Campo dei Fiori: dalla Rasa alla Punta di Mezzo

Dopo molto mancare eccomi oggi sull'amato Campo dei Fiori che mi ha riservato una mattinata scintillante di luce e colori.
Dalla Rasa al passo Varrò, dato l'orario, in verità di luce ce n'era poca mentre risalivo i boschi incantati del versante NE in solo apparente solitudine: questa è la casa del cinghiale, ce n'è ovunque, ad ogni passo si ha la sensazione di essere osservati da questi schivi animali che, nel loro habitat, difficilmente si palesano all'educato escursionista.
Poi al Passo, come lame, spade di sole rasentano le foglie morte e piano si alzano sugli alberi e sulle coste della cresta Pizzelle.
Dopo un'ulteriore, dura, salita, eccomi al valico Pizzelle dove si abbandona l'ambiente selvaggio per entrare, in concomitanza al sentiero E1, nel regno dei passeggiatori, dei corridori, dei fotografi che in ogni giorno di festa invadono il Campo dei Fiori.
Dopo aver transistato il più bel tratto di sentiero delle Alpi, quello tagliato nella palestra di roccia, eccomi al suo apice dove appare il Lago Maggiore e tutte le cime che lo cingono, compresi i giganti. Sarebbe bello stare qui, ma il vento suggerisce una veloce ritirata al piazzale della Batteria  e poi giù sul sentiero Nord per uscire sul pratone solivo alla base della punta di Mezzo che risalgo in pochi minuti.
E' questo il punto più alto della montagna e da qui comincia il mio ritorno che passa dal Grand Hotel, per scendere al borgo di Santa Maria del Monte dove profumi di soffritto che riceveranno brasati sono persino aggressivi ed infine camminare sulla via Sacra per il rientro alla Prima Cappella.
Ancora qualche km semi pianeggiante per tornare alla Rasa dove l'auto mi attende da quattro ore.
Sviluppo: 15 km circa; SE: 22 km circa.