Una gita d'autunno alla Motta di Olano
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Approfittiamo di una domenica d'autunno esplosivo per una gita con amici, o meglio, per una passeggiata con relativa mangiata dalla brava Elisa, al rifugio della Corte, bassa Val Gerola, Valtellina.
Superato il traffico di Morbegno (cantine aperte, festa del Bitto....), giungiamo con l'auto a Rasura e parcheggiamo alla solita sbarra che deliminita la strada transitabile con pass.
Seguiamo la carrabile asfaltata a piedi cercando e godendo di qualche foliage (ancora limitato, date le temperature) e, giunti sotto al Rifugio, lo raggiungiamo transitando per prati.
Le signore si accomadono al sole per tintarella e giaculatoria, io propongo all'amico Giovanni un prolungo sino alla Motta di Olano, splendido pianoro panoramico circondato dalla parata della Rosetta, del pizzo dei Galli e del pizzo di Olano.
Partiamo e seguendo il sentiero tradizionale che passa da due belle tagliate, risaliamo l'erto bosco e usciamo sul costone finale che, con larghi tornanti, mena alla croce di legno che tocchiamo in circa un'ora di piacevole cammino.
Ci fermiamo per le foto e la goduria che questo posto offre. In particolare l'occhio è attirato dal monte Disgrazia, nudo di neve come non l'avevo mai visto.
Giovanni, siciliano che qualche anno fa mi aveva condotto sul panoramicissimo Pizzo della Rondine sui monti Sicani in Sicilia, resta ammaliato da questo ambiente e si vorrebbe restar qui un bel po' e magari avanzare verso una delle vicine cime.
Ma l'ora è tarda e le signore al rifugio reclamano il nostro ritorno per il meritato pranzo.
Così è e tornati dall'Elisa, questa ci delizia con la solita, ottima cucina fatta di prodotti locali, polenta, salsicce, risotti, funghi, taroz e via discorrendo.
Diamo fondo infine alla grappa più buona del mondo, quella al pino Mugo e a ritroso percorriamo la strada dell'andata per tornare all'auto.
I tempi escludono la lunga pausa pranzo.
Sviluppo: 11 km circa, SE: 17 km circa.
Superato il traffico di Morbegno (cantine aperte, festa del Bitto....), giungiamo con l'auto a Rasura e parcheggiamo alla solita sbarra che deliminita la strada transitabile con pass.
Seguiamo la carrabile asfaltata a piedi cercando e godendo di qualche foliage (ancora limitato, date le temperature) e, giunti sotto al Rifugio, lo raggiungiamo transitando per prati.
Le signore si accomadono al sole per tintarella e giaculatoria, io propongo all'amico Giovanni un prolungo sino alla Motta di Olano, splendido pianoro panoramico circondato dalla parata della Rosetta, del pizzo dei Galli e del pizzo di Olano.
Partiamo e seguendo il sentiero tradizionale che passa da due belle tagliate, risaliamo l'erto bosco e usciamo sul costone finale che, con larghi tornanti, mena alla croce di legno che tocchiamo in circa un'ora di piacevole cammino.
Ci fermiamo per le foto e la goduria che questo posto offre. In particolare l'occhio è attirato dal monte Disgrazia, nudo di neve come non l'avevo mai visto.
Giovanni, siciliano che qualche anno fa mi aveva condotto sul panoramicissimo Pizzo della Rondine sui monti Sicani in Sicilia, resta ammaliato da questo ambiente e si vorrebbe restar qui un bel po' e magari avanzare verso una delle vicine cime.
Ma l'ora è tarda e le signore al rifugio reclamano il nostro ritorno per il meritato pranzo.
Così è e tornati dall'Elisa, questa ci delizia con la solita, ottima cucina fatta di prodotti locali, polenta, salsicce, risotti, funghi, taroz e via discorrendo.
Diamo fondo infine alla grappa più buona del mondo, quella al pino Mugo e a ritroso percorriamo la strada dell'andata per tornare all'auto.
I tempi escludono la lunga pausa pranzo.
Sviluppo: 11 km circa, SE: 17 km circa.
Tourengänger:
rochi

Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
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Kommentare (4)