Präzer Höhi (2119 m) e Tguma (2163 m) - Skitour
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Ritorno dopo 30 giorni sui pendii dell’Heinzenberg: ennesima soddisfazione per la bellezza del paesaggio, per la neve polverosa, nonché per la meteo, molto gradevole, decisamente migliore rispetto alle pessimistiche previsioni pubblicate ieri.
Inizio dell’escursione: ore 9:45
Fine dell’escursione: ore 13:45
Pressione atmosferica, ore 9.00: 987 hPa
Temperatura alla partenza da Lescha: -7°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 200 m
Temperatura al rientro a Lescha: 0°C
Velocità media del vento: 0 km/h
Alba: 7:48
Tramonto: 17:23
Oggi visito per la prima volta il villaggio di Sarn (1178 m), in italiano Sarno, frazione di Cazis. Per la verità, la vera località di partenza dell’escursione è un po’ più in alto, a Lescha (1292 m), raggiungibile anche con l’autopostale no. 532 in 18 minuti da Thusis Bahnhof (13,60 CHF, andata e ritorno).
Al mio arrivo, l’ampio posteggio di fianco alla seggiovia è ancora quasi deserto. Non conoscendo ancora il comprensorio, decido di trascorrere la mattina con gli sci da escursionismo e di riservare il pomeriggio alla scoperta delle piste da discesa.
Avvalendomi della lenta e vetusta seggiovia, nonché della sciovia, raggiungo la località Sarner Höhi (2075 m). Il paesaggio è veramente bello: cielo sereno, assenza di vento, neve fresca: è un inno all’inverno. Applico le pelli di foca, preparo gli accessori tecnologici (navigatore satellitare, altimetro da polso, cellulare, reflex digitale, GoPro, Arva) e finalmente posso partire affrontando una breve ma ripida salita fino al crinale che funge da confine con la Safiental. Da qui via sono solo, in un autentico paradiso. Proseguo su un terreno ondulato cosparso di abeti di piccola taglia, con tanta neve vergine, che devo violare con il mio passaggio. È una goduria! La prima cima che desidero raggiungere si staglia là in fondo, a circa un chilometro di distanza. È un saliscendi di rara bellezza, da percorrere nel silenzio più assoluto. Dopo alcune centinaia di metri mi immetto sulla traccia lasciata da alcuni ciaspolatori: è un comodo sentierino che mi guida verso il Mutta / Präzer Höhi. Osservo con interesse il fondovalle della Safiental, con l’impressionante forra scavata dal fiume Rabiusa, nonché lo skilift solare di Tenna. Si tratta di un impianto che si avvale di 330 m di pannelli fotovoltaici, in grado di produrre 90'000 kWh di energia all’anno.

Präzer Höhi (2119 m)
Dopo circa 45 min di cammino da Sarner Höhi posso affermare Präzer Höhi (2119 m) geschafft!
Alla base della croce lignea trovo il libro di vetta, che mi permette di marcare il passaggio e di lasciare i saluti agli amici di Hikr.org.
Alle 10:50 riprendo il cammino, sulla traccia che ho lasciato, per ritornare nei pressi della sciovia di Sarner Höhi. Da qui via devo di nuovo tracciare, in neve soffice, ma piuttosto alta. Mi si presenta davanti un promontorio dalla bellissima forma, ma con i versanti decisamente ripidi. Memore del pericolo marcato di valanghe, scelgo con molta attenzione il percorso, sfruttando piccoli dossi e crestine, che in teoria dovrebbero essere meno esposti rispetto alle conche. Mi sottopongo ad una fatica molto intensa, che risulterà purtroppo inutile. Raggiunta la cima a quota 2123 m, noto infatti un pendio estremamente ripido, caratterizzato da placche di roccia che non mi ispirano fiducia. Non scenderò da questo versante; non mi va di rischiare! Decido allora di tornare da dove ero venuto, perdendo quota, e di aggirare questa cima ad est, per poi puntare al crinale lungo un versante che mi sembra meno pericoloso. Raggiungo la cresta a circa 300 m in linea d’aria da Tguma. Qui la neve è ventata e crostosa: posso procedere molto più velocemente lungo un saliscendi privo di difficoltà.
Alle 12:30 raggiungo la croce di vetta della Tguma (2163 m).
Due scialpinisti occupano il cocuzzolo impedendomi di scattare una foto alla croce: dovrò aspettare un buon quarto d’ora prima di riuscire nel mio intento.
Osservo e fotografo delle cime che ho raggiunto negli ultimi mesi: il Lüschgrat (2178 m), il Bruschghorn (3056 m) e il Piz Beverin (2998 m).
Non conoscendo il percorso di discesa, aspetto a spellare. La carta scialpinistica “Safiental” non indica percorsi diretti in direzione di Parsiras (1820 m). In effetti il versante presenta degli avvallamenti che richiedono prudenza. Superata la prima discesa con il tallone staccato e con le pelli montate, scopro che potrò raggiungere Sarn senza dover affrontare altre salite. Tolgo le pelli e mi godo una bellissima discesa nella polvere fino ad immettermi in una pista battuta nei pressi del Ristorante Parsiras. Missione compiuta: da qui via la discesa, malgrado lo zaino pesante, sarà un relax fino a Lescha (1292 m).
Come previsto, cambio scarponi e sci, e impiego il pomeriggio alla scoperta delle piste di Sarn-Heinzenberg.
Gradevole escursione scialpinistica nella neve fresca sul crinale tra l’Heinzenberg e la Safiental. I rischi legati al pericolo marcato di valanghe si possono ridurre cercando mete meno ambiziose, ma non per questo poco appaganti.
Tempo totale: 4 h
Salita: 2:45 h
Tempi parziali:
Dultschinas (1712 m) – Sarner Höhi (2075 m): 20 min
Sarner Höhi (2075 m) – Präzer Höhi (2119 m): 45 min
Präzer Höhi (2119 m) – Tguma (2163 m): 1 h 40 min
Dislivello in salita: 725 m
Sviluppo complessivo: 9,3 km
Difficoltà: PD-
SLF: 3 (marcato)
Coordinate Präzer Höhi: 747'875 / 178'280
Coordinate Tguma 746'575 / 175'965
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Libro di vetta: sì, su entrambe le cime.

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