Durrenstein/Picco di Vallandro. Tanto per sciogliere l'acido lattico...
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Dopo il giro fatto con
georgb, oggi gitarella defaticante sul Durrestein, cima che in 23 anni di Pustertal ho sempre snobbato per una serie di motivi. Oggi comunque rimedio.
Anche stamattina partiamo ad orari più che comodi, con un tempo meraviglioso, un sacco di gente a spasso e 8 € in meno grazie al pedaggio/rapina del parcheggio di Prato Piazza, dopo questo inizio cominciamo a salire, seguendo prima una sterrata e poi un bel sentiero che sale abbastanza comodamente. Il bello sino a questo punto è che la gran massa delle persone scorrazza felice nel bel pianoro, lasciando alla minoranza la salita al Picco. Senza alcuna difficoltà tecnica arriviamo al punto dove bisogna disarrampicare per 3/4 metri, assistiti da una catena e stando attenti ai due lati un po esposti (unico passaggio da T3), scendo prima io, poi cerco di prendere Olmo, ma niente, al momento non ne vuole sapere di seguirmi. Quando mi vede andare verso la vicina cima comincia a guaire, tanto che sembra sia sotto tortura, la gente si preoccupa non conoscendo il "soggetto", e allora ritorno al punto critico, riesco ad abbrancarlo con un gesto poco stilistico e finalmente tutti e tre riusciamo a guadagnare la croce di vetta, dove al contrario di quanto pensato all'inizio dell'escursione saremo si o no in 5/6 persone, il resto degli escursionisti si è fermato al passaggio chiave. 2h.
Il panorama da qua è fantastico, sembra quasi inutile sottolinearlo, si vedono gran parte delle Dolomiti, ma anche tutta la parte confinale che declina verso l'Austria, c'è da lustrarsi gli occhi. Facciamo le foto e poi ripartiamo di nuovo, impossibile restare troppo sotto il sole, sembra estate.
Passiamo senza intoppi l'unico punto da fare con attenzione, poi scendiamo sparati sino al Gasthof dove mangiamo qualcosa, circondati da italiani che improvvisano neologismi in tedesco e un botto di ciclisti con la bici "assistita", un mare magnum che sembra un film di Woody Allen.
In mezzo a sto marasma non ci restiamo molto e quando ritorniamo alla vicina auto è ancora molto presto, non è un male, anzi, domani ci aspetta una bella salita, quindi...ora si va a casa a fare un bel riposino, non prima di aver bevuto una ca..o di cioccolata che se la facessero dalle mie parti a sto modo ti darebbero 30 anni di galera con gli ultimi 5 anni da scontare in 41 bis.
A' la prochaine! Menek,Nadia e Olmo.

Anche stamattina partiamo ad orari più che comodi, con un tempo meraviglioso, un sacco di gente a spasso e 8 € in meno grazie al pedaggio/rapina del parcheggio di Prato Piazza, dopo questo inizio cominciamo a salire, seguendo prima una sterrata e poi un bel sentiero che sale abbastanza comodamente. Il bello sino a questo punto è che la gran massa delle persone scorrazza felice nel bel pianoro, lasciando alla minoranza la salita al Picco. Senza alcuna difficoltà tecnica arriviamo al punto dove bisogna disarrampicare per 3/4 metri, assistiti da una catena e stando attenti ai due lati un po esposti (unico passaggio da T3), scendo prima io, poi cerco di prendere Olmo, ma niente, al momento non ne vuole sapere di seguirmi. Quando mi vede andare verso la vicina cima comincia a guaire, tanto che sembra sia sotto tortura, la gente si preoccupa non conoscendo il "soggetto", e allora ritorno al punto critico, riesco ad abbrancarlo con un gesto poco stilistico e finalmente tutti e tre riusciamo a guadagnare la croce di vetta, dove al contrario di quanto pensato all'inizio dell'escursione saremo si o no in 5/6 persone, il resto degli escursionisti si è fermato al passaggio chiave. 2h.
Il panorama da qua è fantastico, sembra quasi inutile sottolinearlo, si vedono gran parte delle Dolomiti, ma anche tutta la parte confinale che declina verso l'Austria, c'è da lustrarsi gli occhi. Facciamo le foto e poi ripartiamo di nuovo, impossibile restare troppo sotto il sole, sembra estate.
Passiamo senza intoppi l'unico punto da fare con attenzione, poi scendiamo sparati sino al Gasthof dove mangiamo qualcosa, circondati da italiani che improvvisano neologismi in tedesco e un botto di ciclisti con la bici "assistita", un mare magnum che sembra un film di Woody Allen.
In mezzo a sto marasma non ci restiamo molto e quando ritorniamo alla vicina auto è ancora molto presto, non è un male, anzi, domani ci aspetta una bella salita, quindi...ora si va a casa a fare un bel riposino, non prima di aver bevuto una ca..o di cioccolata che se la facessero dalle mie parti a sto modo ti darebbero 30 anni di galera con gli ultimi 5 anni da scontare in 41 bis.
A' la prochaine! Menek,Nadia e Olmo.
Tourengänger:
Menek

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Kommentare (6)