3D Greina Tour: Valdraus, "Capitan" Gaglianera e traversata dell'altopiano


Publiziert von Fenice , 24. Juli 2020 um 15:46.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:12 Juli 2020
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   CH-TI   Gruppo Piz Medel   Gruppo Piz Terri   Gruppo Pizzo Corói   Gruppo Pizzo di Cassimoi 
Zeitbedarf: 3 Tage
Aufstieg: 2500 m
Abstieg: 2500 m
Strecke:35 km


Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre,
ma nell’avere occhi nuovi.

Marcel Proust
 


GIORNO 0 - Preparativi
Negli scorsi mesi, prevedendo un'estate di vacanze "casalinghe" ci siamo dotati di tutta l'attrezzatura per bivaccare in quota e finalmente il grande momento è giunto: domani si parte per il grande viaggio, che questa volta non ci porterà molto lontano in termini di chilometri, ma lontanissimo con il cuore ❤️
 
A piedi attraverso le montagne, alla scoperta di alcune delle più belle valli e vette della nostra regione.
 
Il piano di massima prevede una tre giorni nella Greina prima e due-tre giorni in Val Malvaglia poi, ovviamente adattando il tutto anche in base alle condizioni che troveremo.


GIORNO 1 - Campo Base... e Piz Valdraus 3095 m
Tempo: 7 ore - Percorso: 11 Km  -   Dislivello: 1200 m

Arriviamo con tutta calma a Ghirone e saliamo fino a Pian Geirett sfruttando il bus della Greina delle ore 10:20.
 
Da Pian Geirett iniziamo l'inesorabile salita che ci porterà verso l'altopiano della Greina prima e al laghetto situato a quota 2490 poi, dove abbiamo pianificato di fare il nostro campo base, poco sotto la Fuorcla de Sura da Lavaz. Lo zaino a pieno carico sembra un macigno da trasportare, diciassette kg tra attrezzature tecniche, attrezzature da bivacco, cibo, vestiti e quant'altro. Nonostante tutto saliamo bene, ed in una cinquantina minuti circa siamo alla Capanna Scaletta, dove ci gustiamo una bella birra prima di riprendere la marcia.
 
Imbocchiamo il sentiero che si dipana sul lato Nord dell'altopiano, segnato in bianco-blu come terreno alpino, e transitiamo vicino all'arco naturale della Greina: è incredibile come madre natura abbia forgiato tale meraviglia. Abbiamo tutto il tempo del mondo, dunque ci fermiamo a scattare qualche fotografia e ad ammirarlo per bene.
 


Subito dopo l'arco svoltiamo a sinistra, puntando a Nord, e prendiamo la via che sale alla Fuorcla: il sentiero è sempre marcato come itinerario alpino ma non è difficile, si transita in alcuni punti con sassi e blocchi tuttavia stabili, in compenso però si inerpica per bene e dall'altopiano arriviamo abbastanza velocemente al laghetto, punto prefissato come meta odierna. Finalmente possiamo scaricare il macigno per allestire il campo base, ed è un sollievo.
 
Troviamo una bella piazzola di erba, sistemiamo la tenda, mettiamo alcune cose in fresco in una lingua di neve e poi pranziamo.
 
Successivamente decidiamo di fare una piccola ricognizione un po' più in alto, per studiare un po' il terreno: il piano prevederebbe di salire il Medel domani e poi Valdraus e Gaglianera il giorno successivo.... si sa però che l'appetito vien mangiando e alla fine, complice una giornata spettacolare, ci siamo fatti prendere un po' la mano e la ricognizione è terminata direttamente sulla cima del Piz Valdraus!
 
Le condizioni ci hanno permesso di salire in buona parte sfruttando l'ancora abbondante neve e dunque evitando instabili pietraie di sfasciume, tranne che in alcuni punti: dal nostro campo base infatti siamo partiti direttamente su nevaio fino al secondo laghetto attorno a 2600 metri (ancora totalmente sommerso) e poco dopo abbiamo iniziato il lungo traverso che, sempre alternando neve e pietraia, ci ha portato nella conca che come un anfiteatro si apre sulle due spettacolari cime.
 
Per farle entrambe è tardi, sono pur sempre le cinque del pomeriggio... decidiamo per il Valdraus, tanto ci sono ancora due giorni. Attacchiamo la vetta perpendicolarmente da sotto e successivamente ci spostiamo ad Est con un traverso per prendere la cresta che lo collega al Gaglianera. Tutta questa fase dell'ascesa è su sfasciume non stabilissimo, ma con un po' di attenzione si sale senza troppi problemi. Non presenta mai particolari punti esposti o che richiedono le mani.

In vetta il panorama è magnifico a 360°, la luce pomeridiana dona una visione diversa alla quale non siamo abituati...  la cresta che va al Gaglianera chiama ma è davvero tardi e dunque iniziamo la discesa.



Sempre sfruttando i nevai si va piuttosto veloce e rientriamo al campo base alle 19:30, stanchi ma soddisfatti ... e affamati!

Ci gustiamo un mini aperitivo a base di formaggio e salamino mentre cuoce la cena: abbiamo fatto l'esperimento di prendere dei cibi liofilizzati che sono pronti in 6-7 minuti ma mi sa che per la seconda tranche in Val Malvaglia opteremo per pasta o riso "veri", tanto peso ed ingombro non cambiano molto ma danno cento volte più soddisfazione.


GIORNO 2 - "Capitan" Gaglianera 3120 m
Tempo: 4:30 ore - Percorso: 6.5 Km  -   Dislivello: 650 m

Nessuna bella storia da raccontare inizia con una giornata sul divano.
 
Può però iniziare con una gran nebbia ed una leggera pioggerellina, che ti costringe a rivedere i piani: oggi avremmo dovuto salire il Medel ma le condizioni di primo mattino non sono ideali, la visibilità è pressoché nulla.
 
Si sa che la pazienza è la virtù dei forti e così attendiamo che la nebbia si dissolva, ma quando finalmente lo fa - verso mezzogiorno - per la meta prefissata ormai è troppo tardi: la strada è lunga e la cresta che collega la Fuorcla al passaggio a quota 3015 (dove si attacca il ghiacciaio) è ancora bella innevata e sicuramente insidiosa, da fare con attenzione... rischieremmo di partire per tornare a casa con un nulla di fatto.
 
Piano B: Piz Gaglianera 3120 m - un signor piano B.
 
L'itinerario è pressochè il medesimo fino alla conca, da lì invece di alzarci di quota subito decidiamo di cambiare un po' e salire attraversando alcuni nevai più in basso rispetto a quanto fatto ieri per il Valdraus, in modo da portarci direttamente sotto alla piramide sommitale del Gaglianera, che aggiriamo da Sud - sfruttando fino all'ultima lingua di neve - per poi salire in cresta a Sud-Est. La salita richiede più attenzione rispetto al Valdraus, le rocce sono più stabili ma anche un po' piu esposte e si richiede spesso l'uso delle mani.
 


Gaglianera ha il nome di un pirata, per me da oggi in poi sarà Capitan Gaglianera. Guglie aguzze a formarne la bella cresta, nero come la pece, elegante ed austero, nuvole bianche ad incoronarne l'affilata vetta. Capitan Gaglianera. Ti ricorderò come una delle più belle.
 


Avremmo mai immaginato che una giornata iniziata con visibilità zero sarebbe terminata così, con una cima straordinaria e a seguire aperitivo con marmotte e stambecco nel giardino di casa?
No, ma questa è la continua sorpresa che si può godere in montagna.

GIORNO 3 - Greina
Tempo: 5 ore - Percorso: 17 Km  -   Dislivello: 250m salita / 1200m discesa
 
Ci svegliamo con un tiepido sole e qualche vapore nebbioso, il paesaggio è incantato.



Nel pomeriggio è prevista pioggia e forse anche qualche temporale, meglio dunque smontare il campo base ed abbassarsi un po' di quota.
 
L'intenzione è quella di fare un piccolo giro nell'altopiano della Greina, che offre molti spunti, ma totalmente conquistati da un ambiente meraviglioso e selvaggio alla fine decidiamo di compiere la traversata completa fino alla Capanna Motterascio ed al Lago Luzzone. I sentieri sono ben segnati e senza particolari difficoltà.
 


Il paesaggio cambia faccia rapidamente: dai verdi prati bagnati dal Rein da Sumvitg si passa a lande brulle e desertiche, degne della migliore ambientazione western.
 
Scorgiamo un piccolo canyon, con il fiume che si districa serpeggiante tra le pareti, e laddove un'ansa si incurva sinuosa richiama alla mente l'Horseshoe Bend del fiume Colorado in Arizona.
 


Si torna a docili pascoli, seguiti da boschi di larici e piano piano scendiamo fino alle rive del Lago Luzzone, che costeggiamo fino alla diga. Siamo un'ora e mezzo in anticipo per l'autobus, quindi decidiamo di compiere un ultimo sforzo e scendere fino a Ghirone a piedi... dopo poche curve per fortuna passa un'automobile e scrocchiamo un passaggio.

La giornata si conclude con diciassette km percorsi col "macigno" di diciassette kg sulle spalle... non male.
 
Domani sarà brutto tempo, ci concederemo un giorno di riposo per poi spostarci in Val Malvaglia e continuare il nostro viaggio... 

Tourengänger: Fenice, Raff68
Communities: Hikr in italiano


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Geodaten
 49290.gpx Giorno 1: Pian Geirett - Piz Valdraus
 49300.gpx Giorno 2: Laghetto 2490 - Piz Gaglianera
 49313.gpx Giorno 3: Traversata Greina - Motterascio - Luzzone

Galerie


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Kommentare (2)


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emanuele80 hat gesagt:
Gesendet am 28. Juli 2020 um 09:29
Bellissima uscita in posti magnifici e splendide foto.
Complimenti!

Ciao,
Emanuele

Fenice hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. August 2020 um 08:26
Grazie mille Emanuele :)
Stella


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