Cresta est del Monte Cortafon: Monte Pigosc


Publiziert von cai56 , 25. Februar 2023 um 19:23. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:15 Februar 2023
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 1065 m
Abstieg: 1022 m
Strecke:Parzialmente circolare 12,73 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Como a Dongo lungo la statale 340; al centro delpaese svoltare a sinistra sulla provinciale 5 per Garzeno, Germasino e Stazzona. Raggiunta Stazzona, svoltare a destra in Via della Chiesa, dove si trovano due piccoli parcheggi.

Ultimamente facciamo apparentemente solo gite panoramiche sul Lago di Como: anche questa non si discosta dal trend attuale, ma ha qualcosa in più; a parte l'interesse di un'inedita partenza dai monti di Stazzona, la dorsale che si va a percorrere questa volta non è più un largo dosso erboso, ma una vera cresta rocciosa con vari punti di esposizione e qualche passo sui massi della vetta. Normalmente questa escursione, in periodo estivo, si completa con il raggiungimento del Motto Paraone percorrendo un traverso sul versante meridionale del Monte Cortafon, ma ora, con neve ghiacciata ed ettari di "paglione" da attraversare, la cosa si fa inutilmente rischiosa. Veramente interessante il panorama ravvicinato sui monti che si trovano di fronte, compresi fra Marmontana e Sasso Canale, e la valli riposte che vi si affondano.


Entrando nella contrada Morbio si trovano subito le indicazioni per lo "Stazzona Trail" che per lungo tratto coincide con il nostro progetto; si segue una bellissima mulattiera acciottolata che, serpeggiando nel castagneto, sale ad attraversare - come scorciatoia - per numerose volte la carrozzabile asfaltata per Mottafoiada o per la Torre SIP (localmente "il pilone"). Lasciata a destra la direzione per Mottafoiada in corrispondenza di una triplice cappella dedicata a San Iorio, si prosegue fino ad incontrare le abitazioni sparse di Cragno e della Costa; passando accanto ad un impianto RAI, si imbocca una sterrata di recente costruzione che, con pochi tornanti, raggiunge un crinale parzialmente roccioso che si affaccia sulla Valle del Liro. In pochi passi, seguendo sempre la strada bianca, si raggiunge la carrozzabile Garzeno-Il Giovo nei pressi del tornante della Bocchetta di Sant'Anna (o di Germasino). Si abbandona subito la strada attraversandola in direzione di un sentierino poco evidente che sale ad addentrarsi in un fitto bosco di abeti; inizialmente, tra il folto degli alberi, la traccia si confonde nell'assenza di sottobosco, ma poi, avvicinandosi alla dorsale (una sorta di corridoio erboso fra due ali di foresta), si evidenzia ben delineata. Una impennata improvvisa porta a raggiungere il ballatoio panoramico che ospita una croce del gruppo ANA di Germasino; da questo punto il sentiero scorre allo scoperto seguendo la cresta o effettuando brevi traversi sul versante nord: oggi la traccia è per lungo tratto innevata, con qualche passaggio di insidioso "paglione". La progressione diventa più agevole, anche se un poco più esposta, dove affiorano le solide rocce che costituiscono la cima del Monte Pigosc: a terra, qua e là, si trovano i resti di una barriera di filo spinato che, correndo sul filo di cresta, divideva le proprietà della Valle di San Jorio da quelle della Valle Albano.
Per il ritorno, dopo essere tornati per la stessa via alla Bocchetta di Sant'Anna, variamo percorso attraversando le numerose contrade in quota di Garzeno; scesi lungo la carrozzabile per poche centinaia di metri (da lontano si scorge un monumento ai caduti), presso la località Palazzolo, si imbocca una labile traccia nel rado bosco fino ad entrare nella radura a pascolo di Baltrigo: proseguendo nella discesa - poche o nulle le tracce di sentiero - si attraversano più volte tratti di strada asfaltata. Si susseguono le contrade di Cagerino, di Corlino e di Sant'Anna, dove si trova una bella chiesa (ed il Lake Como Adventure Park); qui si torna brevemente a seguire la carrozzabile fino al primo tornante, dove si stacca la pista per Cagnao. Da qui si procede su di una mulattiera acciottolata che, ad ampie svolte nel castagneto, dopo aver attraversato nuovamente per due volte la strada, raggiunge la chiesa di San Gottardo che precede di poche centinaia di metri la confluenza nel sentiero di salita nei pressi di una cappella con statua di vescovo.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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