Tguma (2163 m)


Publiziert von Sky , 26. Dezember 2019 um 21:32.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Domleschg
Tour Datum:26 Dezember 2019
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Ski Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 

Con il pericolo valanghe che negli ultimi giorni sembra non volersi spostare dal 3 (marcato), le scelte non sono ampie. Decido allora di andare con gli sci: visto che continuo ad essere scarsissimo nella discesa, una vetta dai dolci pendii è al contempo “sicura” dal punto di vista delle valanghe e adatta a fare un po’ di esercizio con gli sci!

La scelta cade su Tguma, una vetta alquanto anonima tra i comprensori sciistici di Tschappina e Sarn. Quando leggo il suo nome ho l’impressione di averla già fatta, ma in realtà si tratta di un caso di omonimia (tra l’altro distante solo pochi chilometri)!

Me la prendo con comodo, tanto, per quanto sia lento nella discesa, con gli sci arrivare alla macchina nel primissimo pomeriggio è un gioco da ragazzi! Alle 8 sono ad Urmein. L’idea era di partire da Flerden, ma lo passo in macchina senza accorgermene, né mi pare di vedere parcheggi da quelle parti, mentre nel villaggio dopo, Urmein appunto, ce n’è uno perfetto. Guardando velocemente la cartina sembra essere una valida alternativa, quindi non sto a fare inversione e tornare in macchina a Flerden.

Mi preparo e parto. Di qui non ci sono tracce, ma mi va bene così. Tutto esercizio! Punto grossomodo al Bignielsee, che scopro essere un simpatico laghetto ghiacciato, poi proseguo in direzione della “finestra” tra due zone di tranquillità. Non ci sono cartelli in giro che le segnalino, ma sulla mia carta sono indicate e non voglio correre rischi.

Passo a fianco di qualche cascina. In una ci sono addirittura delle mucche. Mi sembra strano vederne in questa stagione, a questa altezza.

C’è una stradina. Lì riesco a tenere un passo più veloce. Idem, più avanti, su una traccia battuta. Poi però l’abbandono, nel tentativo di seguire una linea più “diretta” verso la mia meta. Il versante è vastissimo, non c’è una via preferenziale da seguire, anche se, forse, molti salgono dal Bischolapass invece che dal versante E. Ad ogni modo poco importa, io proseguo aprendomi la mia via nella neve fresca. Ciononostante, quando vedo uno scialpinista davanti a me che sale da una traccia battuta, non disdegno di seguire i suoi passi. Cosa che, effettivamente, riduce di molto i miei sforzi. In questo modo, in breve tempo sono in vetta. Non sono neanche le 12, sono contento.

Il panorama è bello e vasto, la vetta poco definita. Una croce di metallo con libro di vetta è il segno inequivocabile della sua posizione.

Finisco il mio pranzo a base di prosciutto cotto e mi preparo a scendere, mentre nel frattempo tanti altri scialpinisti si sono aggiunti a me. Non sto molto, giusto il tempo di cambiare assetto e prepararmi alla discesa. Do una bella sciolinata. L’anno scorso, a fine stagione, avevo avuto problemi di zoccoli, Non voglio rischiare, e comunque con questa neve così polverosa ridurre il grip non può che far bene.

Infatti, prendere velocità è quasi impossibile. Se aggiungiamo che le gambe mi fanno un male boia e mi devo fermare ogni due per tre, la discesa è come sempre un calvario. So che la mia poca confidenza con gli sci, unita a questo tipo di neve, rende tutto più difficile. Prima o poi riuscirò a sciare in neve trasformata. E magari mi verrà anche voglia di fare un corso o prendere qualche lezione. Per il momento va bene così. Anche se non va bene così!

Nella (faticosa) discesa mi porto senza volere più verso N. Cerco di correggere il tiro, ma finisco comunque per arrivare a Flerden invece che Urmein. Insomma, sembra che il destino volesse che andassi a finire lì, prima o poi. Non mi resta quindi che togliere gli sci, prima, una volta finito su una strada asfaltata che conduce nel villaggio, e ripellare poi per riguadagnare una ventina di metri di dislivello ed un chilometro di distanza, al fine di tornare alla macchina.

Niente di nuovo, dunque, dal punto di vista sciistico. Anche la regione mi è ormai un po’ famigliare, così come i pendii ampissimi e dolci, tipici di questa zona. Ciononostante, il panorama era indubbiamente interessante ed il tempo perfetto, perlomeno finché ho incominciato la discesa.


Tourengänger: Sky
Communities: Hikr in italiano


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