Anello al Corno Bussola 3023 con Punta del Lago 2816
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Questa cosa dei tremila Valdostani mi sta decisamente prendendo la mano, tuttavia una ragione c'è ed è da ricercare nel territorio meraviglioso dove montagne vere si possono raggiungere con sentieri ottimamente segnalati, panoramici, mai veramente pericolosi anche se impegnativi.
Eccoci dunque, alle 7:00 del mattino, con l'amico Francesco, in partenza dal parcheggio di Estoul, Val d'Ayas, con l'idea di salire l'estetico Corno Bussola attraverso un noto percorso ad anello.
Prima su sterrata, poi su sentiero che costeggia una pista da sci e quindi ancora per sterrata, raggiungiamo l'alpeggio di Chamanne, continuiamo sulla comodissima strada e perveniamo al bivio a quota 2331.
Qui voltiamo a sinistra e, su traccia, talvolta in modo deciso rimontiamo i prati che transitando per le Alpi di Palasina ci conducono ad un solitario lago della Battaglia. Attraversiamo il primo ponte, costeggiamo il lago, ne attraversiamo un secondo dove, ad un ulteriore bivio, decidiamo di restare sul sentiero 105 che sale deciso al lago del Couloir. Posto magico questo: brume salgono dal lago e da esse, da un momento all'altro, sembra debba materializzarsi una fata.
Saliamo ancora ed eccoci al colle di Palasina marcato da un bel cippo. Sullo stesso, la via per il Corno Bussola è ben segnata a sinistra. Perdiamo un po' di quota sul lato di Mascognaz e riprendiamo la salita su sentiero sempre ottimo che tuttavia ben presto abbondoniamo per un taglio dritto per dritto su tracce verso la Punta del Lago. Un po' provati guadagnamo questa elevazione, poco significativa di per sè, se non fosse che ora il panorama si apre magistralmente sul monte Rosa con tutte le sue cime e, poco più in là, il Cervino in tutta la sua imponenza.
La discesa dalla Punta del Lago è breve ma delicata, tuttavia assicurata da gradini e cavi. Superato questo ostacolo camminiamo ora su magnifica e panoramica cresta, certamente esposta ma sufficientemente larga per essere percorsa con tranquillità. La cresta alterna brevi tratti pianeggianti a pendii molto ripidi e faticosi, data anche la natura del terreno sdrucciolevole.
Ormai in vista della piramide del Bussola, il sentiero lo aggira sulla sua sinistra con piacevole traverso e quindi impone una dura risalita finale per una cinquantina di metri di dislivello.
In vetta il panorama è ora precluso da nuvole passeggere ma poco male, gli occhi sono già abbondantemente pieni di bellezza.
Ci rilassiamo, soli umani, con i soliti riti di vetta, sorvegliati da vicino da numerosi stambecchi impegnati perlopiù al riposo o a prendersi a cornate.
Scendiamo ora, mentre frotte di escursionisti salgono e intercettiamo il sentiero 3C che si abbassa sul Colle Bussola dove una paretina va superata con l'ausilio di scalini e corrimano che rendono questo tratto agevole e sicuro.
Passiamo ora un traverso leggermente esposto e ci buttiamo verso valle seguendo il sentiero che in breve ci conduce ad un affollato lago Lungo. Sempre in discesa, torniamo al ponte del del Lago della Battaglia, non lo attraversiamo ma ci manteniamo su tracce che traversano un costone erboso, ci immettono in una valle e dopo qualche chilometro ci conducono al rifugio Aap, da tempo visibile.
Ci tratteniamo in questa splendida costruzione che sembra più un albergo per una celebrativa bevuta e quindi, seguendo la carrabile sterrata torniamo all'alpe Chamanne e infine all'auto che ci attende in grande compagnia da sette ore.
I tempi non comprendono la sosta al Rifugio ma quelle sulpercorso e in vetta (45 minuti circa).
Il dislivello contempla qualche sali scendi.
Sviluppo: 17 km circa; SE: 29.5 km circa.
Eccoci dunque, alle 7:00 del mattino, con l'amico Francesco, in partenza dal parcheggio di Estoul, Val d'Ayas, con l'idea di salire l'estetico Corno Bussola attraverso un noto percorso ad anello.
Prima su sterrata, poi su sentiero che costeggia una pista da sci e quindi ancora per sterrata, raggiungiamo l'alpeggio di Chamanne, continuiamo sulla comodissima strada e perveniamo al bivio a quota 2331.
Qui voltiamo a sinistra e, su traccia, talvolta in modo deciso rimontiamo i prati che transitando per le Alpi di Palasina ci conducono ad un solitario lago della Battaglia. Attraversiamo il primo ponte, costeggiamo il lago, ne attraversiamo un secondo dove, ad un ulteriore bivio, decidiamo di restare sul sentiero 105 che sale deciso al lago del Couloir. Posto magico questo: brume salgono dal lago e da esse, da un momento all'altro, sembra debba materializzarsi una fata.
Saliamo ancora ed eccoci al colle di Palasina marcato da un bel cippo. Sullo stesso, la via per il Corno Bussola è ben segnata a sinistra. Perdiamo un po' di quota sul lato di Mascognaz e riprendiamo la salita su sentiero sempre ottimo che tuttavia ben presto abbondoniamo per un taglio dritto per dritto su tracce verso la Punta del Lago. Un po' provati guadagnamo questa elevazione, poco significativa di per sè, se non fosse che ora il panorama si apre magistralmente sul monte Rosa con tutte le sue cime e, poco più in là, il Cervino in tutta la sua imponenza.
La discesa dalla Punta del Lago è breve ma delicata, tuttavia assicurata da gradini e cavi. Superato questo ostacolo camminiamo ora su magnifica e panoramica cresta, certamente esposta ma sufficientemente larga per essere percorsa con tranquillità. La cresta alterna brevi tratti pianeggianti a pendii molto ripidi e faticosi, data anche la natura del terreno sdrucciolevole.
Ormai in vista della piramide del Bussola, il sentiero lo aggira sulla sua sinistra con piacevole traverso e quindi impone una dura risalita finale per una cinquantina di metri di dislivello.
In vetta il panorama è ora precluso da nuvole passeggere ma poco male, gli occhi sono già abbondantemente pieni di bellezza.
Ci rilassiamo, soli umani, con i soliti riti di vetta, sorvegliati da vicino da numerosi stambecchi impegnati perlopiù al riposo o a prendersi a cornate.
Scendiamo ora, mentre frotte di escursionisti salgono e intercettiamo il sentiero 3C che si abbassa sul Colle Bussola dove una paretina va superata con l'ausilio di scalini e corrimano che rendono questo tratto agevole e sicuro.
Passiamo ora un traverso leggermente esposto e ci buttiamo verso valle seguendo il sentiero che in breve ci conduce ad un affollato lago Lungo. Sempre in discesa, torniamo al ponte del del Lago della Battaglia, non lo attraversiamo ma ci manteniamo su tracce che traversano un costone erboso, ci immettono in una valle e dopo qualche chilometro ci conducono al rifugio Aap, da tempo visibile.
Ci tratteniamo in questa splendida costruzione che sembra più un albergo per una celebrativa bevuta e quindi, seguendo la carrabile sterrata torniamo all'alpe Chamanne e infine all'auto che ci attende in grande compagnia da sette ore.
I tempi non comprendono la sosta al Rifugio ma quelle sulpercorso e in vetta (45 minuti circa).
Il dislivello contempla qualche sali scendi.
Sviluppo: 17 km circa; SE: 29.5 km circa.
Tourengänger:
rochi

Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
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Kommentare (7)