Chüebodenhorn 3070 m
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https://www.alpen-panoramen.de/panorama.php?pid=9580
https://www.mountainpanoramas.com/___p/___p.html?panoid=2010_85
paolo aaeabe
Sono le 7.45 del mattino. All'Acqua sono 6 gradi e ci stiamo incamminando verso lo Chùebodenhorn.
Seguendo un ampio sentiero, che con comodi tornanti si fa largo tra i larici, in breve arriviamo alla capanna Piansecco. La capanna è chiusa perché sono in atto grossi lavori di ristrutturazione.
D'ora in avanti non avremo più i bolli bianco/rossi a farci compagnia. Lasciamo il sentiero 49 sulla sinistra e proseguiamo su traccia che, a 80 metri dal rifugio, si biforca. Teniamo la destra ma perdiamo presto la valida via da seguire. Attraversiamo quindi una ripida ganda instabile e ci ricongiungiamo più in alto a quello che pare essere il sentiero maggiormente battuto. Ecco, la variante sarà solo un timido assaggio di quello che incontreremo più tardi...
Una nebbia fitta avvolge il Gerenpass e ci preoccupa non poco, ma senza nemmeno dircelo, sia io che Beppe, siamo determinati ad arrivare almeno al lago. Sopra una lingua di neve incontriamo due donne che, scendendo, ci dicono di aver rinunciato per via del meteo avverso. Peccato, anche perché più tardi ci aspetterà una gradita sorpresa.
Qualche sasso scarica dal pendio sulla nostra destra, così ci teniamo sul versante più sicuro della "Fiamma". Appena giunti al passo la nebbia svanisce e si apre uno scenario grandioso e irreale. Una leggera velatura filtra i raggi del sole che si riflettono sulla neve rosa, monti come il Finteraarhorn e l'Eiger sembrano nascere dalle acque del lago tra iceberg, macigni sospesi magicamente sul pelo dell'acqua e nebbie vaganti.
Dopo una lunga pausa a contemplare il ghiacciaio che affonda nel lago, proseguiamo con cautela verso la vetta, ma sempre con uno sguardo dedicato allo spettacolo alle nostre spalle.
Ci sono solo ometti a guidarci fedelmente tra grossi macigni che a volte scricchiolano sotto i nostri piedi. É un percorso che richiede molta astuzia nel capire su quale sasso affidarsi, anche perché la pendenza non gioca a favore ed errori si pagano cari, ma rimane comunque una arrampicata semplice e mai esposta. Solo pochi metri sotto la vetta un passaggio obbligato è appena più difficile, poi la cima è solo per noi, con temperatura mite e priva del vento che al lago ci ha quasi congelato.
In Hikr sono versioni discordanti su questa escursione, dal mio punto di vista è estremamente appagante sia per il divertente ma impegnativo percorso che per i panorami che superano ogni aspettativa.
Un grazie a Beppe, oggi unico valido compagno di ascensione in questa stranamente solitaria giornata di sereno.
beppe Non ci penso un attimo ad accettare la proposta di Paolo di salire al Chùebodenhorn da me già salito sia in estiva che in invernale con grande soddisfazione .
Come scritto da Paolo la nebbia che salendo vedevamo al Gerenpass qualche dubbio c'è venuto che le previsioni avessero sbagliato come sabato scorso , e invece quando arriviamo al Gerenpass ( secondo me uno dei più bei posti del Canton Ticino ) lo spetttacolo davanti a noi è fantastico , Paolo per lui la prima volta rimane estasiato dalla spettacolo davanti a noi .
Escursione sempre di grande soddisfazione un grazie a Paolo per la proposta e la stupenda giornata trascorsa insieme.
https://www.mountainpanoramas.com/___p/___p.html?panoid=2010_85

Sono le 7.45 del mattino. All'Acqua sono 6 gradi e ci stiamo incamminando verso lo Chùebodenhorn.
Seguendo un ampio sentiero, che con comodi tornanti si fa largo tra i larici, in breve arriviamo alla capanna Piansecco. La capanna è chiusa perché sono in atto grossi lavori di ristrutturazione.
D'ora in avanti non avremo più i bolli bianco/rossi a farci compagnia. Lasciamo il sentiero 49 sulla sinistra e proseguiamo su traccia che, a 80 metri dal rifugio, si biforca. Teniamo la destra ma perdiamo presto la valida via da seguire. Attraversiamo quindi una ripida ganda instabile e ci ricongiungiamo più in alto a quello che pare essere il sentiero maggiormente battuto. Ecco, la variante sarà solo un timido assaggio di quello che incontreremo più tardi...
Una nebbia fitta avvolge il Gerenpass e ci preoccupa non poco, ma senza nemmeno dircelo, sia io che Beppe, siamo determinati ad arrivare almeno al lago. Sopra una lingua di neve incontriamo due donne che, scendendo, ci dicono di aver rinunciato per via del meteo avverso. Peccato, anche perché più tardi ci aspetterà una gradita sorpresa.
Qualche sasso scarica dal pendio sulla nostra destra, così ci teniamo sul versante più sicuro della "Fiamma". Appena giunti al passo la nebbia svanisce e si apre uno scenario grandioso e irreale. Una leggera velatura filtra i raggi del sole che si riflettono sulla neve rosa, monti come il Finteraarhorn e l'Eiger sembrano nascere dalle acque del lago tra iceberg, macigni sospesi magicamente sul pelo dell'acqua e nebbie vaganti.
Dopo una lunga pausa a contemplare il ghiacciaio che affonda nel lago, proseguiamo con cautela verso la vetta, ma sempre con uno sguardo dedicato allo spettacolo alle nostre spalle.
Ci sono solo ometti a guidarci fedelmente tra grossi macigni che a volte scricchiolano sotto i nostri piedi. É un percorso che richiede molta astuzia nel capire su quale sasso affidarsi, anche perché la pendenza non gioca a favore ed errori si pagano cari, ma rimane comunque una arrampicata semplice e mai esposta. Solo pochi metri sotto la vetta un passaggio obbligato è appena più difficile, poi la cima è solo per noi, con temperatura mite e priva del vento che al lago ci ha quasi congelato.
In Hikr sono versioni discordanti su questa escursione, dal mio punto di vista è estremamente appagante sia per il divertente ma impegnativo percorso che per i panorami che superano ogni aspettativa.
Un grazie a Beppe, oggi unico valido compagno di ascensione in questa stranamente solitaria giornata di sereno.

Come scritto da Paolo la nebbia che salendo vedevamo al Gerenpass qualche dubbio c'è venuto che le previsioni avessero sbagliato come sabato scorso , e invece quando arriviamo al Gerenpass ( secondo me uno dei più bei posti del Canton Ticino ) lo spetttacolo davanti a noi è fantastico , Paolo per lui la prima volta rimane estasiato dalla spettacolo davanti a noi .
Escursione sempre di grande soddisfazione un grazie a Paolo per la proposta e la stupenda giornata trascorsa insieme.
Tourengänger:
beppe,
paolo aaeabe


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