i rifugi della Valle Albano: Giovo-Ardalla-Mottafoiada
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ho letto di un bel giro nella valle che sta sopra a Dongo e, visto che oggi è una bella giornata con sole e con un filo di vento, decidiamo di andare sul lago di Como. Raggiunta Dongo si prende a sinistra per Stazzona, Germasino e Garzeno, si supera l'abitato di Garzeno e si prosegue diritto su strada stretta fino al Santuario di Quang, dove si può posteggiare. Calzati gli scarponi seguiamo subito la vecchia strada militare che, tornante dopo tornante, supera i borghi di Brenzeglio ed arriva all'Alpe di Brento, si lascia a destra la grande stalla e si sale fino ad arrivare al Rifugio Giovo (ex Caserma della Guardia di Finanza). La mulattiera che sale è con tratti in cemento ed altri con fondo sassoso, non è mai troppo ripida e si sale sempre accompagnati dal Pizzo di Gino m. 2245 e dalla sua catena montuosa. Arrivati al Rifugio il Giovo ci si trova immersi in un magico paesaggio invernale, la poca neve caduta nei giorni scorsi, rende sublime questo anfiteatro di montagne sopra ai m 2000, che chiudono l'Alta Valle Albano. Alla fine della salita siamo nei pressi del Motto Paraone che divide la Valle Albano dalla valle Sant'Jorio e da qui partono diversi sentieri innevati che raggiungono da un lato la Valle Morobbia (CH) e salgono verso il Marmontana, mentre dalla parte opposta si scende fino alla Bocchetta di Sant'Anna o Germasino. Sulla panoramica sella del Rifugio Giovo, decidiamo di completare il giro ad anello scendendo dalla Valle Sant'Jorio, percorriamo la strada ex militare oggi carrozzabile, passiamo dai rifugi Ardalla e Mottafoiada e scendiamo con attenzione, perchè la strada è innevata e in qualche tratto ghiacciata. Arrivati alla Bocchetta di Germasino continuiamo sulla strada carrozzabile, superiamo l'azienda agricola "la Camosciata", scambiamo quattro parole con la signora, che ci da qualche indicazione per scendere a valle, ancora due tornanti e troviamo la deviazione a destra per MTB Germasino-Dongo, la percorriamo fino "a perderci" tra le baite di Vriasco-Ghidorino, alcune diroccate ed altre ancora ben tenute. Qui il sentiero si perde e scendiamo a naso fino ad arrivare alle baite di Catonzo e Domagnolo, da qui il sentiero diventa evidente, raggiungiamo la pista forestale che in breve ci porta al Santuario di Quang e chiudiamo così l'anello.
E' veramente una bella escursione, si trovano gli ultimi "Masun", rustiche costruzioni della valle, che una volta avevano le falde del tetto acuminate e ricoperte con paglia di segale, ma oggi quelle poche rimaste in piedi hanno il tetto in lamiera. Il Parco della Valle Albano, per le numerose specie tipiche dell'ambiente alpino presenti, rappresenta un'area di primaria importanza per la tutela della biodiversità e del territorio montano.
Ciao, alla prossima.................
E' veramente una bella escursione, si trovano gli ultimi "Masun", rustiche costruzioni della valle, che una volta avevano le falde del tetto acuminate e ricoperte con paglia di segale, ma oggi quelle poche rimaste in piedi hanno il tetto in lamiera. Il Parco della Valle Albano, per le numerose specie tipiche dell'ambiente alpino presenti, rappresenta un'area di primaria importanza per la tutela della biodiversità e del territorio montano.
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