Francesco Oggi con Beppe Ivan e Claudio puntiamo il Pizasc in zona valChiavenna,dopo ca. 1:45 di viaggio siamo giunti al parcheggio di Olmo 1056mt ci attreziamo e seguiamo le indicazioni poste su una palina metallica per Alpe di Lendine.
Preso il sentiero che passa dietro la chiesetta si prosegue passando alle Baite di Zecca 1162mt. entrando poi in un vasto lariceto che passa traversando alto sulla la Valle del Drogo.
Arrivati all'Alpe di Lendine 1710mt. il sentiero poco più avanti entra in un canale di accumulo sassoso dove biforca, tutte e due le opzioni portano al P.so di Lendine: la prima a sx passando al nuovo Bivacco Valcapra 2164mt., la seconda a dx sale verso un canale franoso sotto le pendici del Piz di Val Marina passando lateralmente più il alto rispetto al bivacco.
Dal P.so di Lendine 2322mt. si segue i segni di vernice che portano verso il P.so della Forcola abbandonandoli poco dopo rimontando sulla cresta che porta verso le rocce finali del Pizzaccio.
Giunti alla cuspide rocciosa finale si ha anche qui due opzioni:la prima alpinistica affronta direttamente le rocce punto più difficile una breve placca di III°PD uscendo alla croce di vetta, la seconda per escursionisti esperti traversa su un'esposto sentiero su cengia il versante nord-est aggirando l'ostacolo rimontando poi su cresta fino alla croce di vetta.
....Il panorama in vetta è parzialmente nascosto, comunque tira un'aria poco piacevole,dopo qualche foto in vetta,ridiscendiamo e ci gustiamo la pausa ppranzo al nuovissimo bivacco ValCapra.
Chiudiamo il nostro semi anello alla biforcazione sassosa prima dell'alpe Lendine e da qui a ritrosi al parcheggio di Olmo.
....Gita per EE
ivanbutti Dopo averlo mancato di poco con Beppe qualche anno fa, torniamo oggi verso il Pizasc, montagna caratteristica che ben si staglia all'orizzonte a N del Passo della Forcola quando si risale il piano di Chiavenna. In una giornata senza sole, ma x fortuna anche senza acqua, e con una temperatura ideale x camminare, arriviamo all'attacco della vetta dopo essere transitati sul consueto facile sentiero da Lendine ed avere risalito l'erta china che porta all'omonimo passo ed al sempre bello Lago Caprara. Ora risaliamo su sentiero libero il versante NW fino al punto chiave, dove ci si incrocia con la ripida e precipite parete E. Lasciamo perdere la placca ben indicata da Francesco e traversiamo su una cengetta in piano dove occorre procedere con molta cautela, specie in 2-3 punti topici. Con Beppe l'avevamo percorsa anche nella precedente esperienza, ma allora eravamo rimasti in piano fino a dove la cengia termina, senza vedere poco dopo la metà il sentierino appena accennato che sale sino ad andare ad incrociare la cresta SE, sulla quale si riesce a salire piuttosto facilmente. Una volta in cresta si arrampica brevemente su un pò di roccette e si arriva così alla bella croce di vetta. Ci fermiamo poco perchè tira un'arietta poco invitante e, dopo avere percorso fino al Lago il cammino dell'andata a ritroso, puntiamo il bivacco Val Capra dove consumiamo il pranzo; poi via per il rientro, con il primo tratto dopo il bivacco piuttosto ostico sul pietrame, ma da Lendine in poi si viaggia sul velluto con l'ampia mulattiera che ci rideposita ad Olmo. Concordo totalmente con Francesco, cima non banale per le insidie del tratto finale.
beppe Dopo averlo mancato di poco qualche anno fa con Ivan oggi riusciamo a salirci come ben descritto da Francesco e Ivan,sempre bello ammirare il Lago Caprara salendo verso il Pizasc .
Grazie agli amici per aver condiviso un altra bella escursione.
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