Piz de Stabi (3136 m) - Puntone dei Fraciòn (3202 m)
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Finalmente riesco a trovare una giornata libera per ultimare le due cime che mancano della Val Malvaglia con Fredy e soprattutto ultimare la serie di 3000 di questa magnifica e stupenda valle...
Inizio dell'escursione alle ore 6:00
Tempo dell'escursione al Piz de Stabi 10:00 (con piccola pausa prima del ghiacciaio)
Tempo dell'escursione al Puntone dei Fraciòn 10.35 (senza pause)
Temperatura alla partenza +15.0°
Temperatura sulle cime +8.0°
Rientro verso le ore 15:00 (con pause e soprattutto relax c/o l'Alpe Piotta)
Temperatura al rientro +24.5°
Totale km: 21.32
Sforzo km: 55.54
Tempo escursione senza pause: 7h 35min.
Tempo escursione con pause: 9h
Parcheggiamo a Fontané e una volta pronti partiamo subito a buon ritmo in direzione di Campéi, saliremo per il vecchio sentiero in disuso passando dal Piano di Pena e infine al Zapportpass. Salendo il sentiero alle 6.20 di mattina sento un profumino, mi giro, ed ecco un bel porcino ancora nello scuro notturno del sottobosco. La giornata non poteva inziare meglio e stasera il risotto è assicurato.
Una volta sul Ghiacciaio del Giumello la neve presente è ancora tanta e decidiamo di salire dritti per il ghiacciaio fino verso il Pass de Stabi. Iniziamo quindi l'ascesa al Piz de Stabi.
Bisogna seguire una leggera traccia verso la sinistra dell'anticima, una volta all'anticima evitare i piccoli torrioni passando leggermente sotto sempre a sinistra, fatto questo tratto restare sempre sul filo di cresta fino a dove la cresta si apre magicamente bella larga e facile. Ultimo pezzo piccola arrampicata e cima conquistata. Facciamo la foto di rito e, vista la meteo del pomeriggio, decidiamo di salire subito al Fracìon che ogni tanto si nasconde timido dietro la nebbia.
Scendiamo dal Piz de Stabi verso il Pass de Stabi, stando questa volta molto più in cresta ed evitando di scendere sul ghiacciaio; iniziamo quindi l'ascesa al Puntone dei Fracìon che sembra prendere più tempo del dovuto, ma in solo 35 min. dal Piz de Stabi siamo già alla croce di vetta. La salita dal versante nord è sicuramente la più facile e la normale, presenta solo una piccola arrampicata di grado I.
Fredy sin da ragazzo sognava di salire questa montagna ed oggi ha potuto esaudire il suo desiderio, quindi gli ho permesso 20min. di pausa ;) ahah! Abbiamo mangiato qualcosina, fatto tante foto e ci siamo goduti il panorama solo verso la Val di Dandrio e la Val di Malvaglia fino alla Riviera, perchè dietro al Fracìon c'era un nebbione unico.
Ora di scendere... ma non dalla stessa parte, pensavo di passare a trovare il nostro amico Luciano visto a fine luglio quando avevamo fatto le 3x 3000 della Fürbeda, ridiscendiamo seguendo i nostri omini di sasso fatti salendo fino al Passo delle Creste e, invece di scendere all'Alpe Giumello, tagliamo per le cengie fino a prendere un sentiero di bestiame, che ci porta "sull'ufficiale" che collega l'Alpe Giumello all'Alpe Piotta. Appena in Piotta vediamo Luciano che sta partendo con il suo fedele amico e il suo zaino verso valle, ci salutiamo e aprofittiamo della fontana per rilassarci un poco, ma non troppo perchè i temporali iniziano a girare e non vogliamo prenderci una lavata. Mangiamo gli ultimi panini, ci rivestiamo e ripartiamo per il sentiero che ci condurrà dapprima a Soregn e poi a Fontané.
Una volta a Fontané delle nuvole minacciose e tuoni con lampi arrivano dalla zona Quarnei, wow, dove eravamo prima diluvia e a noi più bene di così non poteva andare. Tutto calcolato perfettamente e i conti con l'Alta Val Malvaglia per me sono chiusi ;) !!!
Saluti e a presto con una nuova avventura e grazie Fredy per la compagnia.
Ciao, Saimon
Fredy
La Val Dandrio, splendida valle laterale che parte da Campéi, ha due punti di forza che ne caratterizzano ancora di più la propria bellezza: la cascata "Froda" sul fondovalle e il Puntone dei Fracìon lassù in alto.
Alla "Froda" ci sono stato parecchie volte sia da ragazzo che da adulto mentre a quello che un tempo veniva chiamato Pizzo Giumello mai ne ho avuto l'occasione.
Insomma erano tanti anni che volevo arrivare alla vetta del Puntone dei Fracìon, ma vuoi per una cosa e vuoi per l'altra, mai ci sono riuscito. Oggi finalmente, accompagnato dall'ormai celebre compagno di cordata Saimon, ho potuto conquistare quello che io ho battezzato Sua Maestà, il Puntone dei Fracìon.
Ovviamente ho approfittato della giornata per andare con Saimon all'altra cima che gli mancava in questa bella e selvaggia regione, il Piz de Stabi.
Con queste due vette i 10x3000 della zona sono in cascina: mica male se si pensa che ho iniziato a praticare alpinismo a queste altezze solamente poco più di un anno fa.
La salita da Campei al Pass de Stabi, passando da Piano di Pena e dall'alpe al punto 2055, è stata lunga e con un bel dislivello, ma affrontata in modo sicuro e con un buon ritmo.
Questo nonostante anche l'attraversata del Ghiacciaio di Giumello che non ci ha causato particolari problemi.
Poi le due creste per le cime, con tanto di urlo liberatorio una volta toccato con mano la croce di vetta del Puntone dei Fracìon!
Grazie a Saimon per avermi accompagnato e dato la possibilità di raggiungere la mia montagna preferita.
La parte tecnica la lascio all'amico molto più esperto di me, ma le creste affrontate, con un buon allenamento fisico, sono più che fattibili. L'unica cosa che in un giorno bisogna calcolare oltre 2000 metri di dislivello sia a salire che a scendere.
Insomma una bella sgambata.
Inizio dell'escursione alle ore 6:00
Tempo dell'escursione al Piz de Stabi 10:00 (con piccola pausa prima del ghiacciaio)
Tempo dell'escursione al Puntone dei Fraciòn 10.35 (senza pause)
Temperatura alla partenza +15.0°
Temperatura sulle cime +8.0°
Rientro verso le ore 15:00 (con pause e soprattutto relax c/o l'Alpe Piotta)
Temperatura al rientro +24.5°
Totale km: 21.32
Sforzo km: 55.54
Tempo escursione senza pause: 7h 35min.
Tempo escursione con pause: 9h
Parcheggiamo a Fontané e una volta pronti partiamo subito a buon ritmo in direzione di Campéi, saliremo per il vecchio sentiero in disuso passando dal Piano di Pena e infine al Zapportpass. Salendo il sentiero alle 6.20 di mattina sento un profumino, mi giro, ed ecco un bel porcino ancora nello scuro notturno del sottobosco. La giornata non poteva inziare meglio e stasera il risotto è assicurato.
Una volta sul Ghiacciaio del Giumello la neve presente è ancora tanta e decidiamo di salire dritti per il ghiacciaio fino verso il Pass de Stabi. Iniziamo quindi l'ascesa al Piz de Stabi.
Bisogna seguire una leggera traccia verso la sinistra dell'anticima, una volta all'anticima evitare i piccoli torrioni passando leggermente sotto sempre a sinistra, fatto questo tratto restare sempre sul filo di cresta fino a dove la cresta si apre magicamente bella larga e facile. Ultimo pezzo piccola arrampicata e cima conquistata. Facciamo la foto di rito e, vista la meteo del pomeriggio, decidiamo di salire subito al Fracìon che ogni tanto si nasconde timido dietro la nebbia.
Scendiamo dal Piz de Stabi verso il Pass de Stabi, stando questa volta molto più in cresta ed evitando di scendere sul ghiacciaio; iniziamo quindi l'ascesa al Puntone dei Fracìon che sembra prendere più tempo del dovuto, ma in solo 35 min. dal Piz de Stabi siamo già alla croce di vetta. La salita dal versante nord è sicuramente la più facile e la normale, presenta solo una piccola arrampicata di grado I.
Fredy sin da ragazzo sognava di salire questa montagna ed oggi ha potuto esaudire il suo desiderio, quindi gli ho permesso 20min. di pausa ;) ahah! Abbiamo mangiato qualcosina, fatto tante foto e ci siamo goduti il panorama solo verso la Val di Dandrio e la Val di Malvaglia fino alla Riviera, perchè dietro al Fracìon c'era un nebbione unico.
Ora di scendere... ma non dalla stessa parte, pensavo di passare a trovare il nostro amico Luciano visto a fine luglio quando avevamo fatto le 3x 3000 della Fürbeda, ridiscendiamo seguendo i nostri omini di sasso fatti salendo fino al Passo delle Creste e, invece di scendere all'Alpe Giumello, tagliamo per le cengie fino a prendere un sentiero di bestiame, che ci porta "sull'ufficiale" che collega l'Alpe Giumello all'Alpe Piotta. Appena in Piotta vediamo Luciano che sta partendo con il suo fedele amico e il suo zaino verso valle, ci salutiamo e aprofittiamo della fontana per rilassarci un poco, ma non troppo perchè i temporali iniziano a girare e non vogliamo prenderci una lavata. Mangiamo gli ultimi panini, ci rivestiamo e ripartiamo per il sentiero che ci condurrà dapprima a Soregn e poi a Fontané.
Una volta a Fontané delle nuvole minacciose e tuoni con lampi arrivano dalla zona Quarnei, wow, dove eravamo prima diluvia e a noi più bene di così non poteva andare. Tutto calcolato perfettamente e i conti con l'Alta Val Malvaglia per me sono chiusi ;) !!!
Saluti e a presto con una nuova avventura e grazie Fredy per la compagnia.
Ciao, Saimon
Fredy
La Val Dandrio, splendida valle laterale che parte da Campéi, ha due punti di forza che ne caratterizzano ancora di più la propria bellezza: la cascata "Froda" sul fondovalle e il Puntone dei Fracìon lassù in alto.
Alla "Froda" ci sono stato parecchie volte sia da ragazzo che da adulto mentre a quello che un tempo veniva chiamato Pizzo Giumello mai ne ho avuto l'occasione.
Insomma erano tanti anni che volevo arrivare alla vetta del Puntone dei Fracìon, ma vuoi per una cosa e vuoi per l'altra, mai ci sono riuscito. Oggi finalmente, accompagnato dall'ormai celebre compagno di cordata Saimon, ho potuto conquistare quello che io ho battezzato Sua Maestà, il Puntone dei Fracìon.
Ovviamente ho approfittato della giornata per andare con Saimon all'altra cima che gli mancava in questa bella e selvaggia regione, il Piz de Stabi.
Con queste due vette i 10x3000 della zona sono in cascina: mica male se si pensa che ho iniziato a praticare alpinismo a queste altezze solamente poco più di un anno fa.
La salita da Campei al Pass de Stabi, passando da Piano di Pena e dall'alpe al punto 2055, è stata lunga e con un bel dislivello, ma affrontata in modo sicuro e con un buon ritmo.
Questo nonostante anche l'attraversata del Ghiacciaio di Giumello che non ci ha causato particolari problemi.
Poi le due creste per le cime, con tanto di urlo liberatorio una volta toccato con mano la croce di vetta del Puntone dei Fracìon!
Grazie a Saimon per avermi accompagnato e dato la possibilità di raggiungere la mia montagna preferita.
La parte tecnica la lascio all'amico molto più esperto di me, ma le creste affrontate, con un buon allenamento fisico, sono più che fattibili. L'unica cosa che in un giorno bisogna calcolare oltre 2000 metri di dislivello sia a salire che a scendere.
Insomma una bella sgambata.
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