Pizzo Stagno (m.2183), Pizzo dei Diosi (m.2163)
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Da Fondo li Gabbi (m.1238) si sale dietro Le Cascine (m.1255), dove per ottimo sentiero marcato si svolge l'itinerario per la Bocchetta di Cavalla (m.1840), transitando da splendide faggete e dall'Alpe omonima (m.1650), ove il terreno si fa più aperto e circondato da radi larici. Dalla Bocchetta ha inizio la bella e divertente cresta N del Pizzo Stagno, solcata da un sentierino che attraversa una dorsale invasa da rododendri, intervallata da passaggi su placca su cui porre la dovuta attenzione (massimo I°, a meno di cercarsi "vie" più impegnative) visti alcuni tratti parzialmente aerei ed esposti. Giunti in vetta (m.2183) iniziamo a percorrere la lunga dorsale erbosa verso il Pizzo dei Diosi, toccando l'elevazione secondaria della Punta Sergio (m.2079), tramite sentierino (qualche catena) inizialmente ben visibile, che tuttavia poco prima del Pizzo va un pò a perdersi tra ontani e rododendri. Si sale dunque dritto per dritto giungendo senza troppi problemi in vetta (m.2163). Curiosamente il piccolo omino di vetta non si trova su quest'ultima, bensì su un risalto secondario pochi metri più avanti, raggiungibile con attenzione tramite cengia rocciosa e facile passaggio d'arrampicata, ovviamente non obbligatori...
Torniamo sui nostri passi ritrovando il sentiero marcato, che attraversa in risalita verso il Pizzo Stagno e a mezzacosta in direzione del Cimone di Straolgio, giungendo ad una facile fascia di placche assicurate con catene. Non raggiungiamo tuttavia la vetta di quest'ultimo - seppur per pochissimi metri - andando a reperire il bel sentiero di discesa che sbuca sulla tratta di collegamento tra l'Alpe Straolgio e la Cappella di Terza (m.1859), raggiunta in breve. Da qui rientriamo a Fondo li Gabbi per il bellissimo sentiero che transita dall'Alpe Cortenuovo (m.1792) e le Fornaci (m.1344) chiudendo un anello condito da panorami maestosi.
Torniamo sui nostri passi ritrovando il sentiero marcato, che attraversa in risalita verso il Pizzo Stagno e a mezzacosta in direzione del Cimone di Straolgio, giungendo ad una facile fascia di placche assicurate con catene. Non raggiungiamo tuttavia la vetta di quest'ultimo - seppur per pochissimi metri - andando a reperire il bel sentiero di discesa che sbuca sulla tratta di collegamento tra l'Alpe Straolgio e la Cappella di Terza (m.1859), raggiunta in breve. Da qui rientriamo a Fondo li Gabbi per il bellissimo sentiero che transita dall'Alpe Cortenuovo (m.1792) e le Fornaci (m.1344) chiudendo un anello condito da panorami maestosi.
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