Punta Palasina Mt. 2782
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....continua questa strana estate invernale, anzi questo fine settimana si potrebbe dire in piena primavera....temperature oltre la media, cielo “fin troppo terso”, neve che diventa un forno glaciale.
Tutti controsensi invernali terribilmente reali e a forte discapito della natura che potrebbe subirne le pesanti conseguenze.
E continuano anche le escursioni di due accaniti ciaspolatori che non ne vogliono sapere di appendere le ciaspole al chiodo…anche se oggi la neve…. beh … era una saponetta…..molle e … si sprofondava che era un piacere…….
Oggi la siamo andati a cercare in Valle d’Aosta, meta la Punta Palasina!!!!
Giunti nell’abitato di Brusson si trova un bivio, appena dopo il centro, con le indicazioni per Estoul, superate le case si trova sulla sinistra, al limitare del bosco, un comodo parcheggio dove lasciare l’auto.
Oggi le auto sono poche e gli impianti di risalita sono già chiusi sintomo di una neve scarsa e non certo ottimale.
Comunque….. armati di buona volontà carichiamo in spalla gli zaini e le ciaspole e staremo così per un bel po’ di tempo.
Dal parcheggio ci inoltriamo nel bosco seguendo la poderale e costeggiando al margine del bosco le piste di sci, seguendo sempre la traccia della poderale ci si avvicina agli impianti di risalita del piccolo comprensorio e raggiungiamo il vicino alpeggio di Chavanne dove possiamo già godere di una splendida vista sull'intero massiccio del Monte Bianco!!! Passati in mezzo alle poche baite si cammina sempre sulla poderale, raggiungendo un bivio segnalato da paline, che danno indicazioni per il rifugio Arp.
Da qui ci sono due possibilità, scendere nel valloncello sottostante seguendo quello che è il sentiero invernale, oppure proseguire addentrandosi a mezzacosta nel vallone dominato alla sua testata dalla Punta Valfredda, in questo secondo caso bisognerebbe compiere un lungo traverso a mezzacosta, passando sotto i risalti rocciosi delle pendici settentrionali del Monte Bieterorn .
Naturalmente non seguiamo l’infido traverso, ma preferiamo percorrere il sentiero invernale, anche se ci farà perdere un po’ di dislivello che poi dovremo risalire dal fondo del vallone fino a raggiungere l’alpe Palasina, stando attenti a non seguire la direzione verso il rifugio Arp.
Dall’alpe Palasina ufficialmente si possono mettere le ciaspole, prima è stato un po’ un togli e metti, almeno da parte mia che ero stanca di tenerle in spalla…. Graziano invece ha atteso che la neve fosse sufficiente prima di metterle.
Ora la nostra meta è ben visibile davanti a noi, con i suoi ampi pendii che si iniziano a risalire dapprima sotto la verticale della punta per poi spostarsi, a mano a mano che si procede, verso destra compiendo alcuni zig-zag nei punti più ripidi; rimanendo sempre sulla destra si raggiunge una poco marcata dorsale che porta in un piccolo canale al termine del quale si raggiunge l’anticima.
Da questa si segue fedelmente la cresta, attenzione alle cornici e dopo un ultimo strappo un po’ più ripido si raggiunge la panoramica vetta.
La vista d’insieme è veramente eccezionale sui 4000 e 3000 della Valle D’Aosta!!!!
….. Gran Paradiso, Grivola, Emilius, Becca di Nona, Cervino, Breithorn… il Corno Bussola... il Corno Vitello....
In cima siamo soli, durante il cammino abbiamo incontrato qualche sci alpinista, ma si sa che loro scendono presto… del resto poi con questa neve….
Mentre è abbastanza affollato il rifugio Arp, che vediamo in lontananza e che per questo week-end è rimasto aperto.
Facciamo una breve pausa e poi via giù su una neve veramente scivolosaaaaaaaaaaa…………
Comunque….. finché non si rinuncia si può sempre sperare…e allora speriamo in un bel po' di pioggia in pianura, dove c’è ne tanto bisogno e ancora un po’ di neve sulle Alpi…… le ciaspole le vogliamo ancora tenere pronte all’uso…..!!!!!!
Nadia e Graziano
Tutti controsensi invernali terribilmente reali e a forte discapito della natura che potrebbe subirne le pesanti conseguenze.
E continuano anche le escursioni di due accaniti ciaspolatori che non ne vogliono sapere di appendere le ciaspole al chiodo…anche se oggi la neve…. beh … era una saponetta…..molle e … si sprofondava che era un piacere…….
Oggi la siamo andati a cercare in Valle d’Aosta, meta la Punta Palasina!!!!
Giunti nell’abitato di Brusson si trova un bivio, appena dopo il centro, con le indicazioni per Estoul, superate le case si trova sulla sinistra, al limitare del bosco, un comodo parcheggio dove lasciare l’auto.
Oggi le auto sono poche e gli impianti di risalita sono già chiusi sintomo di una neve scarsa e non certo ottimale.
Comunque….. armati di buona volontà carichiamo in spalla gli zaini e le ciaspole e staremo così per un bel po’ di tempo.
Dal parcheggio ci inoltriamo nel bosco seguendo la poderale e costeggiando al margine del bosco le piste di sci, seguendo sempre la traccia della poderale ci si avvicina agli impianti di risalita del piccolo comprensorio e raggiungiamo il vicino alpeggio di Chavanne dove possiamo già godere di una splendida vista sull'intero massiccio del Monte Bianco!!! Passati in mezzo alle poche baite si cammina sempre sulla poderale, raggiungendo un bivio segnalato da paline, che danno indicazioni per il rifugio Arp.
Da qui ci sono due possibilità, scendere nel valloncello sottostante seguendo quello che è il sentiero invernale, oppure proseguire addentrandosi a mezzacosta nel vallone dominato alla sua testata dalla Punta Valfredda, in questo secondo caso bisognerebbe compiere un lungo traverso a mezzacosta, passando sotto i risalti rocciosi delle pendici settentrionali del Monte Bieterorn .
Naturalmente non seguiamo l’infido traverso, ma preferiamo percorrere il sentiero invernale, anche se ci farà perdere un po’ di dislivello che poi dovremo risalire dal fondo del vallone fino a raggiungere l’alpe Palasina, stando attenti a non seguire la direzione verso il rifugio Arp.
Dall’alpe Palasina ufficialmente si possono mettere le ciaspole, prima è stato un po’ un togli e metti, almeno da parte mia che ero stanca di tenerle in spalla…. Graziano invece ha atteso che la neve fosse sufficiente prima di metterle.
Ora la nostra meta è ben visibile davanti a noi, con i suoi ampi pendii che si iniziano a risalire dapprima sotto la verticale della punta per poi spostarsi, a mano a mano che si procede, verso destra compiendo alcuni zig-zag nei punti più ripidi; rimanendo sempre sulla destra si raggiunge una poco marcata dorsale che porta in un piccolo canale al termine del quale si raggiunge l’anticima.
Da questa si segue fedelmente la cresta, attenzione alle cornici e dopo un ultimo strappo un po’ più ripido si raggiunge la panoramica vetta.
La vista d’insieme è veramente eccezionale sui 4000 e 3000 della Valle D’Aosta!!!!
….. Gran Paradiso, Grivola, Emilius, Becca di Nona, Cervino, Breithorn… il Corno Bussola... il Corno Vitello....
In cima siamo soli, durante il cammino abbiamo incontrato qualche sci alpinista, ma si sa che loro scendono presto… del resto poi con questa neve….
Mentre è abbastanza affollato il rifugio Arp, che vediamo in lontananza e che per questo week-end è rimasto aperto.
Facciamo una breve pausa e poi via giù su una neve veramente scivolosaaaaaaaaaaa…………
Comunque….. finché non si rinuncia si può sempre sperare…e allora speriamo in un bel po' di pioggia in pianura, dove c’è ne tanto bisogno e ancora un po’ di neve sulle Alpi…… le ciaspole le vogliamo ancora tenere pronte all’uso…..!!!!!!
Nadia e Graziano
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