Alpe Bovarina mt 2008 anello da Campo Blenio

Con Giorgio andiamo alla capanna Bovarina in modo di mettere subito alla partenza le ciaspole.
Tempo buono anche se freddo e vento.Partiamo da Campo Blenio e saliamo per la stradina asfaltata 
ed ora appena sufficientemente innevata. Con Giorgio e l'altro fratello Alberto avevamo fatto un 31 dicembre di diversi anni fa il classico giro salendo come oggi per la stradina e sentiero passando da Ronco di 
Gualdo e poi salendo all'alpe Bovarina , scendendo poi sotto il piz Rossetto sino all'alpe Pradasca e poi
Ronco di Gualdo. Salendo lungo la stradina sento dietro di me qualcuno che dice.....Enrico......boh ci sono tanti Enrico.Gli escursionisti poi ci raggiungono e caspita! Finalmente dopo parecchi anni incontro il famoso
Amedeo con Leo dei Moschiettieri ed altri che non conosco. Parliamo un poco e poi ci uniamo a loro
ed arriviamo alla capanna (io sempre ultimo....e pensare che una volta ero quasi sempre il primo.....pensieri di
anziano). Entro, ci sono anche altri escursionisti e la stufa ben accesa, fa caldo. Giorgio già seduto imsieme
al gruppo di Amedeo e così anch'io mi siedo a mangiare. Tra parole, scherzi gioviali, prosecco, champagne
e pasticcini vari il tempo piacevolmente vola e penso purtroppo anche il peso fisico di tutti. Se ci fosse stato
anche il gruppo di Girovagando con lo chef Luciano non ci saremmo potuti quasi alzare da tavola he he...Che bell'accoppiata: Luciano appunto chef ed Amedo e Leo sommeiller......scherzo he.....
Nota: purtroppo essendo un poco tardi e cercando di prepararci velocemente Io e Giorgio ci siamo deplorevolmente dimenticati di partecipare alle spese del gruppo.......contiamo di rimediare in una prossima occasione di incontro.......
Al termine ringraziamo tutti per la piacevolissima compagnia. Giorgio ed io vogliamo fare appunto il giro predetto all'inizio ed all'uopo avevamo portato le ciaspole, mentre gli altri non le avevano. In effetti le ciaspole sono occorse poichè passando sotto la cresta della Costa ed il pizzo Rossetto la neve era molto più abbondate forse per il vento dei giorni passati.
Fortunatamente abbiamo trovato ancora a malapena visibile le tracce di una  motoslitta e quindi la discesa
è stat notevolmente facilitata.Scendendo ad un certo punto su un albero proprio dritto a noi vedo la classica 
marcatura bianco-rossa, ma ricordando le discese di anni precedenti dico a Giorgio di girare a destra  per scendere su una specie di pianoro dhe porta sulla stradina per l'alpe Pradasca, allungando un poco il percorso. Infatti seguendo la marcatura si arriva più velocemente all'alpe ma con attenzione e neve assestata poichè il percorso è più ripido ed un poco dirupato....è senz'altro preferibile senza neve come già fatto in precedenza. Dall'alpe Pradasca poi su sentiero e poi la stradina arriviamo al parcheggio dove speravamo di incontrare gli amici anche se non ci eravamo precedentemente accordati. Ma loro più veloci erano già passati....Mie foto non ci sino poichè la fotocamera è rimasta sull'auto e con lo smartphone non ci ho nemmeno provato preso com'ero a parlare e stare dietro al gruppo piuttosto faticosamente......ovviamente mentre mio fratello era davanti......Alla prossima