Monte Barro
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Negli ultimi tempi mi sono dedicato all'esplorazione dei sentieri del Monte Barro; dopo aver percorso quelli principali e segnalati sto cercando quelli poco conosciuti e trascurati dagli escursionisti.
Oggi percorro quello della Valle dei Capretti, non indicato sulle carte e non segnalato.
In precedenti escursioni ho individuato tre possibili punti di partenza, lungo il sentiero di mezzo tra Galbiate e Pian Sciresa, indicati da ometti di pietra, alcuni in piedi ed altri crollati; chiedendo informazioni agli escursionisti di passaggio non ho avuto nessuna indicazione utile.
Arrivato a Galbiate con l'autobus mi incammino verso Pian Sciresa, e giunto alla fontana dove inizia il sentiero della cresta sud incontro un escursionista che mi da un'indicazione precisa: il sentiero della Valle dei Capretti inizia dove sul sentiero principale c'è una staccionata.
Proseguo fino ad arrivare in vista della staccionata; pochi metri prima c'è un ometto sopra un masso a destra, e poco oltre questo, a sinistra, sale il sentiero, 35 minuti dalla stazione degli autobus.
Oggi c'è vento, il terreno e le rocce saranno sicuramente asciutti.
Il sentiero è stretto, ma tracciato bene e abbastanza pulito; si sale agevolmente, ma non lo farei in discesa con terreno bagnato.
Salendo il vento rinforza, mi sbilancia e alcune raffiche sono tanto forti da costringermi a rannicchiarmi per non cadere.
Continuo la salita con molta cautela e finalmente arrivo alla Sella della Pila, 1 ora e 15 minuti da Galbiate.
Qui il vento è molto forte; dopo una sosta al Sasso della Pila, oggi con la vasca vuota, provo a salire verso la cima del Barro, ma il vento mi respinge.
Decido di rinunciare, è una delle cime che ho salito più volte e non è una cosa grave aggirarla.
Scendo alcuni metri sul versante opposto a quello di salita, e prendo il sentiero per la Sella dei Trovanti.
Giunto alla Sella prendo una breve variante sulla sinistra con facili roccette riparate dal vento; proseguo per l'Eremo, dove faccio rifornimento di acqua, con questo vento bevo molto anche se non sento la sete.
Scendo un tratto della mulattiera per Galbiate poi prendo sulla destra il sentiero per la Baita Alpina.
Lungo il percorso ho notato diversi rami caduti da poco, ed uno che mi cade davanti ai piedi mi convince a rinunciare al programmato percorso verso Pian Sciresa per poi raggiungere a piedi la stazione di Lecco.
Alla Baita Alpina c'è una tettoia che ripara un po' dal vento, comincio a mangiare parte dei miei viveri, ma devo tenere bene tutto per evitare che voli via.
Dopo una lunga sosta scendo al Parco Archeologico e da qui, invece che a Pian Sciresa, scendo a Camporeso e poi alla stazione di Sala al Barro, dove in attesa del treno completo il mio pranzo.
È stata una bella giornata, il vento mi piace e mi fa stare bene fisicamente, purché non sia freddo e umido, ma oggi era proprio eccessivo, soprattutto per l'elevato rischio di infortuni.
Ma ho scoperto un piccolo e nuovo pezzo di mondo.
Alla prossima
Ciao
Stefano
Oggi percorro quello della Valle dei Capretti, non indicato sulle carte e non segnalato.
In precedenti escursioni ho individuato tre possibili punti di partenza, lungo il sentiero di mezzo tra Galbiate e Pian Sciresa, indicati da ometti di pietra, alcuni in piedi ed altri crollati; chiedendo informazioni agli escursionisti di passaggio non ho avuto nessuna indicazione utile.
Arrivato a Galbiate con l'autobus mi incammino verso Pian Sciresa, e giunto alla fontana dove inizia il sentiero della cresta sud incontro un escursionista che mi da un'indicazione precisa: il sentiero della Valle dei Capretti inizia dove sul sentiero principale c'è una staccionata.
Proseguo fino ad arrivare in vista della staccionata; pochi metri prima c'è un ometto sopra un masso a destra, e poco oltre questo, a sinistra, sale il sentiero, 35 minuti dalla stazione degli autobus.
Oggi c'è vento, il terreno e le rocce saranno sicuramente asciutti.
Il sentiero è stretto, ma tracciato bene e abbastanza pulito; si sale agevolmente, ma non lo farei in discesa con terreno bagnato.
Salendo il vento rinforza, mi sbilancia e alcune raffiche sono tanto forti da costringermi a rannicchiarmi per non cadere.
Continuo la salita con molta cautela e finalmente arrivo alla Sella della Pila, 1 ora e 15 minuti da Galbiate.
Qui il vento è molto forte; dopo una sosta al Sasso della Pila, oggi con la vasca vuota, provo a salire verso la cima del Barro, ma il vento mi respinge.
Decido di rinunciare, è una delle cime che ho salito più volte e non è una cosa grave aggirarla.
Scendo alcuni metri sul versante opposto a quello di salita, e prendo il sentiero per la Sella dei Trovanti.
Giunto alla Sella prendo una breve variante sulla sinistra con facili roccette riparate dal vento; proseguo per l'Eremo, dove faccio rifornimento di acqua, con questo vento bevo molto anche se non sento la sete.
Scendo un tratto della mulattiera per Galbiate poi prendo sulla destra il sentiero per la Baita Alpina.
Lungo il percorso ho notato diversi rami caduti da poco, ed uno che mi cade davanti ai piedi mi convince a rinunciare al programmato percorso verso Pian Sciresa per poi raggiungere a piedi la stazione di Lecco.
Alla Baita Alpina c'è una tettoia che ripara un po' dal vento, comincio a mangiare parte dei miei viveri, ma devo tenere bene tutto per evitare che voli via.
Dopo una lunga sosta scendo al Parco Archeologico e da qui, invece che a Pian Sciresa, scendo a Camporeso e poi alla stazione di Sala al Barro, dove in attesa del treno completo il mio pranzo.
È stata una bella giornata, il vento mi piace e mi fa stare bene fisicamente, purché non sia freddo e umido, ma oggi era proprio eccessivo, soprattutto per l'elevato rischio di infortuni.
Ma ho scoperto un piccolo e nuovo pezzo di mondo.
Alla prossima
Ciao
Stefano
Tourengänger:
stefano58

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