Tutte le Tagliate di Cosio


Publiziert von cai56 , 1. Juni 2018 um 18:46. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:27 Mai 2018
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 1468 m
Abstieg: 1458 m
Strecke:Circolare 19,64 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; alla rotonda all'ingresso della città svoltare a destra e salire fino all'imbocco della provinciale per la Valgerola. Seguirla fino al primo tornante e parcheggiare nei pochi posti disponibili all'interno della curva.

Il versante orobico che sovrasta i comuni di Morbegno e, soprattutto, nel nostro caso, di Cosio appare fittamente coperto di foreste con solo, qua e là, piccole radure ospitanti nuclei di baite in collegamento fra loro tramite una fittissima rete di sentieri e piste forestali. Fanno eccezione le antiche e vastissime deforestazioni dell'Alpe Tagliata e delle Tagliate, che caratterizzano il paesaggio della Bassa Valtellina. Questa escursione, con un ampio anello lungo semplici sentieri segnalati - ma prevalentemente non indicati in alcuna maniera - permette la visita di luoghi che hanno evitato l'abbandono tramite la trasformazione in gradevoli sedi di vacanza estiva. Un poco diverso ed esemplarmente negativo il caso dell'immensa Alpe Tagliata, proprietà del comune di Cosio Valtellino. Da molti decenni (sicuramente più di quarant'anni, a memoria personale) era già presente una bella pista sterrata che si distaccava dalla provinciale della Valgerola all'altezza di Canleggia e arrivava alla base dell'Alpe Tagliata in località Doss Tiun: l'alpeggio veniva ben caricato, in inverno la strada veniva ripulita dalla neve il più possibile e... si sciava comodamente lungo splendidi pendii di polvere meravigliosa; d'estate la pozza dei Bagni dell'Orso richiamava vere folle di turisti, e, per gli altri, c'era un comodo accesso alle cime. Poi il comune di Cosio decise di valorizzare l'area. La strada venne asfaltata e resa a pedaggio come VASP (Viabilità Agro-Silvo-Pastorale), le baite vennero rimodernate e la casera adattata a rifugio escursionistico; questo comportò ovviamente elevatissime spese e, per rientrare nei bilanci, si trovò solo l'espediente di alzare gli affitti del pascolo e del rifugio. Da allora nessuno ha più caricato l'alpeggio, il rifugio non è mai stato aperto; l'edificio costruito presso i Bagni dell'Orso - di aspetto moderno, fra chiesa e stazione funiviaria - è incompleto e in stato di degradato abbandono. A Canleggia continua ad iniziare il tratto a pedaggio: non viene indicato il punto di vendita dei pass ("vox populi" suggerisce il bar all'imbocco della provinciale della Valgerola), non esiste nemmeno un solo posto di parcheggio per chi voglia salire a piedi, d'inverno la strada non viene ripulita da neve e ghiaccio. I controlli della polizia locale sono assidui.


Dal tornante si imbocca la strada asfaltata (a pedaggio) che si dirige verso due agriturismi in località Dossa: parecchie belle abitazioni circondano un canneto paludoso che rappresenta quanto rimane dell'antico lago; al termine della conca, prima che la carrozzabile inizi a scendere, si sale a sinistra lungo una mulattiera segnalata che si avvia ad attraversare un fitto bosco di latifoglie: si intersecano parecchi sentieri, ben frequentati e tutti bollati nelle varie combinazioni del bianco e rosso, ma mai con la benché minima indicazione di provenienza o destinazione. Tendendo sempre, di massima, verso sud-ovest si accostano i pascoli di Malanotte (identificabili solo sulla carta IGM del 1973) e poi si raggiunge l'apertura di Arighetti, dove si incontra la pista carrozzabile di accesso. Si segue la sterrata verso sinistra in lieve discesa fino a raggiungere la confluenza nella strada Canleggia-Alpe Tagliata; proseguendo in salita verso destra sull'asfalto, poco dopo il primo tornante, si trova la vecchia mulattiera che sale ripidamente intersecando la carrozzabile più volte. Dopo un breve tratto più pianeggiante si arriva al margine più basso dei vastissimi pascoli dell'Alpe Tagliata: ci accolgono il cantiere abbandonato dell'edificio indecifrabile sopra descritto e la Baita degli Alpini del Doss Tiun. Il cammino prosegue verso sinistra lungo la pista ormai sconnessa che risaliva zigzagando tutta l'estensione dell'alpeggio: dopo pochi passi si raggiunge la pozza dei Bagni dell'Orso; qui i lavori del comune di Cosio sono stati ben fatti: la tenuta delle sponde del laghetto è stata ripristinata senza alcun impatto visivo e il rifornimento idrico è stato razionalizzato tramite un piccolo acquedotto; la presenza di una nutritissima colonia riproduttiva di Rana temporaria testimonia la correttezza dell'opera. Seguendo lungamente la successione di tornanti e traversi, si oltrepassa - lasciandola a sinistra - una pista erbosa che potrebbe abbreviare l'escursione scendendo direttamente alle Tagliate di Sotto, e si raggiunge la Casera dell'Alpe Tagliata; qui compaiono numerose indicazioni di mete nel Parco delle Orobie Valtellinesi, trovandoci ormai sul percorso - ben poco riconoscibile - della GVO-Gran Via delle Orobie. Proseguire verso la Motta di Olano - waypoint successivo - non è facilissimo: guardando verso monte (sud) si vedranno due radure affiancate, separate da una cortina di abeti; dirigendosi verso quella di sinistra (est) si troveranno dipinte sui sassi affioranti frecce di vernice blu (segnavia di una vecchia e dimenticata gara di corsa in montagna): ai margini del bosco ricompare - fra monumentali formicai - un ottimo sentiero. La traversata verso Olano è un bellissimo saliscendi nel rado bosco di conifere che percorre nel punto più alto l'impluvio della Valle di Cosio, ai piedi dell'impervia anticima settentrionale del Pizzo dei Galli. Con una brevissima risalita si sbuca sui panoramici pascoli della Motta di Olano proprio a fianco della piccola canalizzazione in legno di larice che scorre seminterrata dalle Zocche di Olano fino alla pozza d'abbeverata dell'alpe. Scendendo ripidamente fra i pascoli, si raggiunge il margine del bosco presso la baita di Barico, dove si intercetta il sentiero ampio e sassoso che scorre lungo il margine superiore delle radure delle Tagliate di Sopra e di Mezzo; un breve tratto di sterrata conduce fino al Rifugio della Corte. Tralasciando la carrozzabile per Rasura e la mulattiera per Mellarolo, si volge a sinistra scegliendo lo splendido "risc" (mulattiera acciottolata) che scende ripidissimo a Sacco; dopo la confluenza in una strada cementata, evitando di dirigersi verso l'abitato, si trova sulla sinistra la partenza di un lungo bellissimo sentiero prevalentemente pianeggiante che conduce fino a Roncale, dove è segnalata la presenza di trincee della Linea Cadorna. Proseguendo nella discesa boscosa, si raggiungono in breve le abitazioni di Canleggia, da cui, in pochi passi, si scende sulla provinciale della Valgerola: solo qualche centinaio di metri in discesa sull'asfalto e ci si ritrova al tornante di partenza.

https://www.relive.cc/view/g21048860039
 

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 2. Juni 2018 um 16:14
A parte il preambolo demoralizzante che è esempio di tante amministrazioni facilone con tante idee di pessima realizzazione.foto e descrizione mostrano una bella zona che conoscitori come voi dipingono per bene.

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Juni 2018 um 20:19
La zona è certamente molto bella. Non a caso registra saltuariamente passaggi di orsi.
Ciao.

blepori hat gesagt:
Gesendet am 2. Juni 2018 um 18:02
percorso originale in una zona veramente bella e pochissimo conosciuta, lasciamo da parte l'intermezzo burocratico! Ciao Benedetto

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Juni 2018 um 20:20
Per me vale la gita il solo acquedotto di larice!
Ciao Marco


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