Bivacco Alpe Piazza da Rogolo


Publiziert von cai56 , 1. September 2022 um 11:52. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 August 2022
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:15
Aufstieg: 1528 m
Abstieg: 1542 m
Strecke:Circolare 19,35 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano lungo le statali 36 e 38 fino all'uscita di Morbegno ovest; da qui si torna indietro sulla provinciale fino a Rogolo. Alla rotonda si volge a sinistra entrando in paese lungo Via Stazione: attraverso vicoli veramente molto stretti si sale al "Parcheggio Arti e Mestieri", presso le ultime case a monte in contrada "Viulina".

Il bivacco sarebbe stato ottenuto nei locali di una casera come punto di appoggio lungo la GVO (Gran Via delle Orobie), ma, tirate le somme, funziona praticamente solo come meta a se stante sia in estate che in inverno; infatti il tratto di alta via che sale dalla Val Lesina (Casera di Mezzana) si trova ora in condizioni di estrema trascuratezza, con tratti esposti e pericolosi, quando non di ormai difficile reperibilità. La scelta di partire dal fondovalle implica, dal lato negativo, di dover percorrere qualche tratto di carrozzabile di troppo, ma, dal lato opposto, permette di percorrere due antiche splendide mulattiere totalmente trascurate dall'escursionismo, che da sole varrebbero la gita per le ottime condizioni di mantenimento e per l'oculatezza di scelta del tracciato. Da evidenziare favorevolmente lungo il percorso di discesa (al di fuori dal territorio del Parco delle Orobie Valtellinesi) l'opera di marcatura di tutti i sentieri nella vasta area a monte del Sentiero del Viandante (tratto Delebio-Morbegno), con la sola manchevolezza dell'assenza delle indicazioni di destinazione, sia ai bivii che alla partenza... 


All'angolo del parcheggio, accostate l'una all'altra, iniziano due mulattiere: noi scegliamo quella di sinistra, certamente meno frequentata e priva di indicazioni, ma corrispondente in realtà all'antico percorso per maggenghi ed alpeggi (molto ben evidenziata sulla carta IGM degli anni '930). In breve il tratto inerbato e circondato da rovi e cespugli molesti va a confluire in una traccia ripulita che percorre l'argine ("Sentiero degli Alpini") e successivamente si addentra nel fitto bosco di latifoglie che fiancheggia il solco del Torrente S.Giorgio. Inizialmente il sentiero, pur molto ripido, coincide con la linea dell'ogal (mulattiera erta ed acciottolata, a profilo concavo, per facilitare lo strascico del legname) che risale una valletta verticale, poi, all'impennarsi della pendenza, se ne separa per salire a tornanti una sponda, pur mantenendosene sempre in vista. Si arriva in questo modo alla parte bassa della contrada Erla (Erla de Sut), dove termina una pista forestale cementata ed è in corso il restauro di una baita; poche decine di metri più in alto si trova l'antico nucleo (Erla de Sura), solo parzialmente abitato ed abitabile. Da qui, lontani da ognuna delle numerose piste che risalgono questo versante della montagna, si inizia a percorre la stupenda mulattiera per il maggengo di Erdona. Il manufatto non è antichissimo (non si notano importanti segni di usura, come le classiche pietre lucidate dai passaggi. Dovrebbe risalire al governo austriaco fra 1815 e 1859), ma quasi completamente integro: muri di sostegno, acciottolato/selciato, tornanti costruiti su terrapieno...; il punto più impressionante è la sequenza di curve e tornanti avvolti quasi su se stessi per oltrepassare un canalone e la vicina parete rocciosa. Si continua a guadagnare quota e dalla prevalente vegetazione a castagno si passa al bosco di faggi abeti e betulle: infine ci si affaccia ai primi prati del maggengo Erdona ("Ciàna de Erdùna"), molto esteso in quota e ormai abitato solo come sede di seconde case. Incrociando una pista cementata, la si segue verso destra percorrendo alcuni tornanti; alle ultime case - assenza di segnalazioni - si devia a destra entrando nell'abetaia lungo una larga mulattiera. E' la via per l'Alpe Tagliata di Cosio e sale il fianco della montagna con lunghi traversi di pendenza regolare "lastricati" dalle radici degli alberi, con larghi tornanti e - quando conservata - lastricatura al margine (non dissimile dalle carrettabili militari, che qui peraltro non risultano essere presenti, nonostante la relativa vicinanza delle opere del M.Legnone). Un lungo traverso ascendente verso est accompagna verso i vastissimi pascoli dell'Alpe Tagliata, non lontano dalle costruzioni della casera; si incrociano i segnali della GVO (Gran Via delle Orobie, qui in uno dei suoi tratti più disastrati) e si risale il forte pendio a destra seguendo le indicazioni ed i bolli blu della "Rosetta Skyrace", molto più evidenti. Il sentiero, eroso dalle acque meteoriche, sale in breve alle stalle dell'Alpe Piazza quasi nascosta da alti abeti rossi, poi si porta a raggiungere il soprastante largo dosso che divide la Valtellina dal ramo orientale della Val Lesina; lo si risale fra larici secolari e si raggiunge la splendida conca sommitale dell'Alpe Piazza, con un laghetto ed una croce nel punto culminante. Nella costruzione della casera è disponibile un localino a scopo di bivacco d'emergenza. Per il ritorno, si scende lungo la stessa via fino all'Alpe Tagliata e poi se ne percorre la pista erboso-sterrata di accesso (l'intero alpeggio si estende fra 1100 e 1700 metri di quota) fino ad un piazzale di parcheggio posto nei pressi di un laghetto e del bivacco del Doss Tiun. [La moderna costruzione in pietra accanto al bivacco venne progettata come rifugio, ma l'eccessiva esosità delle richieste per l'affitto della gestione da parte del Comune di Cosio ha fatto sì che il tutto ora sia in deperimento da molti anni...]. Da qui si deve forzatamente seguire la strada carrozzabile di accesso (a pedaggio) fino al sesto tornante, utilizzando al meglio le scorciatoie presenti; sulla sinistra si stacca, inizialmente in salita, la pista per il maggengo di Arighetti, con poche villette sparse nei prati. La traccia scende poi nel bosco fino ad un bivio, dove occorre volgere a sinistra. [Da Arighetti ogni strada, sentiero o bivio è bollato CAI, ma non sono descritte le destinazioni]. In breve la stradina si trasforma in sentiero entrando in un vallone umido e buio e percorrendo, sempre più da lontano, la sponda sinistra del Torrente Piagno; il percorso scende ripido e tortuoso, piuttosto sconnesso, incontrando una radura con due belle baite abbandonate e proseguendo poi fino ad incrociare la mulattiera che recentemente è stata individuata come proseguimento del Sentiero del Viandante sul tratto Santuario di Valpozzo-Morbegno. Si procede verso sinistra, entrando dopo breve tratto fra le prime abitazioni di Rogolo: seguendo inizialmente le indicazioni del SdV e poi fra i vicoli del centro storico - Via Fontana Betti - si torna al parcheggio di partenza.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T2
27 Mai 18
Tutte le Tagliate di Cosio · cai56
T2
29 Jul 18
29 luglio 2018: super festa! · Alberto
T2
22 Jul 18
22 luglio 2018 · Alberto
T2
29 Apr 23
Viandante tra Morbegno e Colico · paolo aaeabe

Kommentar hinzufügen»