PARCHEGGIO: 50 minuti
con Peru
OK, lo ammetto... in certi punti mi son agghiacciata come sempre!
Un'altra bella giornata rubata alla pioggia e al tempo instabile di questo strano agosto...
Pochi metri prima il posteggio sterrato, imboccare un sentierino non segnalato che si trasforma quasi subito in una ripida mulattiera e che si addentra nel bosco e conduce ad un poligono di tiro. Qui svoltare decisamente a sinistra, lasciandosi alle spalle il poligono, e proseguire lungo il ripido sentiero che transita di fianco ad un pilone della corrente: qui si prosegue sempre a sinistra. Ripidi tornanti conducono alla base di una prima e compatta placconata, lungo la quale corrono numerose vie 2/3 tiri. Costeggiare la base della placca e continuare in leggera discesa lungo il sentierino un poco disturbato dalla vegetazione fino a raggiungere il letto del torrente. Qui si riprende a salire e, in breve, si è alla base dello Sperone di Ponte Brolla ove corrono le vie "Zombie" (sull'estrema sinistra della placconata) e "Quarzader".
La via "Quarzo" segue la linea di spit sulla destra della placconata (nome sbiadito alla base).
L1: per placca (che si presenta fin da subito povera in appigli) e qualche piccolo muretto fino alla sosta su anellone cementato - 5a 30m
L2: salire verticali per poi piegare leggermente a destra per aggirare una sporgenza. Gli ultimi metri prima della sosta sono abbattuti e più semplici. Comoda sosta in corrispondenza di un cavo metallico - 5a 35m
L3: ancora dritti per placca, sfruttando alcune conchette poste sotto la verticale degli spit, per poi piegare ancora una volta leggermente a destra. L'uscita in sosta oppone un brevissimo traverso non banale e un po' delicato su placca liscia - 4c 35m
L4: proseguire lungo la placca che si fa via via sempre più tecnica fino ad uno spigolino. Qui svoltare leggermente a sinistra e proseguire dritti fino alla sosta (più facile sfruttando la fessura sulla sinistra degli spit) - 5b 30m
L5: sempre verticali per placca compatta - 5b 30m
L6: spostarsi leggermente a sinistra in direzione di un alberello, quindi salire verticali per placca più lavorata e abbattuta rispetto a quella dei tiri precedenti. Sosta alla base del muro di lame del tiro successivo - 4c 35m
L7: da questo momento in poi lo stile di arrampicata cambia completamente: la placca lascia spazio a pareti verticali ricche di lame, appigli e bellissime vene di quarzo. Dalla sosta salire verticali sfruttando delle bellissime lame fino ad arrivare sotto ad un tetto. Sfruttando la fessura orizzontale alla base del tetto, spostarsi a destra, aggirare la sporgenza e riprendere a salire verticali fino alla sosta con anello cementato (allungando bene l'ultima protezione a questa sosta, è possibile proseguire per rocce rotte fino al successivo muro, ove si trova una seconda sosta) - 5b 30m
L8: facili rocce rotte portano alla base del successivo muro, verticale ma ben appigliato, oltre il quale si trova la sosta - 5b 40m
L9: proseguire lungo lo spigolo fino a raggiungere un terrazzino. Qui attaccare il muro soprastante caratterizzato dalla presenza di una grossa e caratteristica vena di quarzo (tiro chiave). Salire verticali per qualche metro, poi spostarsi a sinistra (possibilità di A0) e, con passo leggermente strapiombante, raggiungere la sosta - 6a/5b A0 40m
L10: aiutandosi con il cordino della sosta (altrimenti sarebbe un passo di boulder di difficilissima interpretazione in quanto gli appoggi per i piedi sono totalmente inesistenti), portarsi alla base di uno sperone leggermente aggettante ma con buoni appigli. Superato anche questo ostacolo, proseguire per muretti via via più semplici sino alla comoda sosta su terrazzino - 5a 35m
L11: traversare una placca appoggiata e portarsi alla base del divertente muretto solcato da una bellissima lama da prendere in Dulfer. Al termine del muretto proseguire tenendosi sulla destra e, peer rocce più semplici, si è all'ampio terrazzo ove si trova la sosta di fine via - 4c 25m
Dal panoramico terrazzo al termine della via "Quarzader", imboccare la traccia sulla destra (faccia a monte) che sale per un 40/50 metri tra l'erba alta. In corrispondenza di un'evidente freccia rossa su un sasso (presente anche un ometto) svoltare decisamente a destra e iniziare la tortuosa discesa verso il fondovalle. Il sentiero è quasi sempre evidente e segnato da alcuni ometti e bolli rossi, tuttavia occorre porre molta attenzione a causa della vegetazione e di alcuni punti un po' esposti e abbastanza sdrucciolevoli (in un punto è presente anche una corda fissa).
Passati sotto ad uno dei tanti piloni della corrente, scendere lungo i numerosi scalini che portano in corrispondenza di alcune case e di una strada asfaltata. Seguire la strada fino a tornare sullo stradone del fondovalle: da qui non resta che percorrere la strada (circa 300/400 metri) per tornare al posteggio.
La via "Quarzader" è una divertente via plaisir con spittatura da falesia che sale lungo uno degli speroni di Ponte Brolla. L'arrampicata è varia, in quanto dopo una prima sezione di arrampicata in totale aderenza si incontra una sezione verticale per gli amanti delle fessure, delle lame, e dei piccoli strapiombini ben appigliati. Tutte le soste sono attrezzate con anellone di calata cementato nella roccia e spit con anello di calata (presente anche qualche sosta a due spit uniti da catena e anello di calata). Friends inutili: portare solo un set di 12 rinvii.
TEMPI DI PERCORRENZA:
PARCHEGGIO - ATTACCO VIA "QUARZADER": 20 minuti
ATTACCO VIA "QUARZADER" - FINE VIA "QUARZADER": 4,00 ore
FINE VIA "QUARZADER" - PARCHEGGIO: 50 minuti
con Peru
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