Bivacco Valcapra m.2164: un posticino da favola con alta tecnologia!
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Finalmente è arrivata la giornata propizia per affrontare una nuova escursione,a me sconosciuta ma che ne ho sentito e letto,quindi la propongo agli amici,magari un poco restii visto che l'hanno appena fatta ma con un tempo completamente differente: ovviamente li avviso che devo rientrare un po presto. L'unico ammanco a cui potevo evitare è stato di non pensare a rendermi indipendente con la mia auto in modo tale che gli amici potessero apprezzarne al meglio la giornata restando più a lungo in zona: vedrò di non dimenticarmene nell'eventualità che ve ne fosse necessità in altra occasione. Ovviamente ciò che mi interessa di più,è di vedere il nuovo bivacco che il CAI di Chiavenna ha messo a disposizione degli escursionisti. Alle ore 8,16 siamo in cammino,si percorre all'ombra un largo sentiero dove spesso vi sono delle fontane e gli idranti antincendio per poi giungere alle ore 10,10 all'Alpe Lendine m.1710: breve sosta dove Tilde decide di fermarsi e di non proseguire. Con Giuseppe procediamo fino al vicino attraversamento del torrente dal quale si nota benissimo il pennone con le bandiere ove è ubicato il bivacco: qui il sentiero si fa ripido e ne risale una dorsale erbosa e boschiva stando alla sinistra di un torrente per poi uscire sui pascoli dove bisogna prestare attenzione ai paletti in legno e ai segnali in vernice per non perdersi a causa della marcatura poco incisa nel terreno (in caso di nuvole basse e dense meglio evitare) per poi riprendere l'evidente tracciato che taglia il grande smontamento che lo si deve oltrepassare. Purtroppo essendo un tratto di terreno friabile,seppur breve,bisogna prestare attenzione a causa del possibile franare a valle ma anche a monte: poco prima di raggiungere tale punto,a sinistra,dalla parte opposta,è visibile una traccia che non è al momento segnalata a vernice ma con degli ometti dalla quale sono saliti 2 escursionisti sono saliti stando alle indicazioni di una signora del luogo che li ha mandati in direzione della testata della valle dove vi han trovato la segnaletica verticale che ne indicava il tracciato. Noi proseguiamo per raggiungere il laghetto Caprara che lo vediamo dall'alto per poi salire al passo di Lendine che raggiungiamo alle ore 11,55 dove apprezzare al meglio il superbo spettacolare panorama sui due versanti : quello svizzero (Mesolcina e val Bregaglia) e italiano (Valchiavenna). Bello,bello,bello,sono super felice di aver avuto la pazienza di aspettare per venire in questo posto stupendo che ha meritato,certo è che con pioggia lo sconsiglio a causa della pericolosità del tracciato che attraversa torrentelli che ingrossandosi ne rende pericoloso il cammino e ovviamente con la neve non se ne parla,almeno per quanto mi riguarda,vista la zona oltre Lendine. Dopo ci dirigiamo al bivacco: un gioiello con una sorpresa che mai mi aspettavo di trovare quassù a queste quote ma che può essere di suggerimento per altre eventuali strutture in via di sistemazione o sostituzione mettendovi al suo interno una cucina ad induzione elettrica tramite pannelli solari...STUPENDO!!!! Ovviamente anche dal terrazzino del bivacco non manca il panorama,oltre a qualche piccola finitura come una staccionata che eviti l'invasione di pecore che scagazzano sul piazzale: spero che lo facciano. Dopo la visita al bel bivacco dove il primo ad entravi è stato un ticinese,super contento (tra l'altro gli svizzeri vi han messo anche delle segnaletiche Bianco/Blu/Bianco in metallo,nuove di pacca e altre sono in attesa di essere posizionate anche da parte nostra) scendiamo per fare un po di sosta a Lendine dove tilde si riposa riparata dal vento (che lassù era leggermente gelido). Bene,giornata con 4 soli (e vento) ma che mi ha soddisfatto pienamente per aver potuto vedere un posto nuovo e un gioiellino di bivacco.
Alla prossima!
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