Ok la Cima Spessa, ma qual'è delle tre?
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Sarò breve 1... Hem!
Oggi uscita in solitaria, e per questa nuova avventura scelgo una cima ove non sono mai salito, una cima con un nome che è tutto un programma.
Parto da Bondone zona piazzola elicotteri, fatti pochi passi, sulla sinistra si stacca una sterrata che sale senza troppo impegno sino ai Casai. Seguendo la nascosta bollatura passo le Loc. Stavèl e Ponecla per poi sbucare restando sul bel sentiero, sino ad una piccola baita che guarda verso l'Alpe di Storo, Alpe raggiungibile in qualche minuto.
Salgo alla soprastante Malga d Storo, oramai chiusa per avvenuta transumanza, e dopo aver visitato il Bivacco vado alla ricerca del sentiero che sale alla Cima Spessa. Trovo prima una indicazione posta su un albero, poi qualche bollo che poi perdo per ritrovarli qualche metro più in alto. Qua il bosco è molto selvaggio e la flebile traccia molto ripida, con questo chiaro di luna mi spingo sino al Passo per poi piegare verso N.
La salita si fa ancora più impegnativa e l'esposizione è mitigata dal fitto bosco di mughi, ma comunque bisogna stare attenti. La pendenza si mantiene costantemente sui 45° e "grazie" a questo ripidume raggiungo la prima croce dopo 2h15 dalla partenza. La vista in teoria è molto ampia, ma purtroppo oggi la foschia toglie un po di poesia.
Ma ora veniamo al punto che richiama il titolo della relazione. Dall'unica relazione trovata in rete, questa sembra essere la cima principale, ma un cartello indica la Cima Spessa a 10 minuti di cammino più a N, mentre Oruxmaps indica la cima principale tra le due croci. Parto verso la seconda croce, seguendo la traccia che si districa tra i mughi, passo la cima pricipale, come dice Sant'Orux, poi poco oltre raggiungo la seconda croce ove manca la scritta Cima Spessa. Mistero.
Senza indugiare oltre ritorno sui miei passi, scendo spedito sino al Bivacco e mi fermo per il pranzo, poi via di nuovo, restando alto sui prati scoscesi, tra fiori che resistono e Mazze di Tamburo che qua e la danno un tocco di beige; salgo sulla Cima Q 1540 poi sempre a random mi riporto sul sentiero ufficiale che mi riporta di nuovo alla piazzola elicotteri.
Nota 1): Giro divertente con sentieri parzialmente bollati e con poche paline, strano per essere in Trentino. La visuale dalla Cima Spessa teoricamente sarebbe bella, scegliete una giornata limpida.
Nota 2): Cazzeggiandum...
SpinoSiria: Di Maio sulla Siria: "Non possiamo voltarci dall'altra parte". Ci credo, dall'altra parte c'è la Libia!
Lerciostrada: Arriva "Tesla Italy", l'auto elettrica che occupa da sola i posti riservata ai disabili.
LercioPd: La Nasa userà Zingaretti per fare abituare gli astronauti al vuoto.
A' la prochaine! Menek
Oggi uscita in solitaria, e per questa nuova avventura scelgo una cima ove non sono mai salito, una cima con un nome che è tutto un programma.
Parto da Bondone zona piazzola elicotteri, fatti pochi passi, sulla sinistra si stacca una sterrata che sale senza troppo impegno sino ai Casai. Seguendo la nascosta bollatura passo le Loc. Stavèl e Ponecla per poi sbucare restando sul bel sentiero, sino ad una piccola baita che guarda verso l'Alpe di Storo, Alpe raggiungibile in qualche minuto.
Salgo alla soprastante Malga d Storo, oramai chiusa per avvenuta transumanza, e dopo aver visitato il Bivacco vado alla ricerca del sentiero che sale alla Cima Spessa. Trovo prima una indicazione posta su un albero, poi qualche bollo che poi perdo per ritrovarli qualche metro più in alto. Qua il bosco è molto selvaggio e la flebile traccia molto ripida, con questo chiaro di luna mi spingo sino al Passo per poi piegare verso N.
La salita si fa ancora più impegnativa e l'esposizione è mitigata dal fitto bosco di mughi, ma comunque bisogna stare attenti. La pendenza si mantiene costantemente sui 45° e "grazie" a questo ripidume raggiungo la prima croce dopo 2h15 dalla partenza. La vista in teoria è molto ampia, ma purtroppo oggi la foschia toglie un po di poesia.
Ma ora veniamo al punto che richiama il titolo della relazione. Dall'unica relazione trovata in rete, questa sembra essere la cima principale, ma un cartello indica la Cima Spessa a 10 minuti di cammino più a N, mentre Oruxmaps indica la cima principale tra le due croci. Parto verso la seconda croce, seguendo la traccia che si districa tra i mughi, passo la cima pricipale, come dice Sant'Orux, poi poco oltre raggiungo la seconda croce ove manca la scritta Cima Spessa. Mistero.
Senza indugiare oltre ritorno sui miei passi, scendo spedito sino al Bivacco e mi fermo per il pranzo, poi via di nuovo, restando alto sui prati scoscesi, tra fiori che resistono e Mazze di Tamburo che qua e la danno un tocco di beige; salgo sulla Cima Q 1540 poi sempre a random mi riporto sul sentiero ufficiale che mi riporta di nuovo alla piazzola elicotteri.
Nota 1): Giro divertente con sentieri parzialmente bollati e con poche paline, strano per essere in Trentino. La visuale dalla Cima Spessa teoricamente sarebbe bella, scegliete una giornata limpida.
Nota 2): Cazzeggiandum...
SpinoSiria: Di Maio sulla Siria: "Non possiamo voltarci dall'altra parte". Ci credo, dall'altra parte c'è la Libia!
Lerciostrada: Arriva "Tesla Italy", l'auto elettrica che occupa da sola i posti riservata ai disabili.
LercioPd: La Nasa userà Zingaretti per fare abituare gli astronauti al vuoto.
A' la prochaine! Menek
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Menek

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