Cimone di Cortechiuso -2183 mt- (ad anello da Fondo li Gabbi).
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IL FATTACCIO:
Nulla di che! Ma quando torni a casa e ti accorgi che involontariamente il materiale fotografico è andato perduto, beh....un pò ti girano! Fortunatamente la macchina fotografica di Marco & Marta, non ha tradito, regalandoci il bel ricordo di questa splendida giornata trascorsa insieme in montagna.
LA GITA:
A Fondo li Gabbi 1238 mt, lasciamo l'auto e, a piedi, ci portiamo sul lato destro orografico del torrente Loana raggiungendo l'omonima alpe. Dall' Alpe Loana 1327 mt la traccia segnata sale per ripida china boscosa passando a fianco ai ruderi dell'Alpe Forcola 1615 mt. Dopodiché aggancia il displuvio che separa la Val Loana dalla Valle di Finero nei pressi della Bocchetta della Forcola 1690 mt. L'itinerario prosegue ora in cresta, seguendo inizialmente il filo sul lato Loana, superando agevolmente alcuni tratti di sentiero scabrosi e ripidi mediante catene e scalini in legno. Giunti ad un bivio, ci spostiamo a sinistra, quindi sul lato della Valle di Finero, anche in questo versante i passaggi più stretti sono ben supportati da una serie di cavi metallici e catene. In discesa raggiungiamo l'incantevole Alpe Cortechiuso 1883. Uno scritto storico, presente all'alpe, risalente esattamente a 75 anni fà 16-06-1944 ci ricorda una delle tristi vicende legate al periodo di guerra, meditando sulle condizioni precarie di vita: gente costretta talvolta alla fuga, alla fame, trovando poi purtroppo morte atroce. Riprendiamo la salita, superando e traversando residui di nevai fino alla Bocchetta di Cortechiuso 2066 mt. Al valico, per tracce di sentiero e ometti in pietra, risaliamo la ripida rampa prevalentemente erbosa fino in vetta: Cimone di Cortechiuso 2183 mt. Un gran belvedere ricco di soddisfazioni quest'oggi!
Per la discesa rieccoci nuovamente alla Bocchetta di Cortechiuso 2066 mt e, al posto di reperire il sentiero ufficiale segnalato, scendiamo a vista, nel fornale detritico che ospita il Lago del Marmo, individuando tra rododentri e fine pietrisco i passaggi migliori. Raggiunto il laghetto di fusione, gli ometti in pietra ora in sequenza e ben visibili, ci accompagneranno all'Alpe Scaredi 1842 mt. Giunti alla nota e famosa porta della Valgrande, non resta che scendere mediante comoda, ma sassosa mulattiera, fino a Fondo Li Gabbi 1238 mt ponendo fine al bel giro ad anello.
NOTE: Sentieri ben segnalati. Se come nel nostro caso si sceglie la via per il Lago del Marmo, al posto del percorso ufficiale, porre un minimo di attenzione in più nella ricerca degli ometti in pietra, non essendoci un vero e proprio sentiero.
AGGIORNAMENTO REPORT: In data 27/06/2019 ho aggiunto alcune fotografie che avevo inizialmente perso e cancellato involontariamente. In questa maniera ho arricchito succesivamente la cronostoria del foto-racconto. Purtroppo però la sequenza delle immagini non rispetta la giusta cronologia oraria. Ho cercato comunque di specificare e descrivere al meglio tramite la didascalia.
Panoramix: Edmondo Brusoni e' stato autore a fine '800 - inizio '900 di guide sulle montagne ossolane e valgrandine. In molti libri oggi si possono leggere alcuni suoi giudizi categorici. 2 mi hanno colpito
1) Cimone di Cortechiuso e' piu' panoramico della Laurasca in quanto piazzato su un numero maggiore di solchi vallivi
2) Pizzo delle Pecore ? Gli ossolani dovrebbero preferire il suo panorama a quello che si ha dal Cistella ...
La 1) penso sia condivisibile anche se, credo, che dalla Laurasca si veda meglio il Pedum e soprattutto il Lesino che io, dal Cortechiuso, non ho visto.
La 2) ? Non so che dire perche' altrove si legge anche che il panorama dal Pizzo delle Pecore e' comunque inferiore a quello offerto da cime vicine come Rossola e Tignolino ... prima o poi verifichero'.
Per il resto sicuramente raccomandabile l' anello di questo giro per la Forcola che consente di variare non poco la salita che altrimenti risulterebbe un poco monotona come semplice Andata - Ritorno
Nulla di che! Ma quando torni a casa e ti accorgi che involontariamente il materiale fotografico è andato perduto, beh....un pò ti girano! Fortunatamente la macchina fotografica di Marco & Marta, non ha tradito, regalandoci il bel ricordo di questa splendida giornata trascorsa insieme in montagna.
LA GITA:
A Fondo li Gabbi 1238 mt, lasciamo l'auto e, a piedi, ci portiamo sul lato destro orografico del torrente Loana raggiungendo l'omonima alpe. Dall' Alpe Loana 1327 mt la traccia segnata sale per ripida china boscosa passando a fianco ai ruderi dell'Alpe Forcola 1615 mt. Dopodiché aggancia il displuvio che separa la Val Loana dalla Valle di Finero nei pressi della Bocchetta della Forcola 1690 mt. L'itinerario prosegue ora in cresta, seguendo inizialmente il filo sul lato Loana, superando agevolmente alcuni tratti di sentiero scabrosi e ripidi mediante catene e scalini in legno. Giunti ad un bivio, ci spostiamo a sinistra, quindi sul lato della Valle di Finero, anche in questo versante i passaggi più stretti sono ben supportati da una serie di cavi metallici e catene. In discesa raggiungiamo l'incantevole Alpe Cortechiuso 1883. Uno scritto storico, presente all'alpe, risalente esattamente a 75 anni fà 16-06-1944 ci ricorda una delle tristi vicende legate al periodo di guerra, meditando sulle condizioni precarie di vita: gente costretta talvolta alla fuga, alla fame, trovando poi purtroppo morte atroce. Riprendiamo la salita, superando e traversando residui di nevai fino alla Bocchetta di Cortechiuso 2066 mt. Al valico, per tracce di sentiero e ometti in pietra, risaliamo la ripida rampa prevalentemente erbosa fino in vetta: Cimone di Cortechiuso 2183 mt. Un gran belvedere ricco di soddisfazioni quest'oggi!
Per la discesa rieccoci nuovamente alla Bocchetta di Cortechiuso 2066 mt e, al posto di reperire il sentiero ufficiale segnalato, scendiamo a vista, nel fornale detritico che ospita il Lago del Marmo, individuando tra rododentri e fine pietrisco i passaggi migliori. Raggiunto il laghetto di fusione, gli ometti in pietra ora in sequenza e ben visibili, ci accompagneranno all'Alpe Scaredi 1842 mt. Giunti alla nota e famosa porta della Valgrande, non resta che scendere mediante comoda, ma sassosa mulattiera, fino a Fondo Li Gabbi 1238 mt ponendo fine al bel giro ad anello.
NOTE: Sentieri ben segnalati. Se come nel nostro caso si sceglie la via per il Lago del Marmo, al posto del percorso ufficiale, porre un minimo di attenzione in più nella ricerca degli ometti in pietra, non essendoci un vero e proprio sentiero.
AGGIORNAMENTO REPORT: In data 27/06/2019 ho aggiunto alcune fotografie che avevo inizialmente perso e cancellato involontariamente. In questa maniera ho arricchito succesivamente la cronostoria del foto-racconto. Purtroppo però la sequenza delle immagini non rispetta la giusta cronologia oraria. Ho cercato comunque di specificare e descrivere al meglio tramite la didascalia.

1) Cimone di Cortechiuso e' piu' panoramico della Laurasca in quanto piazzato su un numero maggiore di solchi vallivi
2) Pizzo delle Pecore ? Gli ossolani dovrebbero preferire il suo panorama a quello che si ha dal Cistella ...
La 1) penso sia condivisibile anche se, credo, che dalla Laurasca si veda meglio il Pedum e soprattutto il Lesino che io, dal Cortechiuso, non ho visto.
La 2) ? Non so che dire perche' altrove si legge anche che il panorama dal Pizzo delle Pecore e' comunque inferiore a quello offerto da cime vicine come Rossola e Tignolino ... prima o poi verifichero'.
Per il resto sicuramente raccomandabile l' anello di questo giro per la Forcola che consente di variare non poco la salita che altrimenti risulterebbe un poco monotona come semplice Andata - Ritorno
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