Chüebodenhorn ( il nostro Ciuboden ) 3070 mt.

           Vista da Paolo   -    (brown)                        

Sabato ore 14 30. Telefono a Luciano per salutarlo.
io: Ciao Luciano tutto bene?
Luciano: tut ben ma duman alura stem a ca??
io: lo sai saremmo solo in due vuoi che facciamo qualcosina?
Luciano : ah mi duman andavi da per mi al Ciuboden.
Ok si va al Chuebodenhorn.
Visto la grinta di Luciano non oso proporre altro . Anzi ho provato con un misero Scopi ma mi sono preso del fannullone.
Salita classica da all'Acqua fino alla Piansecco . Una passeggiata su autostrada . Poi inizia il sentiero che inerpica fino al Gerenpass a 2600 metri. Gli altimi 200 metri sono verticali.
Da qui le cose si fanno serie. Arriviamo in prossimita' dello stupendo lago del Gerenpas dove non mancano le foto.
Seguiamo ora gli ometti e ci portiamo sulla cresta dove seguiamo gli ometti fino a meta' salita e poi in libera.
Sassi enormi che purtroppo troviamo bagnati e scivolosi sotto la vetta dove non batte il sole.
C'e un po ' di vento e dopo una veloce foto di vetta scendiamo piu' sotto per trovare un posto comodo per mangiare.
Il ritorno ripercorre la traccia dell'andata .
Complimenti a Luciano:
la tua tenacia , la voglia di arrivare, la felicita' di avere fatto un nuovo 3000 e la tua voglia di metterti sempre in gioco .
Alle prossime

Paolo
 

            Vista da Luciano   -    (barba43)

Si è proprio vero, dato che la Girovagando, per varie cause, questa Domenica era un pò menomata, ho pensato di fare il Chuebodenhorn da solo, chiedendo a mio figlio se poteva accompagnarmi, ma anche lui era menomato.

Così che Paolo chiama per chiedermi cosa facciamo, io gli ho proposto questa vetta, l'ho vista troppe volte dal parcheggio di All'Acqua.
Lui proponeva lo Scopi, ma ho risposto che l'ho fatto troppe volte, così ci siamo messi daccordo.

Di buon mattino, siamo arrivati All'Acqua, parcheggiata l'auto, ci si incamminava su per la Capanna Piansecco, arrivati in 45 minuti, siamo ripartiti subito su sentiero all'inizio abbastanza facile, poi pian piano mentre salivamo fissando la mastodontica mole di questa vetta, il sentiero si faceva più impegnativo con parecchi sassi.

Nell' ultimo tratto bisogna cavalcare dei macigni fino alla vetta, molti erano anche bagnati e si scivolava, era abbastanza pericoloso, arrivati in cima con un vento micidiale, abbiamo fatto le foto di vetta, per poi scendere più giù a pranzare.
Dopo un'oretta siamo ridiscesi con molta cautela ancor più della salita, non ho mai visto un tracciato cosi impervio dal ghiacciaio in su alla vetta.
Bene sono rimasto molto contento di questa avventura, posso dire che gioisco ancora adesso, ringrazio Paolo per le soste per aspettarmi, lui in 3 ore l' avrebbe fatta, io invece con piccole soste 4,20
                       
ciao a tutti belli e brutti

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