Uf da Flüe (2775 m) – Skitour
|
||||||||||||||||||||||||
Escursione con le pelli di foca con partenza da Juf (2126 m), nell’alta Val d’Avers.
Inizio dell’escursione: ore 9:35
Fine dell’escursione: ore 12:50
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1036 hPa
Velocità media del vento: 15 km/h
Temperatura alla partenza: -14°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 200 m
Temperatura al rientro: -6°C
Sorgere del sole: 8:05
Tramonto del sole: 16:48
È un venerdì freddo e ventoso: oggi pochi turisti affrontano i 25 km della Val d’Avers. La strada, tortuosa e stretta, a partire da Cresta è pure innevata.
Per mia fortuna incontro pochissime auto e incrocio l’autopostale in uno dei punti più larghi della carrabile.
Alle 9:15 arrivo al parcheggio, ubicato 220 m prima del nucleo del villaggio. Mi preparo velocemente, visto che la temperatura di -14°C attanaglia mani e articolazioni. L’escursione inizia al segnavia posto a ridosso del Müllibach, uno dei due ruscelli che attraversano Juf. Non c’è moltissima neve, lo spessore è di circa 45 cm. Confortato da un escursionista che sale in direzione dello Stallerberg, parto alle 9:35 seguendo la traccia che risale il dolce pendio ad est del paese. Superato il ponte ligneo sul Muttabach, la pendenza piano piano aumenta, fino a diventare importante a ridosso del valloncello del Treiabach. In ogni caso, solo in un paio di ripide inversioni, su placche gelate, devo lavorare di forza. Sul lungo fondovalle deserto dello Jufer Alpa vedo un solitario sciatore diretto al Forcellina.
Alzo lo sguardo: a nord-est scruto pareti innervate da costoni rocciosi che dirigono le slavine, articolando un mondo totalmente verticale.
A circa 2500 m di quota, sotto i bastioni rocciosi, piego a destra in direzione della sella Stallerberg, che ignoro. Stallerberg significa, alla lettera, “la montagna di Stalla”, il nome tedesco di Bivio. Dalla conca che precede il passo punto a sud verso la mia meta, ancora invisibile. In questa zona l’ambiente è molto bello e la neve dovrebbe essere godibile anche al ritorno. Ne ho la conferma poco dopo, quando incrocio cinque abili sciatori, già in discesa. Il tratto che rimane, meno di 2 km, è un piacevole saliscendi su dolci collinette che contornano pozze e laghetti nascosti da drappeggi di neve ventata e crostosa. Sui vari cocuzzoli emergono dalla coltre nevosa alcuni ometti di pietre che mi fanno tentennare sulla direzione da prendere. Per intuito tengo la destra; in effetti, all’improvviso appare il panettone più elevato, che corrisponde alla cima Uf da Flüe, toponimo che significa "Sulle pareti rocciose".
Risalgo il fianco settentrionale del motto, seguendo le lievi tracce di chi mi ha preceduto, quindi, per percorrere le ultime decine di metri, dove affiorano pietre e rocce, abbandono gli sci. Raccolgo l’esile croce di legno, che il vento ha fatto cadere, e la sistemo, come meglio posso, nell’omino di vetta: Uf da Flüe (2775 m) geschafft!
Uf da Flüe (2775 m) / "Sulle pareti rocciose"
La discesa, una volta superate le croste ventate della parte superiore, è piacevole, in particolare sul ripido versante sinistro del Treiabach.
Gita sciescursionistica in fondo alla Val d’Avers, lungo uno storico percorso per somieri, che detenevano il monopolio sulla tratta loro affidata.
Tempo totale: 3 h 15 min
Tempo di salita: 2 h 10 min
Tempi parziali
Juf – Stallerberg: 1 h 15 min
Stallerberg – Uf da Flüe: 55 min
Dislivello in salita: 690 m
Sviluppo complessivo: 8,0 km
Quota massima: 2775 m
Quota minima: 2120 m
Difficoltà: PD
Altezza neve: 45 cm – 100 cm
SLF: 2 (moderato)
Copertura della rete cellulare: buona.
Kommentare (9)