Monte Barbeston (2482 m) - anello da Covarey
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Bellissimo giro insieme al collega Gianluca, in una giornata inaspettatamente limpida e serena, in barba alle previsioni che parlavano di nuvolosità sparsa con schiarite.
Partiamo da Covarey e seguiamo la strada asfaltata (vietata alle auto dei non residenti) che ci porta in breve a Veulla, dove, subito prima del villaggio, si stacca a destra la mulattiera ben indicata dalle paline segnavia.
Si cammina per qualche minuto con pendenza moderata, quindi si arriva all'inizio del sentiero vero e proprio, che si stacca a destra della mulattiera, anche in questo caso ben indicato (sentiero n.7-7b).
Si sale con pendenza costante nella fitta pineta, un ambiente piuttosto inusuale, essendo più frequenti in genere, a queste quote e latitudini, boschi di faggio o di abeti.
Temevamo grande fango dopo le piogge incessanti del giorno precedente, invece il sentiero è in buona parte asciutto, e anche laddove invaso dall'acqua piovana, non crea alcun problema nella salita.
Raggiunta la radura panoramica dove sorge l'agriturismo Pra Orsie (1h00), ci fermiamo per una sosta spuntino e per goderci il caldo sole, visto che finora abbiamo camminato all'ombra del bosco (ma con temperatura tutt'altro che fredda!).
Il sentiero (7b) prosegue quindi in salita, adesso meno ripida, nel bosco, dove i pini man mano che saliamo lasciano spazio ai meravigliosi larici dorati.
Raggiungiamo la bella radura di Pian Tsatè, dove non possiamo fare a meno di ammirare lo spettacolo dei colori autunnali e del Mont Avic innevato che spunta oltre i larici.
Il sentiero supera quindi un ultimo rado lariceto, per poi uscire definitivamente allo scoperto e raggiungere, con un ampia diagonale a tagliare il pendio erboso, il Colle Valmeriana (2h10).
Arrivati al colle possiamo ammirare un numeroso branco di camosci che fugge scendendo dalla cresta che porta al Barbeston.
Dal colle seguiamo la cresta, che senza alcuna difficoltà ci porta all'ultimo strappetto, ripido ma breve, che ci conduce quindi in vetta al Monte Barbeston (2h45).
Il panorama è davvero di quelli da urlo. Nulla ostacola la visuale verso il tratto di catena alpina dal Rosa al Bianco, passando per Cervino, Dent d'Herens, Grand Combin, Mont Velan, Grandes Jorasses solo per citare le cime più note.
Il tutto ben imbiancato dalla nevicata, oltre i 2700 m circa, della giornata precedente.
Sostiamo in vetta quasi un'ora, quindi ripartiamo seguendo il sentiero 8/8a che percorre la cresta sud est.
Ad un bivio, poco sotto i 2300 m di quota, abbandoniamo la cresta, svoltando invece a destra sul sentiero 8a. Non ci sono cartelli, bisogna prestare attenzione al segnavia giallo posto nei pressi del bivio.
Il sentiero è comunque ben evidente.
Si rientra ben presto nel bosco, dapprima più rado e luminoso, quindi sempre più fitto man mano che si scende.
La discesa è lunga ma piacevole, le pendenze sono regolari ma mai troppo ripide, ed il fondo del sentiero piuttosto morbido e poco stressante per piedi e gambe.
Solo alcuni tratti in cui il sentiero è trasformato in un vero e proprio ruscello, a causa della pioggia del giorno prima, risultano un pò più fastidiosi, ma tutto sommato ci aspettavamo molto di peggio!
Arrivati alla radura di Arp attraversiamo i prati, con mucche ancora al pascolo, sotto l'edificio dell'alpeggio, e imbocchiamo un ampio sentierone sterrato.
Ben presto si rientra nel bosco e dopo alcuni minuti troviamo un bivio, in cui si stacca a destra il sentiero 8a.
Anche qui non ci sono cartelli, a parte una cartina cartacea, plastificata, attaccata ad un albero (!!).
Raggiungiamo in breve un altro bivio, dove si incrocia un altro sentiero e dove compaiono i cartelli, che però non fanno riferimento al sentiero che dobbiamo prendere, ma ad un sentiero a sinistra (indicazioni per Gettaz) ed a quello da cui siamo scesi (indicazioni per Mont Barbeston, Mont Lyan, miniera di Herin).
Noi invece proseguiamo sul 8a, che pur senza indicazioni, è comunque ben marcato ed evidente, e riprende a scendere nel bosco, fino a sbucare sulla stradina asfaltata.
Transitiamo per il minuscolo villaggio di Barbustel, quindi percorrendo per pochi minuti la strada asfaltata percorsa al mattino in macchina, torniamo al parcheggio di Covarey (5h25).
Super giornata!
Partiamo da Covarey e seguiamo la strada asfaltata (vietata alle auto dei non residenti) che ci porta in breve a Veulla, dove, subito prima del villaggio, si stacca a destra la mulattiera ben indicata dalle paline segnavia.
Si cammina per qualche minuto con pendenza moderata, quindi si arriva all'inizio del sentiero vero e proprio, che si stacca a destra della mulattiera, anche in questo caso ben indicato (sentiero n.7-7b).
Si sale con pendenza costante nella fitta pineta, un ambiente piuttosto inusuale, essendo più frequenti in genere, a queste quote e latitudini, boschi di faggio o di abeti.
Temevamo grande fango dopo le piogge incessanti del giorno precedente, invece il sentiero è in buona parte asciutto, e anche laddove invaso dall'acqua piovana, non crea alcun problema nella salita.
Raggiunta la radura panoramica dove sorge l'agriturismo Pra Orsie (1h00), ci fermiamo per una sosta spuntino e per goderci il caldo sole, visto che finora abbiamo camminato all'ombra del bosco (ma con temperatura tutt'altro che fredda!).
Il sentiero (7b) prosegue quindi in salita, adesso meno ripida, nel bosco, dove i pini man mano che saliamo lasciano spazio ai meravigliosi larici dorati.
Raggiungiamo la bella radura di Pian Tsatè, dove non possiamo fare a meno di ammirare lo spettacolo dei colori autunnali e del Mont Avic innevato che spunta oltre i larici.
Il sentiero supera quindi un ultimo rado lariceto, per poi uscire definitivamente allo scoperto e raggiungere, con un ampia diagonale a tagliare il pendio erboso, il Colle Valmeriana (2h10).
Arrivati al colle possiamo ammirare un numeroso branco di camosci che fugge scendendo dalla cresta che porta al Barbeston.
Dal colle seguiamo la cresta, che senza alcuna difficoltà ci porta all'ultimo strappetto, ripido ma breve, che ci conduce quindi in vetta al Monte Barbeston (2h45).
Il panorama è davvero di quelli da urlo. Nulla ostacola la visuale verso il tratto di catena alpina dal Rosa al Bianco, passando per Cervino, Dent d'Herens, Grand Combin, Mont Velan, Grandes Jorasses solo per citare le cime più note.
Il tutto ben imbiancato dalla nevicata, oltre i 2700 m circa, della giornata precedente.
Sostiamo in vetta quasi un'ora, quindi ripartiamo seguendo il sentiero 8/8a che percorre la cresta sud est.
Ad un bivio, poco sotto i 2300 m di quota, abbandoniamo la cresta, svoltando invece a destra sul sentiero 8a. Non ci sono cartelli, bisogna prestare attenzione al segnavia giallo posto nei pressi del bivio.
Il sentiero è comunque ben evidente.
Si rientra ben presto nel bosco, dapprima più rado e luminoso, quindi sempre più fitto man mano che si scende.
La discesa è lunga ma piacevole, le pendenze sono regolari ma mai troppo ripide, ed il fondo del sentiero piuttosto morbido e poco stressante per piedi e gambe.
Solo alcuni tratti in cui il sentiero è trasformato in un vero e proprio ruscello, a causa della pioggia del giorno prima, risultano un pò più fastidiosi, ma tutto sommato ci aspettavamo molto di peggio!
Arrivati alla radura di Arp attraversiamo i prati, con mucche ancora al pascolo, sotto l'edificio dell'alpeggio, e imbocchiamo un ampio sentierone sterrato.
Ben presto si rientra nel bosco e dopo alcuni minuti troviamo un bivio, in cui si stacca a destra il sentiero 8a.
Anche qui non ci sono cartelli, a parte una cartina cartacea, plastificata, attaccata ad un albero (!!).
Raggiungiamo in breve un altro bivio, dove si incrocia un altro sentiero e dove compaiono i cartelli, che però non fanno riferimento al sentiero che dobbiamo prendere, ma ad un sentiero a sinistra (indicazioni per Gettaz) ed a quello da cui siamo scesi (indicazioni per Mont Barbeston, Mont Lyan, miniera di Herin).
Noi invece proseguiamo sul 8a, che pur senza indicazioni, è comunque ben marcato ed evidente, e riprende a scendere nel bosco, fino a sbucare sulla stradina asfaltata.
Transitiamo per il minuscolo villaggio di Barbustel, quindi percorrendo per pochi minuti la strada asfaltata percorsa al mattino in macchina, torniamo al parcheggio di Covarey (5h25).
Super giornata!
Hike partners:
peter86

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