Corso Alpinismo UTOE Bellinzona - giorno 2: Sustenhorn (3'503 m.s.m.)
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Quello che segue è il resoconto di una giornata emozionante ed indimenticabile…
La sveglia:
Dopo una notte insonne passata a girarmi e rigirarmi (per la gioia di chi mi stava accanto) nella mia strettissima cuccetta e a domandarmi “ce la farò ad arrivare in vetta?”…alle 3:30 circa ci siamo alzati e in men che non si dica abbiamo tirato assieme le nostre cose e rifatto i letti.
Alle 3:45 approdavo con scarso appetito nel locale refettorio dove ci è stata servita la colazione…meglio mandar giù qualcosa!
In marcia:
Alle 4:40 eravamo imbragati, incappucciati e muniti di pila frontale per addentrarci nell’oscurità (non totale ma quasi) e partire alla volta del Sustenhorn.
Il grande traguardo della giornata a 3’503m, tra noi e la cima restava da superare un dislivello di 1'200 metri. Considerato l’orario bisogna dire che la temperatura non era troppo rigida.
Fortunatamente le nuvole e la nebbia del giorno precedente si son diradate lasciando spazio ad un bel cielo stellato.
Partenza subito in ripida salita tra pascoli e pietraie, il sentiero è segnato in bianco-blu-bianco (itinerario alpino - T4), pochi metri sopra la Chelenalphütte abbiamo dovuto attraversare un canalino ancora pieno di neve con l’aiuto di una corda e più su ci è toccato superare alcuni passaggi su rocce attrezzati con catene.
Attorno alle 5:30 il sole ha iniziato a sfiorare le cime attorno a noi regalandoci un bellissimo momento, l’alba in montagna è davvero qualcosa di magico!
In un’ora e mezza circa senza grandi difficoltà abbiamo superato i 650m su morena che ci hanno così permesso di arrivare ai piedi del ghiacciaio a quota 2'974m.
Ci siamo incordati ed una volta indossati i ramponi siamo partiti in direzione della sella del Sustenlimi quotata 3129m. Dall’altra parte un’immensa distesa di neve ricopriva tutto il ghiacciaio, neve che vista l’ora era ancora bella ghiacciata e quindi portante, cosa che ha facilitato la nostra ascesa.
Senza troppe soste né difficoltà ci siamo avvicinati alla vetta fino a vederne spuntare la croce. Nell’avvicinamento alla meta il sole ha lentamente iniziato a lambire il ghiacciaio illuminando i molti cristalli di neve sulla sua superficie e creando riflessi magici.
Sono quei momenti unici che si gustano appieno e non si dimenticano, che fortuna essere lì in quegli attimi!
L’ultimo strappo finale e alle 8:30 circa abbiamo raggiunto il nostro traguardo: Sustenhorn 3’503m! Tanta gioia e soddisfazione!
Inutile dire che dalla cima il panorama è stato grandioso. Bella la visione frontale sul vicino Gwächtenhorn , la distesa di neve e ghiaccio del Steigletscher e sulla Tierberglihütte. Altra capanna dalla quale si può partire per raggiungere il Sustenhorn.
Stupenda la rocciosa catena di montagne nella zona del Titlis. In lontananza il Finsteraarhorn e naturalmente non poteva mancare il Cervino.
Scattate le doverose foto di vetta, dopo una breve pausa siamo ripartiti onde evitare di trovarci ancora sul ghiacciaio con la neve troppo molle per sostenere il nostro peso. Appena in tempo…negli ultimi metri si iniziava ad affondare parecchio.
Tornati nei pressi di quota 2’974m ci siamo tolti ramponi e corde per scendere a corsa in mezzo ai nevai. Terminate le lingue di neve abbiamo ripreso lo stesso sentiero percorso alla mattina e attorno alle 11:15 eravamo di ritorno alla Chelenalphütte. Imperativo bere una birra! Dopo la pausa pic-nic all’esterno della capanna abbiamo fatto i bagagli e percorrendo a ritroso il sentiero del giorno precedente siamo tornati alla Göscheneralp.
Conclusione e ringraziamenti:
Mi rendo conto che a livello alpinistico non abbiamo fatto chissà ché, si è trattato di una salita facile, ad ogni modo l’emozione provata al momento del raggiungimento della vetta è stata grande e di sicuro non mi dimenticherò di quegli attimi trascorsi lassù. Tanta emozione e pure tanta soddisfazione per essere riuscita a raggiungere un traguardo che fino all’ultimo ho avuto timore potesse sfumare. È stata una giornata stupenda e perfetta sotto ogni punto di vista.
Ottima la compagnia, bellissimo il tempo ed i panorami, tutto sommato non ho fatto nemmeno troppa fatica quindi…successone! Ho scoperto che a 3’500m c’è ancora ossigeno e si respira bene anche senza l’ausilio di bombole!! Eheh :-)
È stato fantastico guardare il mondo da lassù…
Ringrazio Mauro che mi ha appoggiata fin da subito quando ho proposto di partecipare al corso, lo ringrazio per darmi fiducia quando me ne esco con certe idee e sono felice di aver condiviso con lui questa salita (e anche tutte le altre).
Un ringraziamento va sicuramente all’UTOE Bellinzona che ha organizzato questo interessante e bellissimo corso che mi ha permesso di assaporare, seppur brevemente, un po’di quel mondo chiamato “alpinismo”.
L’ultimo, ma per questo non meno importante, GRAZIE và alla nostra guida alpina, Aldo Verzaroli, che con la sua esperienza e professionalità ci ha condotti con successo fino alla vetta!
Altre foto della seconda uscita sul sito UTOE Bellinzona nella sezione "Programma gite".
Per ulteriori informazioni su questa gita vedi: Ariafina: Chelenalphütte + Sustenhorn
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