Capanna Bovarina (1870 m) – EMTB
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Escursione nella magnifica Valle di Campo in una giornata con perfette condizioni meteorologiche.
Inizio dell’escursione: ore 8.30
Fine dell’escursione: ore 12.00
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1025 hPa
Temperatura alla partenza: 4°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3700 m
Temperatura all’Alpe Predasca, ore 9.30: 8°C
Temperatura al rientro: 19°C
Velocità media del vento: 0 km/h
Sorgere del sole: 7.28
Ore 8:15, grande parcheggio sterrato degli impianti sciistici di Campo Blenio.
Per la prima volta quest’anno sento il freddo mattutino: il termometro segna 4°C! Dopo l’afa sopportata l’estate scorsa, confesso che non mi dispiace l’aria autunnale frizzante di montagna. Alle 8:30 mi avvio lungo la stradina asfaltata della Valle di Campo, che ho percorso più volte soprattutto con gli sci e con le racchette da neve. Non c’è ancora in giro nessuno, se non un paio di alpigiani sui SUV delle loro aziende. Ricevo il primo raggio di sole a Ponte Orsàira (1465 m) prima di entrare nel fantastico lariceto. La salita è decisamente veloce: non incontro ostacoli, l’asfalto è liscio, la pedalata regolare ed efficace. In poco più di mezz’ora arrivo all’Alpe Predasca (1742 m) immersa in un’intensa luce radente che esalta i primi colori autunnali. Ancora una volta sono rapito dalla bellezza di un paio di chalet ubicati alle spalle dello stallone dell’alpeggio. Non posso fare a meno di fotografarli da diverse angolazioni.
Al momento contemplativo segue l’ulteriore strappo di 170 m di dislivello che mi permette di raggiungere lo straordinario altopiano dell’Alpe di Bovarina: un luogo di rara bellezza, che ammiro in tutte le stagioni. È un saliscendi con maestosi larici affiancati da altri molto più minuti, radure, cespugli, macchie rosse di mirtilli, zone umide, collinette e per sfondo il nero del Pizzo del Corvo che fa da contraltare al bianco della Cima della Bianca.

Dalla stalla dell’Alpe di Bovarina, detto anche Pian Prèvat, ritorno per 400 m sulla sterrata fino alla deviazione per la capanna. Attraversata la piana sulla carrareccia, devo poi scendere lungo un ripido sentiero fino alla Capanna Bovarina, che visito per la seconda volta nell’anno. I due simpatici guardiani Yvonne e Loris sono seduti all’esterno assieme al setter Mia. Scambio qualche impressione poi decido di bere qualcosa. Come ebbi già modo di costatare in altre occasioni, la guardiana ha una smisurata mania dell’ordine e della pulizia. Vorrebbero servirmi all’esterno (tanto per non sporcare il pavimento). Insisto per entrare, vorrei scattare un paio di foto al refettorio. Detto, fatto! Dopo dieci secondi arriva con la paletta e lo scopino per asportare un millimetrico residuo di terra staccatosi dalla suola dei miei scarponcini. Ne approfitta per rivoltare la tovaglia: prevenire è meglio che curare. Vuole evitare che qualche goccia di succo di frutta o qualche briciola di torta possano sporcarla.
Terminata la sosta inizia l’avventura. La discesa si svolge su un single trail tecnicamente impegnativo, spesso sugli argini del Fiume d’Orsàira, che si deve guadare almeno due volte. In alcune situazioni sono costretto a mettere il piede a terra per prevenire spiacevoli incidenti, comunque arrivo sano e salvo, e con soddisfazione, al Ponte Orsàira (1465 m).
Viste le eccellenti condizioni meteorologiche ne approfitto per visitare Orsàira di Dentro (1475 m) e Orsàira di Fuori (1454 m).
A Calcarida (1374 m) abbandono la stradina e mi porto sul versante destro della valle. Il sentiero, dapprima in salita, mi conduce a Risareta (1393 m), poi scende ripido e tortuoso fino alla Chiesa dei SS. Maurizio e Agata di Campo Blenio, che raggiungo tre ore e trenta dopo la partenza.
Anche oggi ho azzeccato la meta della gita in mountain bike.
La Bovarina Bike è un percorso molto interessante, soprattutto per il pregiato lariceto pascolato che si estende dal Ponte Orsàira (1465 m) all’Alpe Bovarina. I meno esperti possono tornare a valle lungo la comoda strada, mentre i più capaci e sicuri possono affrontare i single trail demarcati dai segnavia con il logo della bici.
La giornata ha appagato spirito e corpo: dopamina prodotta in grande quantità!
Tempo totale: 3 h 30 min
Temo di salita: 1 h 25 min
Tempi parziali
Campo Blenio (1200 m) – Alpe Pradasca (1742 m): 35 min
Alpe Pradasca (1742 m) – Alpe di Bovarina (2008 m): 30 min
Alpe di Bovarina (2008 m) – Capanna Bovarina (1870 m): 20 min
Dislivello in salita: 869 m
Quota massima: 2017 m
Quota minima: 1200 m
Sviluppo complessivo: 18,7 km
Difficoltà: PD
Consumo batteria: 57%
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Coordinate Capanna Bovarina: 721'800 / 106'610
Libro di capanna: sì.
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