Alla scoperta della Valle Albano - una luuuuunga e panoramica cresta

Le valli dell’alto lago si assomigliano un po tutte. Lunghe, impegnative, selvagge, aspre, poco frequentate. Con un avvicinamento complicato, strade strette e tortuose che si arrampicano sulla montagna.
Ma piene di tesori nascosti, di panorami mozzafiato, di scenari naturali di incomparabile bellezza, il tutto accompagnato dal sottofondo magico ed incomparabile del………..........
”most beautiful lake of…….”
Basta allontanarsi x qualche settimana, esplorare la concorrenza, x rendersi conto che…..non cè n’è!!!!!
La bella proposta di

Tiriamo insieme un bel gruppo eterogeneo, ma subito compatto e coeso, con Miky, Beppe e i suoi amici.
Colazione a lago a Dongo alle 7.45 gustando il sole gia’ caldo, solito lungo avvicinamento alla partenza, con le strette stradine di queste vallate, che si assomigliano un po tutte. Verso le 8.30 siamo finalmente pronti a partire dal santuario di Quang, decidiamo di percorrere l’anello al contrario rispetto alla relazione di

Si comincia poi a salire in maniera piu’ decisa, verso l’alpe di Brento, con una strada a tornanti, proprio su uno di questi prendiamo la decisione di tagliare a sx, su traccia panoramica a picco sulla vallata, che sembra sul Gps ricongiungersi piu’ avanti ad un bivio con il tracciato militare. Peccato che io mi distragga un po a guardare e fotografare il panorama……e che soprattutto del citato bivio non scorgiamo traccia……..Quando realizzo siamo ormai troppo avanti nella valle, su un lungo e paglioso traverso, ma sotto di circa 100 metri al sentiero giusto.….proseguendo arriveremmo lunghi, oltre il rifugio, quindi si decide di tagliare e salire in verticale sui paglioni ostici, sfruttando il terreno piu’ fattibile in vicinanza degli alberi bassi e dei cespugli, affrontando una bella mezzora di sofferenza “vertical” che ci asciuga ben bene, e rimediando qualche graffio….. Mi sa che qualche maledizione me la sono meritata……………..
Riguadagnata la sterrata, in breve alle 11 siamo alla balconata del rifugio, posizione notevole, sosta banana ampiamente gia’ meritata. Verrebbe voglia di fermarsi qui, ma la strada che ci aspetta è ancora tanta, così affrontiamo la lunga cresta che attraversa la valle in direzione del lago, e ci fiondiamo subito sul facile motto di Paraone, con i suoi 1809 mt la cima piu’ alta di oggi. Da li un continuo su e giu, su dossi e vette piu’ o meno nominati sulle carte, un passaggio insidioso mette qualcuno in difficolta’ , con un traversino infido su neve e pochi appigli, by passato con una arrampicata sulle non facili rocce esposte del filo di cresta……
Senza presenza di neve forse piu' fattibile.
Per la sosta pranzo, godereccia al solito, senza esagerare, scegliamo una bocchetta panoramica con comodi paglioni su cui l’abbiocco collettivo, complice un clima perfetto, ci regala una mezzora di silenzio e pace assoluti……rotti solo ogni tanto dalla vibrazione del telefono…….l’unico reale rumore avvertito…….Incredibile!
Continuiamo la cavalcata sulla cresta, da percorrere sempre con attenzione, che ci regala panorami mozzafiato, sempre piu’ a contatto con il lago, e con il Legnone, man mano che ci avviciniamo. Arriviamo fino ad un dosso con una croce, panoramicissimo su Dongo ed il lago, poi l’ultima parte di discesa in un bel bosco ci porta alla bocchetta e a ritrovare la sterrata prima, e la carrozzabile poi. Quasi subito, poco sotto un tornante si devia a dx ancora su sterrata, che passando x altri nuclei, con percorso poco segnato (qualche bollo indicativo non guasterebbe….) ci porta con un altro breve “ravanage”…… al nucleo di Domagnolo, e da li facilmente ed in breve torniamo al punto di partenza, stanchi e soddisfatti.
Caldo assurdo per il periodo, meno male negli alpeggi diverse fontane.
Escursione intensa, impegnativa ed estremamente appagante. Soddisfattissimo.
Grazie ad Ivan x la proposta, e a tutti x l’ottima compagnia.
Alla prossima.

Questa settimana andiamo in valle Albano, piuttosto trascurata su Hikr visto che si trovano solo 2 relazioni su di essa. Noi prendiamo spunto da quella di Rambaldi per un bel giro ad anello che ci permetterà di ammirare a lungo tutto l’Alto Lario, oltre al lago stesso. Siamo in 8 + un cane, ci compattiamo a Dongo e da lì risaliamo verso il santuario di Quang, che si raggiunge con una stretta strada asfaltata che imbocchiamo dopo Garzeno. Al santuario per fortuna i posti auto sono numerosissimi, quindi nessun problema; la strada asfaltata prosegue fino a Brenzeglio, ma i posteggi sono limitati ed il nostro anello prevede la chiusura poco sopra Quang, per cui va benissimo partire da lì. Arriviamo quindi a Brenzeglio percorrendo la strada, lungo la quale fervono i lavori di pulizia primaverile dei locals per potere raggiungere le numerose baite della valle. Qui proseguiamo per la evidente carrareccia militare che porta verso il Giovo; ad un certo punto però lasciamo il cammino principale per uno secondario che poi si dovrebbe ricongiungere più avanti con quello principale; dopo un po’ realizziamo però che così non è, per cui ci tocca un faticosissimo ravanage di un centinaio di metri, molto ripido e come se non bastasse con abbondante presenza di insidioso paglione. Quindi la lezione imparata è quella di non lasciare la comoda strada principale; nell’ultimo tratto prima del Giovo troviamo 3 lapidi che ricordano finanzieri morti sotto le valanghe, il pendio che arriva al fondovalle è in effetti ripidissimo. Al Giovo sosta banana in un clima semi-estivo, restare praticamente tutto il giorno in pantaloni corti e canottiera a marzo non è proprio normale, bello da un lato ma un po’ preoccupante dall’altro, visto anche il secco perdurante. Già al Giovo il colpo d’occhio è notevole, ma ora inizia il tratto più bello del percorso che prevede di seguire quasi integralmente la bella cresta che divide la valle Albano dalla San Jorio, transitando per il Motto di Paraone (massima quota di giornata), il Piz del Matter, il Cortafon fino ad arrivare alla croce di quota 1371 m. posta appena sopra la bocchetta di Germasìno e la chiesetta degli Alpini di Germasino. C’è qualche punto, uno in particolare, un po’ rognoso anche causa un po’ di neve che disturba, ma ce la caviamo tutti bene e così un po’ prima del Cortafon ci fermiamo per una meritata e corroborante pausa pranzo. Dopo il Cortafon abbandoniamo per un po’ la cresta per scendere su un sentierino lato Albano che aggira alcuni spuntoni rocciosi difficilmente percorribili; avanzando il panorama si apre sempre più anche sulla parte alta del ns splendido lago, la cui vista è sempre impagabile, mentre alle spalle abbiamo tutte le vette innevate dei Muncech, davvero super. Iniziando ad abbassarci arriviamo alla croce di quota 1371, ultima breve sosta con foto e poi si inizia il tratto finale. Ravaniamo ancora un po’, ma almeno questa volta in discesa, per raccordare le baite di Vincigo con quelle di Domagnolo; una volta trovato il cammino giusto rientriamo, ormai in pieno relax e tutti davvero soddisfatti, sulla cementata che ci deposita a 500 metri dal Santuario dove abbiamo lasciato l’auto. Gita che merita, consigliata in primavera o autunno.

Albano..nel senso... ...& Romina??? :) :) noooo :) :) ...valle Albano zona per me totale new entry, m'intriga questa particolare proposta di Ivan...giro poco battuto un po’ da sondare...testare....molto accattivante il tutto. Qualche iniziale titubanza accompagna la curiosità che.... ha la meglio.
La zona poi è bellissima....torniamo al Lago...ghe n'è minga....Insuperabile!
Il giro davvero merita, sostanzialmente bello tutto ...dal rifugio Giovo la balconata è meravigliosa...ed è solo l'inizio...da lì si apre la visione verso la cresta...la sua splendida linea...il suo snodarsi in quale scenario poi...vette in lontananza in parte ancora innevate..ed il bluuu immenso del Lago...capeggiato dal Legnone...mica uno a caso.... :) :)....che dire...spettacoli!..Spettacolo!!
Le varie cime toccate...una terrazza dopo l'altra..un rimbalzo di balcone in balcone lungo la cresta resa un poco insidiosa in un punto per la neve ancora presente...col senno di poi agilmente superabile proprio lì, per quel tratto. Ma qualche appiglio umano all'uopo posizionato annulla le distanze irraggiungibili della roccia.. :) :) .
In un giro così bello anche le due ravanate alla fine ci stanno..non per nulla...percorso poco frequentato...da testare....un po’ di ravanage..mancava... :) :)
Giornata bellissima, lucente di Sole...di panorami...di persone, gruppo in completa sintonia sin da subito con gli amici di Beppe che rivedo con molto piacere.
Grazie Ivan per la proposta e ad ognuno davvero!..
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Kommentare (17)