Punta Palasina - SKT

Dopo l'ennesimo trauma di fine 2017, ben poche volte ero riuscito a rimettere gli sci al di fuori delle piste, e quindi oggi persino la "solita" Palasina mi è sembrata un regalo. In realtà ci ero passato più volte in estate (salite al Vitello e al Bussola), e anche in racchette da neve, ma mai con gli sci. Quindi perché no? Ho anche il nuovo tutore per ginocchio da testare...

Quindi levataccia alle 5.10, acuita dall'introduzione dell'ora legale, e alle 8.15 sono al parcheggio superiore di Estoul.

Dopo il rado bosco iniziale si costeggiano le piste da sci per poi attraversarle verso sinistra sopra un tratto più ripido (non conviene proseguire in pista, si deve poi perdere troppa quota e ci si trova troppo a ridosso del Bieteron); qui mi raggiunge lo skialper canavesano Eric, con cui condividerò il resto della salita e anche la discesa.

Al bivio tra il "giro largo" per il Rifugio Arp, cioè il traverso sotto il Bieteron, e il giro più diretto che passa per l'Alpe Palasina (entrambi ancora piuttosto gelati), scegliamo il secondo; comunque quello che doveva scendere è già sceso, e il traverso appare sicuro, infatti molte delle persone che salgono alle nostre spalle passeranno proprio da lì.

Sopra l'Alpe Palasina i pendii sono più ampi, ed è evidente la traccia principale che con qualche inversione porta alla cresta finale e alla panoramicissima vetta.

Condizioni neve: moquette su fondo portante, in pratica neve primaverile veloce e spettacolare fino in fondo, dove si possono anche sfruttare le piste di Brusson (ormai chiuse) fino alla strada. Da qui, sci in spalla e in qualche centinaio di metri lineari in leggera salita si torna al parcheggio. Ovviamente, se ci sono posti, conviene parcheggiare direttamente alla scuola sci e non al parcheggio superiore.

Perso aggancio posteriore di una pelle ma comunque giornata molto bella.