Barbie Non poteva finire l'anno senza uno sguardo dall'alto. Dall'alto si coglie una visione d'insieme. Scopri che ogni cosa può trovare una collocazione armonica all'interno della scena. Scopri che ruotando sul proprio asse la scena intorno cambia completamente. Scopri che lo smog è nettamente visibile. Dall'alto ciò che è molto diverso e a volte antitetico coesiste. Sole, neve, acqua, nebbia, bianco, azzurro, marrone...Si può avere tutto insieme. La vista è appagata, anche se ben altro è l'appagamento dato dall' "attraversamento", il "passare in mezzo". La vista è appagata e la mente compie agganci con altre immagini, quelle della memoria. Al lago vanno i "frame" dell'ultima estate passata, mentre fra i monti innevati il Massone svetta fra i ricordi di un'uscita indimenticabile e vissuta in compagnia...I boschi della Valgrande rievocano passaggi verso luoghi perduti come Pogallo, Corte Buè, Velina...e quasi riecheggiano gli spari delle esecuzioni sommarie inflitte ai partigiani. Sono passati molti mesi dall'ultima escursione, ma il giro ad anello compiuto oggi passando lungo la cresta del monte Fajè ha annullato l'intervallo fra il già percorso e i passi a venire...perchè lo spazio e il tempo possono diventare vissuti molto soggettivi e personali. La distanza a volte esula dai km o dalle ore che dividono. L'importante è godersi il viaggio e riscoprire il piacere di un ritmo lento, un ritmo dove anche le pause contano. Il mio ritmo. Nella lentezza puoi scoprire "l'aver cura" : attenzione per la montagna, per la strada percorsa, per gli incontri fatti...attenzione per sè.
La cura-Battiato
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