Anello bivacco Suretta - pizzo Spadolazzo
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Nasce così, d'improvviso, con la forza di un'intuizione che non accetta un no...
Ci sono volte che sento di dover fare qualcosa... di speciale...ne sento il bisogno...fisico.
Il tempo è bello. Stabile. Asciutto. E fa caldo. Tanto. Un ottobre così non lo ricordo.
E ho voglia di una cima, importante, di una escursione tosta, impegnativa. Prima della neve, Per chiudere, forse, in bellezza la stagione escursionistica estiva dei 3000, o quasi.
Così sovverto la proposta di Max, buttando li diverse idee (Grignone, Legnone, pizzo Stella), forse troppe, tra cui questa, che alla fine vincera', insisto contro le sue titubanze, mi impongo e lo trascino nell'avventura.
Un'occasione piu' unica che rara, da cogliere al volo. Il tempo cambiera', a breve.
Così ritrovo al Bione alle 6.15, con Lella ed il rientrante Raffaele, fermo da un po ai box x gli impegni familiari.
Alle 8.25 siamo pronti a partire dal lago di Montespluga, di fronte a noi un panorama spaziale ed un meteo incredibile, sereno e relativamente tiepido.
Ci inoltriamo nella valle, ancora all'ombra, verso il bivacco, si sale ed aumenta la ripidita', dopo un'oretta ci investe il sole e gli scenari si colorano. Dopo i 2400 mt. il terreno cambia, diventa una lunga pietraia, impegnativa come sempre a queste quote, anche qui, insisto un po per puntare il bivacco, vinco le resistenze e saliamo decisi, raggiungendolo alle 10.50. Ne varra' proprio la pena!
Posizione invidiabile, su un poggio detritico, dietro un anfiteatro roccioso spettacolare, panorami infiniti di fronte a noi, sulla valle, Madesimo e via fin quasi a riconoscere Legnone e Grigne.....spettacolare!
Sosta spuntino. Alle 11.15 si riparte, è ancora lunga...
Scendiamo, tenendo poi la sx e puntanto al passo di Suretta, inizialmente i bolli spariscono, ma seguiamo la precisa traccia gps di

Poi ancora lunghe pietraie, ci conducono al passo di lago Nero, da li imbocchiamo la lunga e ripida dorsale, poi la cresta, che ci porta alla vetta dello Spadolazzo giusto x le 13.15. Non fosse x il vento, fastidioso, si starebbe alla grande. Sosta pranzo tranquilla, oggi ci limitiamo molto, oltretutto alcool-free......quasi incredibile.... relax, foto di rito, ci godiamo i grandi panorami di questa vetta a 360°.
Poco dopo le 14.00, ripartiamo, superiamo il tratto iniziale di cresta, affilata, da fare con attenzione, evitando nei primi metri sul lato nord le rocce ghiacciate, poi giu con attenzione, anche questo versante scende ripidissimo, con sentiero stretto e vertical slalom tra le lastre di roccia. Meglio non distrarsi.....
Poi la lunga discesa verso sx, arrivando infine al lago d'Emet ed al rifugio Bertacchi poco dopo le 15.30, dove facciamo veloce sosta birra, scaldati dal sole con vista su Madesimo e la valle.
Ripartiamo, ed affontiamo l'ultima parte del percorso, prima il lungo anello circolare che aggira la vallata, dopo mezz'ora ti pare di essere ancora al rifugio.....sei proprio li di fronte.....Poi la discesa tagliando la sterrata verso il lago e la macchina, dove arriviamo poco prima delle 17.00, stanchi ma estremamente appagati.
Percorso da affrontare con molta attenzione, e ben allenati. Terreno che "non rende", per la ripidita' di diversi tratti, e per le lunghe pietraie. Diversi i punti in cui è meglio non sbagliare. Impegnativo, ma ben attrezzato, il tratto di discesa con le catene verso il lago ghiacciato. Ripidissima la discesa dallo Spadolazzo.
Giornata spaziale. Un filo di vento di troppo, a tratti fastidioso, sulle quote massime.
Percorso impegnativo. Giusto livello adrenalinico. Panorami indimenticabili.
Un grazie a tutti x aver condiviso l'idea. Fortemente voluta.
Ottima compagnia. Ultra-mega soddisfatto.
Alla prossima.

Faccio la mia proposta ma Mario rispolvera dal cassetto il tour Spadolazzo, io sono molto perplesso ma lui insiste con molta decisione .... e va bene che vada x lo Spadolazzo.
Si aggregano Lella e Raffaele che rivedo con molto piacere dopo parecchi mesi, ci vuole poco a capire che questa volta Mario aveva 1000 ragioni, il clima è buono, il cielo è terso e i colori che ci circondano spaziali.
Piacevole e di grande soddisfazione l'ascesa al bivacco Suretta; poi si scende al lago Gelato ......sperem!!!!
Il canale da scendere è ripido ed esposto ma molto ben attrezzato e poi c'è Raffaele il mio angelo custode che non perde un passo della mia discesa e la rende meno complessa del previsto .... grazieeeeeeee!!
Il panorama al lago Gelato è veramente da urlo, poi non ci resta che riprendere la salita e mettere nel mirino lo Spadolazzo. l'ultimo tratto di cresta è molto esposto e bisogna prestare attenzione a dove si mettono i piedi, qualche lieve tremolio ma la cima è li a portata di mano. Veloce pausa pranzo free alcol e poi di nuovo breve tratto di cresta esposto e giù dal ripido sentiero che ci porterà al lago d'Emet dove faremo una veloce pausa birra al rifugio Bertacchi. Ora non ci resta che rientrare alle auto ma è lunga ancora; arriviamo stracc ma molto soddisfatti.
Grazie a tutti x l'ottima compagnia e un grazie speciale a Raffaele x avermi fatto da guida nel tratto attrezzato e per finire un bravo a Mario perchè la sua testardaggine è stata premiata.
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