Cima Basa - 2182 m + Pizzo Costisc - 2244 m
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E anche oggi la bella, selvaggia e (soprattutto) ripida Val Verzasca ci ha regalato un bellissimo giro tra creste dimenticate e bellissimi alpeggi... Il tutto racchiuso in una cornice di larici che si stan vestendo sempre più dei magici colori autunnali...
Da Brione (q. 756 m), superare il centro del paese e imboccare la strada asfaltata che si addentra nella lunga Val d'Osura. Seguire la strada per circa 500 metri, fino ad incontrare, sulla sinistra, il bivio segnalato per la località Scimarmota. Scendere per una ventina di metri fino al ponte sul Torrente Osura, al di là del quale si trova la località Sgerbi (q. 769 m).
Seguendo sempre il sentiero ben segnalato, proseguire in direzione di Scimarmota, entrando in un bellissimo bosco di faggi. Oltrepassato il piccolo nucleo di alpeggi della località Sparvè (q. 1016 m), la traccia inizia a salire decisa nel bel bosco, tenendosi sulla sinistra della cascata (faccia a monte).
Mano a mano che si sale nella vallata, il bosco si dirada, lasciando spazio ad ampi pascoli puntellati da larici.
Raggiunta la località Scimarmota (q. 1839 m), ignorare la deviazione per il Lago de Starlaresc de Scimarmota, quindi proseguire verso destra su sentiero un po' disconnesso.
Si perviene dunque ad una successiva baita isolata, Corte di Cima (q. 2064 m), ove si intercettano i segnavia bianco-blu dell'Alta Via della Valle Maggia.
Ignorare sulla sinistra la deviazione per il Passo Deva, quindi proseguire verso destra seguendo i segnavia bianco-blu.
Aggirato l'imponente contrafforte roccioso posto alla base della cresta NE della Cima Basa, abbandonare il tracciato dell'Alta Via, quindi svoltare decisamente a sinistra e, seguendo una lieve traccia che si snoda tra le rocce e qualche ometto, puntare al facile filo di cresta. Stando sempre sul filo di cresta o appena sotto e seguendo la traccia di sentiero ora più evidente, senza difficoltà alcuna, si è all'ometto di vetta della Cima Basa (q. 2182 m).
Dalla vetta della Cima Basa, perdere una ventina di metri scendendo lungo il ripido versante ovest della montagna (quello che si affaccia sulla selvaggia Valle della Sponda). Senza abbassarsi troppo, reperire l'evidente cengia che, aggirando i salti rocciosi posti appena sotto la Cima Basa, per erba e roccette riporta al filo di cresta che collega la Cima Basa al Pizzo Costisc.
Seguire fedelmente il filo di cresta, esposto ma semplice, fino ad una sensibile impennata. Ignorare la traccia di bestie sulla sinistra, quindi salire direttamente il contrafforte roccioso con divertente arrampicata su roccia per lo più solida (II/II+ UIAA). Proseguire sempre sul filo di cresta cercando il passaggio migliore tra i grandi blocchi di gneiss, ora sul versante della Val Verzasca, ora su quello della Valle Maggia.
Ad un certo punto, si raggiunge la base di una grande scaglia rossastra strapiombante: qui occorre aggirare la difficoltà scendendo per una ventina di metri sul versante della Val Verzasca per roccette poco stabili e rododendri, per poi ritornare subito sul filo di cresta non appena possibile.
A questo punto lo slanciato ometto di vetta del Pizzo Costisc è ben evidente. La cresta prosegue pianeggiante e leggermente esposta fino ad un breve muretto (II+), oltre il quale si guadagna, finalmente, il Pizzo Costisc (q. 2244 m).
La discesa dal Pizzo Costisc lungo la cresta opposta a quella di salita è abbastanza laboriosa, a causa dell'assenza di qualsiasi traccia o segnale; tuttavia è consigliata sia per compiere un anello, sia per evitare di percorrere in discesa le difficoltà su roccia che presenta la cresta di salita.
Dalla vetta del Pizzo Costisc, scendere lungo la prativa cresta SW (non scendere direttamente dalla cresta che lo collega alla Cima del Masnee: ci sono alti salti di roccia nascosti!), fino ad incontrare una breve placca appoggiata (II+) che si supera in disarrampicata sfruttando la spaccatura sulla destra (faccia a valle). Superato questo ostacolo, senza un percorso obbligato, abbandonare la cresta SW svoltando decisamente a sinistra. Scendere lungo un ripido ma evidente canale di erba e rocce bianche rotte, quindi al suo termine scendere brevemente in direzione della Val Pioee, che racchiude i due bellissimi bacini lacustri del Laghetto di Masnee e il Laghetto di Pianca. Aggirato un piccolo promontorio roccioso, abbandonare quasi subito la discesa in Val Pioee per puntare ad una vasta pietraia posta appena sotto il filo di cresta.
Senza un percorso obbligato, farsi strada tra i grandi massi salendo in obliquo verso la cresta, che la si raggiunge nei pressi della q. 2130 m, ovvero in corrispondenza del punto in cui gli appuntiti torrioni rocciosi che la contraddistinguono cessano.
Stando appena sotto il filo di cresta, per roccette e scomodi rododendri, si raggiunge l'ultimo salto roccioso prima dell'intaglio ove sbuca anche il sentiero segnalato. Qui occorre portarsi sul filo di cresta e, per facile e breve canalino ben gradinato posto sulla sinistra del filo di cresta (versante Val Verzasca), si rientra sul sentiero segnalato (bandierine bianco-rosse) proveniente dalla località Corte di Cima e diretto al Passo Deva.
A questo punto non resta che seguire il sentiero che, con un lungo traverso prima e una breve risalita poi, riporta alla località Corte di Cima (q. 2064 m).
Da qui come per la salita.
TEMPI DI PERCORRENZA:
BRIONE VERZASCA - SGERBI: 10 minuti
SGERBI - LOCALITA' SPARVE': 30 minuti
LOCALITA' SPARVE' - LOCALITA' SCIMARMOTA: 2,00 ore
LOCALITA' SCIMARMOTA - LOCALITA' CORTE DI CIMA: 35 minuti
LOCALITA' CORTE DI CIMA - CIMA BASA: 20 minuti
CIMA BASA - PIZZO COSTISC: 45 minuti
PIZZO COSTISC - LOCALITA' CORTE DI CIMA: 1,00 ora
LOCALITA' CORTE DI CIMA - BRIONE VERZASCA: 2,00 ore
con papà
Da Brione (q. 756 m), superare il centro del paese e imboccare la strada asfaltata che si addentra nella lunga Val d'Osura. Seguire la strada per circa 500 metri, fino ad incontrare, sulla sinistra, il bivio segnalato per la località Scimarmota. Scendere per una ventina di metri fino al ponte sul Torrente Osura, al di là del quale si trova la località Sgerbi (q. 769 m).
Seguendo sempre il sentiero ben segnalato, proseguire in direzione di Scimarmota, entrando in un bellissimo bosco di faggi. Oltrepassato il piccolo nucleo di alpeggi della località Sparvè (q. 1016 m), la traccia inizia a salire decisa nel bel bosco, tenendosi sulla sinistra della cascata (faccia a monte).
Mano a mano che si sale nella vallata, il bosco si dirada, lasciando spazio ad ampi pascoli puntellati da larici.
Raggiunta la località Scimarmota (q. 1839 m), ignorare la deviazione per il Lago de Starlaresc de Scimarmota, quindi proseguire verso destra su sentiero un po' disconnesso.
Si perviene dunque ad una successiva baita isolata, Corte di Cima (q. 2064 m), ove si intercettano i segnavia bianco-blu dell'Alta Via della Valle Maggia.
Ignorare sulla sinistra la deviazione per il Passo Deva, quindi proseguire verso destra seguendo i segnavia bianco-blu.
Aggirato l'imponente contrafforte roccioso posto alla base della cresta NE della Cima Basa, abbandonare il tracciato dell'Alta Via, quindi svoltare decisamente a sinistra e, seguendo una lieve traccia che si snoda tra le rocce e qualche ometto, puntare al facile filo di cresta. Stando sempre sul filo di cresta o appena sotto e seguendo la traccia di sentiero ora più evidente, senza difficoltà alcuna, si è all'ometto di vetta della Cima Basa (q. 2182 m).
Dalla vetta della Cima Basa, perdere una ventina di metri scendendo lungo il ripido versante ovest della montagna (quello che si affaccia sulla selvaggia Valle della Sponda). Senza abbassarsi troppo, reperire l'evidente cengia che, aggirando i salti rocciosi posti appena sotto la Cima Basa, per erba e roccette riporta al filo di cresta che collega la Cima Basa al Pizzo Costisc.
Seguire fedelmente il filo di cresta, esposto ma semplice, fino ad una sensibile impennata. Ignorare la traccia di bestie sulla sinistra, quindi salire direttamente il contrafforte roccioso con divertente arrampicata su roccia per lo più solida (II/II+ UIAA). Proseguire sempre sul filo di cresta cercando il passaggio migliore tra i grandi blocchi di gneiss, ora sul versante della Val Verzasca, ora su quello della Valle Maggia.
Ad un certo punto, si raggiunge la base di una grande scaglia rossastra strapiombante: qui occorre aggirare la difficoltà scendendo per una ventina di metri sul versante della Val Verzasca per roccette poco stabili e rododendri, per poi ritornare subito sul filo di cresta non appena possibile.
A questo punto lo slanciato ometto di vetta del Pizzo Costisc è ben evidente. La cresta prosegue pianeggiante e leggermente esposta fino ad un breve muretto (II+), oltre il quale si guadagna, finalmente, il Pizzo Costisc (q. 2244 m).
La discesa dal Pizzo Costisc lungo la cresta opposta a quella di salita è abbastanza laboriosa, a causa dell'assenza di qualsiasi traccia o segnale; tuttavia è consigliata sia per compiere un anello, sia per evitare di percorrere in discesa le difficoltà su roccia che presenta la cresta di salita.
Dalla vetta del Pizzo Costisc, scendere lungo la prativa cresta SW (non scendere direttamente dalla cresta che lo collega alla Cima del Masnee: ci sono alti salti di roccia nascosti!), fino ad incontrare una breve placca appoggiata (II+) che si supera in disarrampicata sfruttando la spaccatura sulla destra (faccia a valle). Superato questo ostacolo, senza un percorso obbligato, abbandonare la cresta SW svoltando decisamente a sinistra. Scendere lungo un ripido ma evidente canale di erba e rocce bianche rotte, quindi al suo termine scendere brevemente in direzione della Val Pioee, che racchiude i due bellissimi bacini lacustri del Laghetto di Masnee e il Laghetto di Pianca. Aggirato un piccolo promontorio roccioso, abbandonare quasi subito la discesa in Val Pioee per puntare ad una vasta pietraia posta appena sotto il filo di cresta.
Senza un percorso obbligato, farsi strada tra i grandi massi salendo in obliquo verso la cresta, che la si raggiunge nei pressi della q. 2130 m, ovvero in corrispondenza del punto in cui gli appuntiti torrioni rocciosi che la contraddistinguono cessano.
Stando appena sotto il filo di cresta, per roccette e scomodi rododendri, si raggiunge l'ultimo salto roccioso prima dell'intaglio ove sbuca anche il sentiero segnalato. Qui occorre portarsi sul filo di cresta e, per facile e breve canalino ben gradinato posto sulla sinistra del filo di cresta (versante Val Verzasca), si rientra sul sentiero segnalato (bandierine bianco-rosse) proveniente dalla località Corte di Cima e diretto al Passo Deva.
A questo punto non resta che seguire il sentiero che, con un lungo traverso prima e una breve risalita poi, riporta alla località Corte di Cima (q. 2064 m).
Da qui come per la salita.
TEMPI DI PERCORRENZA:
BRIONE VERZASCA - SGERBI: 10 minuti
SGERBI - LOCALITA' SPARVE': 30 minuti
LOCALITA' SPARVE' - LOCALITA' SCIMARMOTA: 2,00 ore
LOCALITA' SCIMARMOTA - LOCALITA' CORTE DI CIMA: 35 minuti
LOCALITA' CORTE DI CIMA - CIMA BASA: 20 minuti
CIMA BASA - PIZZO COSTISC: 45 minuti
PIZZO COSTISC - LOCALITA' CORTE DI CIMA: 1,00 ora
LOCALITA' CORTE DI CIMA - BRIONE VERZASCA: 2,00 ore
con papà
Tourengänger:
irgi99

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