Bischofspitze (3029 m) – Piz Faschalba (3047 m) – Breite Krone (3079 m)
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Oggi è un giorno speciale: è un venerdì 13!
Per molti il venerdì è il preludio del fine settimana, sinonimo di tempo libero. Per me è invece l’ultimo giorno di questa bellissima settimana trascorsa in Tirolo.
Oltre al giorno venerdì, c’è la combinazione con il numero 13, che nella superstizione popolare porterebbe una grande malasorte, parlando fuori dai denti, una grande sfiga.
Perché il venerdì 13 costituisce un presagio di disgrazie? Secondo la tradizione cattolica il 13 ricorda il numero di commensali dell’ultima cena di Gesù, crocefisso di venerdì.
Non sono un fautore della cultura numerologica, tuttavia neutralizzo il 13 con un numero che rappresenta la perfezione: il 3. Anche questo avrà sicuramente una derivazione biblica, basti pensare alla Divina Trinità.
Tre sono i tremila che desidero raggiungere in un solo giorno.
Inizio dell’escursione: ore 8:45
Fine dell’escursione: ore 14:50
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1020 hPa
Velocità media del vento: 5 km/h
Costo Taxi Galtür – Jamtalhütte: 8.- € x 2 = 16.- €
È una bellissima giornata estiva, ideale per salire ad alte quote. La gita inizia a Galtür, davanti all’albergo che mi ospita. Alle 8:17, il Taxi prenotato dalla proprietaria dell’Hôtel arriva puntualissimo e mi fa accomodare all’ultimo posto ancora libero. Lo shuttle-bus percorre di gran carriera la stradina della Jamtal, superando griglie metalliche, canaline, buche e dossetti. La corsa è interrotta da alcune soste forzate per schivare delle bovine ferme sulla carreggiata. In circa 20 minuti arriviamo alla Jamtalhütte (2165 m), capanna che ho visitato tre giorni fa con la e-bike.
Alle 8:45, dopo alcune foto scattate al grande rifugio del DAV, mi avvio in direzione del Kronenjoch, valico che il segnavia dà a 3 h. Il percorso è ottimamente segnalato da bolli bianco-rossi e da bandierine arancione, ben visibili anche da lontano. In località Breites Wasser raggiungo un gruppo che condivideva il bussino. Mi cedono il passo. Sì, oggi lo “Jungmann” non ne ha per nessuno, mi sento in forma smagliante.
Al cosiddetto Finanzerstein (2476 m), un rifugio realizzato sotto un macigno, ciò che nelle valli ticinesi chiamerebbero splüi, mi concedo la prima sosta. La costruzione sottoroccia serviva da rifugio alle guardie di confine; la frontiera con la Svizzera dista infatti solo un chilometro e mezzo e la via era molto frequentata dai contrabbandieri.
Mi trovo ad un bivio: a destra si sale verso il Pass Fütschol (2767 m) e la successiva Val Urschai, a sinistra verso il Kronenjoch (2976 m) e la Val Fenga.
Scelgo la sinistra, lungo il sentiero che supera dapprima un promontorio, a cui segue un tratto pianeggiante con degli specchi d’acqua contornati da nevai. Due dei tre tremila che desidero raggiungere sono ora ben visibili. Da qui via anche gli ultimi ciuffi d’erba cedono il posto agli sfasciumi e ai macereti. Lo strappo che precede il giogo è ripido e in alcuni punti cedevole. I bastoncini telescopici sono di grande aiuto. Dopo 2 h e 20 min dalla capanna pervengo al Kronenjoch (2976 m), valico già raggiunto nel mese di febbraio scorso con le pelli di foca. Lo sguardo si allarga anche al terzo tremila che desidero conquistare, la Curuna Lada / Breite Krone.
Riparto immediatamente verso il primo obiettivo. Il sentiero, non esposto, mi porta dapprima ad una cima senza nome, con tanto di omino di pietre, posta a circa 3009 m di quota. La Bischofspitze (3029 m) è 200 m più a sud-ovest e richiede negli ultimi metri una breve “Kraxelei”, una semplice arrampicata.
Per il secondo tremila devo camminare ancora per 385 m lungo la facile cresta che corrisponde alla linea di confine Austria-Svizzera. Dopo 2 h e 50 min di cammino arrivo alla grande e lucente croce di vetta: Grenzeckkopf / Piz Faschalba (3047 m) geschafft!
Piz Faschalba / Grenzeckkopf (3048 m)
Mi trovo sul confine tra i comuni di Galtür e Scuol, con un panorama eccezionale a 360°. Trovo ancora lo spazio per scrivere i saluti su quello che resta del libro di vetta e mi godo la cima nel silenzio più assoluto. Quattro compagni che hanno condiviso il pullmino stanno salendo dal Pass Futschöl, lungo la cresta ovest.
La Breite Krone vista da qui è seducente. Per raggiungerla devo tornare al Kronenjoch, dove mi aggrego a due escursioniste provenienti dalla California. Con Veronika e Ilenia discuto appassionatamente dei parchi nazionali statunitensi, tanto che mi trovo in vetta senza rendermene conto. È il segno evidente che la salita non è tosta. Il sentierino si sviluppa su terriccio e sfasciumi e risale con alcuni risvolti il fianco occidentale dell’imponente montagna con un ultimo dislivello di soli 120 m circa a partire dal giogo.
Nel modesto omino di pietre è infissa una croce, ancora più discreta, accarezzata dallo sventolio delle bandierine tibetane.
Osservo le amate cime della Val Fenga, scrutando una possibile meta per la prossima stagione sci escursionistica.
Il ritorno alla Jamtalhütte mi richiede poco meno del tempo necessario per la salita.
Alle 16:20, come concordato con l’autista, il Taxi ci riprende al rifugio per la corsa a valle.
Il venerdì 13 non mi ha portato iella, al contrario mi ha regalato una stupenda giornata escursionistica che ricorderò a lungo.
Piccozza portata a spasso…
Tempo totale: 6 h 05 min
Tempo di salita: 3 h 40 min
Tempi parziali
Jamtalhütte (2165 m) – Finanzerstein (2476 m): 1 h
Finanzerstein (2476 m) – Kronenjoch (2976 m): 1 h 20 min
Kronenjoch (2976 m) – Bischofspitze (3029 m): 15 min
Bischofspitze (3029 m) – Piz Faschalba (3045 m): 15 min
Piz Faschalba (3045 m) – Breite Krone (3079 m): 40 min
Breite Krone (3079 m) – Jamtalhütte (2165 m): 2 h 17 min
Dislivello in salita: 1081 m
Sviluppo complessivo: 13,7 km
Difficoltà: T3
Coordinate Bischofspitze: 812'835 / 194'710
Coordinate Piz Faschalba: 812'955 / 194'400
Coordinate Breite Krone: 813'630 / 194'905
Copertura della rete cellulare: zone d’ombra.
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